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ANCI Decaro lascia tavolo col Governo ‘Servono risorse per i servizi in città'

Il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, lascia la Conferenza unificata, convocata dal Governo sull'emergenza Coronavirus. I Comuni allo stremo.

Il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, lascia la Conferenza unificata, convocata dal Governo in videoconferenza, in attesa degli sviluppi del tavolo tecnico-politico sull'emergenza Coronavirus: "Non possiamo aspettare oltre, servono risorse per garantire servizi ai cittadini".

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"La capacità fiscale dei Comuni è drasticamente ridotta - ha detto Decaro - non per volontà di noi amministratori, né per volontà di cittadini e imprese che versano i tributi. È ridotta, se non in alcuni casi azzerata, per la situazione che si è creata con il blocco delle attività economiche a seguito dell'emergenza sanitaria. L'effetto di questo stato di fatto è che non abbiamo entrate ora e non ne vediamo il recupero neppure in prospettiva. Il governo deve prendere consapevolezza di questa situazione e deve far fronte già nel prossimo decreto alla richiesta di 5 miliardi che gli enti locali hanno avanzato da tempo. Non possiamo aspettare oltre, si tratta di garantire ai cittadini italiani i servizi che i Comuni erogano, a cominciare dal trasporto pubblico e dalla raccolta dei rifiuti".

Sindaci fascia

"I sindaci hanno dimostrato senso di responsabilità e senso delle istituzioni che rappresentano, fin dall'inizio di questa emergenza - ha ribadito Decaro - l'abbiamo fatto ben consapevoli che questo è quel che i cittadini si aspettano da noi: leale collaborazione con tutte le istituzioni della Repubblica. Tuttavia anche la nostra buona volontà si ferma davanti all'inagibilità finanziaria dei Comuni, che ci impedisce di approvare i bilanci e di continuare a lavorare per le nostre comunità. Abbiamo fin qui fronteggiato il problema senza risorse aggiuntive attraverso gli accordi con Mef, Cdp e Abi sulle rate dei mutui, per garantirci liquidità, e un'anticipazione di trasferimenti da parte del governo per 4,3 miliardi. Ma non possiamo andare avanti così. Ne va della possibilità per i Comuni di sopravvivere. Senza risorse nuove e immediate, saremo costretti a interrompere i servizi".

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Ad esprimere massima condivisione e pieno sostegno sulla posizione assunta dal presidente nazionale Antonio Decaro, e dall'Upi - l'Unione delle Province italiane, è il presidente Anci Puglia Domenico Vitto: "Uno strappo drastico e significativo - ha dichiara il presidente Anci Puglia - che manifesta l'enorme insostenibile disagio dei Comuni pugliesi e italiani, ormai sull'orlo del fallimento, a causa della paralisi delle attività economiche e produttive conseguenti alla pandemia da Covid-19".

"Anci in più occasioni ha sottolineato la grave crisi che sta investendo le amministrazioni locali - ha proseguito Vitto - il Governo prenda coscienza che senza risorse aggiuntive immediate saremo costretti a chiudere e interrompere i servizi essenziali. Questo significa praticamente fermare il paese e perdere ogni controllo sul dilagare di una vera e propria emergenza umanitaria senza precedenti. Confidiamo in un positivo accoglimento delle richieste dell'Anci da parte del Governo".

Lacarra PD

“I Comuni hanno un ruolo cruciale nella gestione dell’emergenza Coronavirus”, ha  affermato dal suo canto il Segretario del PD Puglia, Marco Lacarra, “Con il passare delle settimane diventa sempre più importante potenziare e riorganizzare il welfare territoriale. I servizi essenziali passano per l’effettiva possibilità economica di ogni Comune di poterli erogare. È quindi necessario che nel prossimo decreto il Governo stanzi nuove risorse in loro sostegno: occorre dare una risposta immediata alla riduzione della fiscalità dei Comuni o in pochi giorni potremmo trovarci in una situazione di paralisi dei servizi”.

Marti Roberto

A condividere lo strappo si ritrova anche Roberto Marti capogruppo della Lega in Commissione Attività produttive: “Bene ha fatto Decaro (Anci) ad abbandonare il tavolo con il Governo in Conferenza Unificata. La misura è colma e lo spread tra gli annunci di Conte e la realtà dei fatti è ormai schizzato alle stelle. Comuni e Sindaci sono allo stremo, come del resto i cittadini e le imprese, che nonostante tutti i provvedimenti annunciati non hanno ricevuto ancora un euro, dopo un mese di quarantena”.

Loizzo Mario

E dal Consiglio Regionale Puglia arriva il sostegno determinato del presidente, Mario Loizzo, alla richiesta del presidente dell'Anci nazionale Antonio Decarodi far fronte alla richiesta di 5 miliardi avanzata dagli enti locali: "È giustificata, urgente, indifferibile, fin dall'imminente prossimo Dpcm nazionale. Sono d'accordo con la priorità rivendicata da Decaro. Senza entrate, i Comuni sono i più esposti nel reggere l'urto dell'emergenza, non solo sanitaria, provocata dal blocco di tantissime attività, che sta portando letteralmente alla fame la parte più debole della popolazione, specialmente nel Mezzogiorno".

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"Le Amministrazioni comunali - sottolinea Loizzo - hanno bisogno per questo oggi, non domani, di risorse per fare fronte a situazioni sociali delicate, in aggiunta all'esigenza ordinaria di garantire i servizi essenziali - trasporti, rifiuti, quant'altro - e a quella straordinaria di dare ristoro e sostegno all'intera comunità sociale, economica e produttiva, che sta soffrendo e non cesserà di soffrire anche una volta superata la pandemia”.

(gelormini@affaritaliani.it)