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‘ARAGONA - Labirinto di Inganni’ di Fabio Bellavista - ERF Edizioni

di Antonio V. Gelormini

Il libro di Fabio Bellavista edito da ERF ambientato a Taranto, per poterla rivivere e condividerla. Prossimo titolo: "Il segreto di Aragaona".

E’ una rapsodia in P quella che segna trame e collegamenti a Taranto del Ponte tra Punta Penna e Punta Pizzone, agganciando i due seni del Mar Piccolo, a ridosso del quartiere Paolo VI: accentuando quel senso di Perpetuo - che Pier Paolo Pasolini leggeva nella storica città ionica - nonché testimonianza concreta di ardita Progettualità Pugliese.


 

Il ponte sull’acqua più lungo d’Italia, per accompagnare l’appagante sensazione di “sospensione” che avvolge e pervade ammiratori, viaggiatori e visitatori che, nella veste di lettori, si accingono a cogliere tutte le contraddizioni di una città al contempo dolce e cruda, rassegnata ma combattiva, aggressiva e al tempo stesso ammaliante, antica nelle sue radici ed estremamente moderna nelle sue popaggini quotidiane.

E’ lungo questo skyline, ricco e controverso, che si sviluppa la narrazione di Fabio Bellavista in “Aragona - Labirinto di inganni” - ERF Edizioni, inchiodando il lettore alle pagine avvincenti di una storia articolata e vivacizzata da una serie interminabile di ‘colpi di scena’, architettati in modo da rendere “lunghe” possibilità e necessità delle puntate successive: sempre ambientate nel Città dei Due Mari.

Oltre il Ponte, nel frattempo dedicato a ‘Aldo Moro’, protagonista della vicenda è il teppista prima e ingegnere poi, Claudio Maria Aragona, la punta di diamante della Road Engineering SpA: prestigiosa società di ingegneria guidata dal celebre Rolando Castelli, suo capo e mentore. 


 

Affiancato dal suo Team, a cui è legato da un profondo legame di amicizia, dopo anni di duro lavoro Aragona può godersi il meritato successo e ritenere di aver definitivamente archiviato il suo passato violento e tormentato. Quando tutto pare volgere per il meglio, il tradimento di Rolando Castelli lo getta in un vortice di sangue e disperazione assieme alle persone che ama. 

Catapultato nel mezzo di intrighi sinistri, Aragona diventa improvvisamente il bersaglio della pericolosa 'Ndrangheta calabrese, dei Servizi Segreti deviati e dell'implacabile sostituto procuratore della Direzione Investigativa Antimafia, Greta Romano, l'unica donna che abbia mai amato. 

Ricercato senza tregua in una martellante caccia all’uomo, l'ing. Aragona dovrà ricorrere al suo acuto ingegno e a ciò che era un tempo, per restare vivo e risalire ad una atroce verità: avendo sullo sfondo del palcoscenico tarantino l’Amore e la Vendetta che continuano ad intrecciarsi in una classica ed epica battaglia. 


 

Tra il Ponte che fa da “filo d’Arianna’ nel labirinto di inganni non solo tarantini, quale metafora per la città e per il suo futuro; il dipanarsi narrativo attraverso un linguaggio consono agli umori del contesto controverso in cui essi si susseguono; è l’altalena di sequenze che danno ritmo allo sfogliare delle pagine, a mantenere alte la tensione e l’attenzione del lettore.

E per rimanere nella rapsodia iniziale: l’autore ha deciso che al progetto editoriale sia affiancato quello sociale: i Proventi di questo libro - così come quelli a seguire - saranno destinati al Pediatrico Oncologico di Taranto (Associazione Genitori di Taranto Onco-Ematologia). Doppia motivazione in più per acquistare, leggere e promuovere questo libro e quelli che lo seguiranno.

(gelormini@gmail.com)