Angelo Cera 'parlamentare
ambulante' dei Monti Dauni
Angelo Cera analizza politicamente la situazione cittadina di San Severo e sollecita con i sindaci della Daunia una soluzione alla viabilità compromessa
"Esiste un’OPA sul Partito Democratico portata avanti dai civici che deve preoccupare", dichiara in una nota Angelo Cera, candidato alla Camera dei Deputati nei collegi di Capitanata, "e dispiace vedere una città come San Severo, di grande tradizione socialista, che dopo aver espresso nomi come Allegato e Cannelonga, non riesce ad esprimere un suo rappresentante all'altezza con la grande storia politica della stessa città".
"Tutto è stato corrotto alle logiche di una politica che dimentica le proprie radici". sottolinea Cera, "Per fortuna l’unico ad essere sopravvissuto è lo scudocrociato, il vero partito della gente, perché popolare e democratico, ma soprattutto perché non ha padroni e riesce ad essere giovane in un mondo dove tutti si dicono giovanili, ma hanno idee vecchie e nessuna voglia di confrontarsi con la gente. Lo scudocrociato, che accompagna il simbolo di Udc - Noi con l’Italia, riporta alla grande tradizione politica di Raffaele Recca, padre costituente, sempre pronto a schierarsi con la gente e con le famiglie bisognose di lavoro e sostegno sociale".
"Sono l’unico parlamentare della Capitanata che ha una segreteria aperta a tutti", ribadisce Cera, "Incontro la gente e sono tra la gente. Sono un parlamentare ambulante, perché frequento le aule del Parlamento, ma anche le piazze e le strade dei comuni della Provincia di Foggia. Il mio numero di telefono è patrimonio di tutti, rispondo a tutti e non temo confronti con nessuno".
"Sono democratico e popolare, gli stessi valori che appartengono allo scudocrociato, che ha saputo essere il punto di riferimento nel progresso sociale ed economico dell’Italia", con tale carica programmatica Angelo Cera, candidato per la Camera dei Deputati nel collegio San Severo-Lucera, ha partecipato all’assemblea pubblica dei sindaci dei Monti Dauni e dell’Irpinia, riuniti a Roseto Valfortore, per protestare contro lo stato di degrado delle strade.
"A Roseto Valfortore, a proposito di sicurezza stradale, ho ribadito che la questione della viabilità deve diventare un tema nazionale", evidenzia Cera, "non come emergenza, ma all’interno di un contesto più sistematico, dove il dissesto idrogeologico sia la vera questione d'affrontare".
"Una questione propedeutica anche alla rivisitazione della legge sull'abolizione delle Province, che ha spento la luce di tante comunità, rimaste senza rappresentanza. Quindi orfane e abbandonate al loro triste destino".
Per il deputato di Udc-Noi con l’Italia: "Bisognerà anche intervenire per contrastare un'agricoltura aggressiva, che alla ricerca di maggiori profitti, sta provocando l'impoverimento forestale, con conseguenze disastrose sul territorio, più esposto a frane e smottamenti. Per questo - conclude Cera - sono accanto a chi chiede di avere voce, ma non ha voce. A chi chiede di essere ascoltato per una giusta causa, ma non solo nel periodo elettorale".
(gelormini@affaritaliani.it)