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Aree interne e spopolamento a Sud e in Puglia: iniziative plurime
Doppia iniziativa di Nicola Tramonte e Gianluca Rospi sulle problematiche delle Aree interne al Sud e in Puglia, con attenzione allo spopolamento dei borghi.
Doppia iniziativa, a livello locale e parlamentare, per affrontare le problematiche delle Aree interne al Sud e in Puglia, con particolare attenzione allo spopolamento dei borghi.
Per cui, da un lato gli architetti lanciano gli Stati Generali della provincia di Foggia, con una proposta-riflessione lanciata dal locale Ordine degli Architetti e dal suo presidente Nicola Tramonte; da un altro nel presentare una proposta di legge per favorire l’occupazione giovanile, Gianluca Rospi (parlamentare di Matera, ma residente a Putignano), interviene sul tema dello spopolamento a Sud e in Puglia.
“Agli Stati Generali convocati dal Governo nazionale hanno partecipato anche alcuni grandi esponenti dell’architettura italiana", si legge nella nota sugli Stati Generali, "Si è discusso molto di borghi, di aree interne, e di come l’entroterra italiano possa e debba finalmente diventare motore-verde e ‘centro’ del rilancio di tutto il Paese. Se è così, allora Foggia e la sua provincia dovrebbero essere uno di quei motori, uno di quei centri. Con 61 comuni, 29 dei quali posti nel suo entroterra appenninico, Foggia è una delle provincie italiane dal più alto potenziale di sviluppo ‘total-green’ e totalmente innovativo. Non ci mancano lo spazio e le risorse ambientali, ma né l’uno né le altre sono stati finora trasformati in sviluppo sostenibile ed economia in cammino verso il futuro”.
“Adesso, ciò che occorrerebbe sperimentare sono gli Stati Generali della provincia di Foggia - dichiara Nicola Tramonte promotore della proposta-riflessione - convocare e confrontare intelligenze per contributi di alto profilo, che partano da una lettura ragionata e approfondita che ci possa offrire lo stato attuale delle cose, per immaginare un orizzonte e una visione su ciò che vogliamo e possiamo diventare, anche e soprattutto in relazione a quanto si muove sia nel nostro territorio che nel mondo”.
“Le tematiche sono ampie e con un alto livello di articolazioni - aggiunge Tramonte - per questo il mio ragionamento è partito dal rapporto tra Foggia, il capoluogo, e le aree interne, con particolare riferimento ai 29 comuni dei Monti e Colline Dauni. Parto da qui perché l’emergenza pandemica ha evidenziato alcuni spunti di riflessione particolarmente interessanti, che viaggiano sul binario spazio-ambiente".
"La provincia di Foggia è una delle più estese d’Italia - precisa Tramonte - ed è una delle aree che, grazie ai Monti e Colline Dauni, ancora possiede ampie fasce di territorio scarsamente antropizzato, ma presidiato da queste piccole sentinelle della biodiversità culturale e naturale che sono i nostri paesi. I Monti e le Colline Dauni sono stati tra le poche zone d’Italia praticamente ‘covid-free’, probabilmente grazie a una combinazione di fattori tra i quali la qualità dell’aria, la presenza di un’agricoltura realmente sostenibile e la scarsa densità di abitanti per chilometro quadrato".
"Di spazio, risorse ambientali e patrimonio architettonico, fatto anche di edifici vuoti e da recuperare e ai quali restituire ruolo e funzione, questi borghi sono ricchissimi - ha incalzato Tramonte - la sfida è rappresentata dal riuscirci ‘rianimando’ il territorio e facendo in modo che, in un rapporto di osmosi, esso riconfiguri anche ruolo e funzionalità del capoluogo e degli altri 4 centri più grandi della provincia quali piattaforme di raccordo e integrazione dei territori per servizi, trasporti, logistica, accoglienza”.
“L’architettura è progetto - prosegue Tramonte - per questo ritengo che gli Stati Generali della provincia di Foggia non possano prescindere da una visione progettuale, di prospettiva, di continuo scambio tra realtà e possibiltà che gli architetti devono contribuire a costruire assieme alle altre componenti: quelle capaci di fornire intelligenza e competenze creative al processo di ‘governance’ del territorio”.
