PugliaItalia
Andria, Castel dei Mondi 23-30 agosto
Materia, paesaggi e saperi #19
Materia, Paesaggi e Saperi sono le parole chiave della XIX edizione del Festival internazionale Castel dei Mondi, in programma ad Andria dal 23 al 30 agosto. La sfida a stupire e attrarre con la cultura si ripete e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante la presentazione alla stampa dell'evento, si è rivolto al Sindaco della Città di Andria, Nicola Giorgino, per riconoscere e dare testimonianza di come e quanto sia duro amministrare i Comuni e soprattutto occuparsi di cultura.
“Il solo fatto che questo festival sia arrivato alla 19a edizione è però indice di caparbietà e qualità – ha detto Emiliano -. E la durata di un’iniziativa spesso è sinonimo di qualità. C’è un’opera di Peter Handke, il “Canto alla durata” che rappresenta perfettamente l’essenza dell’essere “capatosta”, che è anche il titolo di un bellissimo libro di Beppe Lopez. Ecco, qui al Sud ci immedesimiamo molto nell’essenza femminile, che con molta testardaggine difende sé stessa e la propria identità senza perdere la dolcezza”.
Il sindaco di Andria ha raccolto l'assit: “Siamo particolarmente orgogliosi di questa XIX edizione – ha dichiarato Nicola Giorgino – e ringrazio i direttori artistici che hanno presentato un programma di tutto rispetto che quest’anno coinvolgerà l’0intero centro storico. Le 19 edizioni del nostro festival rappresentano un’offerta di rilievo che è cresciuta nel corso degli anni anche grazie alle giuste sinergie che aiutano a trovare elementi di sintesi e sviluppo non solo culturale, ma anche economico, turistico e di marketing, testimoniato anche dal grande numero di presenze. Siamo convinti che con il lavoro di tutti anche questa edizione sarà all’altezza delle aspettative”.
Carmelo Grassi, presidente del Teatro Pubblico Pugliese, è intervenuto sottolineando l’importanza della collaborazione tra gli Enti per uno sviluppo di azioni sinergiche di sviluppo dell’intero comparto culturale. “Castel dei Mondi è un punto di riferimento importante che lavora sull’internazionalizzazione da anni – ha detto –. Da ancor prima che la Regione ci affidasse questa linea di intervento che noi come Teatro Pubblico sviluppiamo su tutto il territorio offrendo qualcosa in più rispetto al sole e al mare che abbiamo da sempre e contribuendo allo sviluppo turistico. Continueremo a lavorare in questa direzione per mantenere questo sistema che si è dimostrato certamente utile per migliorare la qualità della vita e la promozione del territorio stesso”.
E' stata, quindi, la volta dei Direttori Artistici."Edizione numero 19 del Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi, ormai diventato patrimonio della città", ha ricordato Riccardo Carbutti. "Siamo consapevoli di operare in una situazione complicata per le oggettive difficoltà in cui versano tutti gli Enti Locali. Un sostantivo ben sintetizza lo sforzo compiuto da tutti i soggetti coinvolti a diverso titolo nel CdM: responsabilità. Il Cdm è sempre in movimento, alla ricerca continua di modelli e ispirazioni. Per quello che mi riguarda ritengo importante perseguire la ricerca negli àmbiti di produzione artistica tra i più disparati, e farli dialogare fra loro".
Mentre Mario De Vivo ha posto l'accento sulle proposte musicali: "La musica è materia che porta a vibrazioni e i pitagorici cominciarono a misurarla stabilendo delle relazioni tra i suoni; e su tali relazioni costituirono la loro visione del mondo. Un mondo fatto di eventi soprattutto acustici, ma modificabili secondo le capacità umane legate alle trasformazioni. In un divenire di sensazioni la musica diventa materia delle singole emozioni. Per questo la voce di Omar, la trasformazione dei ritmi soul di Smove & Turrel, la storia di un’Italia al femminile di Syria, il suono della tromba di Luca Aquino, la voce che diventa trip sound dei Soap, il ritmo della dance che muove i “piatti”, le storie ed i suoni “discreti” di Niccolò Fabi, non sono altro che materia per muovere gli affetti. Il nostro tributo sentimentale a questo Festival".
Ad Antonella Papeo il compito del focus sul programma strettamente teatrale. "Sei spettacoli, sei momenti di riflessione su quali sono le vie del teatro contemporaneo, sulla necessità odierna di avere ancora bisogno di un panorama simbolico che sia collante tra l’individuo e la molteplicità degli uomini. La materia e il sapere: racconti di vite consumate tra la materialità dei corpi e dei ruoli e il tentativo di fuga nella vita sublimata dalla conoscenza. Sono pensiero e materia la madre nelle Le Beatitudini, l’amore e il desiderio in Le amanti, la disillusione in Villa Dolorosa, i sogni dei notturni protagonisti di Animali da Bar, l'incontro con il mito violento in Le mille e una Notte e la metateatralità, unione tra terra e cielo, in I Giganti della Montagna: protagonisti che diventano metafore, portatori di verità più grandi della loro stessa coscienza, nuove icone e miti".
Chiusura affidata al dirigente regionale Francesco Palumbo, direttore dell’area promozione del territorio, saperi e talenti: “I due aspetti più importanti di questo festival sono la sua dimensione internazionale, che pone il territorio al centro delle dinamiche internazionali e dei processi, e l’innovazione dei suoi spettacoli, che significa capacità di sviluppo con impatti diretti e indiretti sul territorio, comprese attrattività, economia, recupero del patrimonio storico e culturale. Tutti elementi che sviluppano eccellenze e che, per la loro qualità, – ha concluso – meriterebbero uno spazio più ampio nei dibattiti nazionali quando si parla di Sud”.
(gelormini@affaritaliani.it)