“Ripartire significa anche ripensare, rielaborare, leggere la realtà col doppio registro di una lettura realistica e generativa dei dati che ci fornisce la realtà, non disgiunti da una visione di prospettiva. L’emergenza pandemica ha messo in evidenza una nuova gerarchia di necessità e di opportunità ;occorre che rispetto a queste novità la provincia di Foggia sappia muoversi per tempo, trovando nuove strade, non solo metaforicamente: la Pedesubappenninica, ad esempio, doveva e può ancora essere l’arteria sulla quale costruire un nuovo asse per collegare le diverse aree di questa provincia. Le strade servono a colmare le distanze, a integrare territori, a far muovere persone e cose, a far viaggiare più speditamente merci e servizi".
"Gli Stati Generali della provincia di Foggia sono una proposta alla quale continueremo a lavorare - conclude Nicola Tramonte - sulla quale gli architetti della Capitanata vogliono realizzare contenuti e riflessioni, coinvolgendo tutte le persone e le realtà che ritengono, come noi, che non sia più differibile un dibattito serio e di alto spessore su ciò che siamo e su cosa vogliamo diventare in relazione al mondo che si muove”.
Nel contempo, il deputato Gianluca Rospi, presidente di Popolo Protagonista, ha da poco presentato una proposta di legge per la promozione dell’occupazione giovanile, nella quale si legge: “Lo spopolamento della Puglia continua senza sosta, dai quasi 4.100.000 residenti del 2013 ai poco più di quattro milioni di oggi, effetto di un saldo sia naturale che migratorio sempre peggiore. L’ulteriore brutta notizia, fonte Svimez, è che nel 2065, in assenza di politiche per la famiglia e per trattenere i giovani, la Puglia conterà un altro milione di abitanti in meno".
“La proposta prevede sgravi fiscali pari al 100% dei contributi previdenziali per i primi quattro anni e al 50% per altri due ai datori di lavoro che assumeranno giovani, diplomati o laureati, tra i 18 e i 34 anni. Solo incoraggiando le aziende ad assumere giovani qualificati affinché inizino la loro carriera - aggiunge Rospi - partendo anche da apprendistato retribuiti, abbiamo la possibilità di invertire la tendenza in atto. Non c’è tempo da perdere, il futuro delle nuove generazioni e dell’Italia intera è nelle nostre mani”.
“Purtroppo - ammonisce Rospi - scuola e università non occupano più, come dovrebbero, le pagine principali dell’agenda di governo, se non per le sterili polemiche sul rientro tra i banchi e sulle misure anti-Covid. Se si continua così il rischio è creare un danno irreversibile al nostro Paese che si ripercuoterà sul futuro prossimo dei nostri ragazzi. Un’Italia e, soprattutto, un Sud sempre più vecchio e poco attrattivo, un Paese abbandonato da diplomanti e laureati, la futura classe dirigente di una nazione, che all’estero trovano soddisfazione economica e professionale facendo le fortune di altri paesi”.
“Non è un caso che l’Italia, secondo i dati della Rapporto 2019 sull'economia dell'immigrazione della Fondazione Leone Moressa - ricorda Rospi - registri il tasso di occupazione più basso d'Europa nella fascia 25-29 anni, il 54,6% contro una media Ue del 75%. E che in 10 anni circa 500 mila italiani, di cui la metà tra i 15 e i 34 anni, siano andati via dal nostro Paese, di cui 15.000 dalla Puglia.
"D’altronde, anche un massimo esponente dell’economia mondiale come l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, ha incentrato il suo discorso al Meeting di Rimini proprio sui giovani e sulla loro occupazione. Non possiamo più far finta di niente - chiosa Gianluca Rospi - il debito pubblico italiano, soprattutto quello accumulato in questi mesi di pandemia, ricadrà sulle spalle delle nuove generazioni, per cui solo creando posti di lavoro oggi daremo loro la possibilità di farcela domani”.
L’onorevole Gianluca Rospi è ingegnere, dottore di ricerca in architettura, costruzione e strutture e docente di fisica applicata, nato 41 anni fa a Matera e residente a Putignano. Fondatore e presidente della componente ‘Popolo protagonista’ (Gruppo Misto), ispirata ai valori cristiano popolari, membro delle commissioni ‘Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici’ e ‘Trasporti, Poste e Telecomunicazioni’, è stato relatore del Decreto Genova. È stato presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Matera (dimessosi una volta divenuto parlamentare).
(gelormini@gmail.com)