PugliaItalia

ASSHOTEL Confesercenti: "La Puglia cresce col turismo straniero"

Mariella Colonna

Il trend positivo del turismo in Puglia continua anche quest’anno con una crescita consistente degli arrivi e delle presenze degli stranieri, una buona tenuta del mercato italiano, con prospettive incoraggianti per il resto della stagione estiva e la previsione di un leggero incremento di fatturato nonostante la tassazione locale.

Sono i dati raccolti da Francesco De Carlo, presidente Asshotel-Confesercenti Bari dall’inizio dell’anno fino a metà luglio con un sistema di rilevazione a campione su circa ottanta strutture tra alberghi, case-vacanze, campeggi, B&B, villaggi turistici. Un primo monitoraggio che ha evidenziato un aumento di flussi stranieri pari all’8,3% di presenze ed un 6% di arrivi. L’aumento delle presenze italiane è dello 0,1%. 

San Vito Lo Capo (3)
 

Il mercato straniero europeo di riferimento proviene da Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo, Belgio, Francia. Quello internazionale  è fatto di giapponesi che preferiscono Alberobello, Castel del Monte e Monte Sant’Angelo,  in quanto siti  Unesco. Poi ci sono i sudamericani e i cinesi di Taiwan. La permanenza media è dcirca 4 giorni, nelle città business come Bari non va oltre i 2 giorni, nelle località balneari va dai 5 ai 6 giorni.

E’ un aumento interessante - spiega De Carlo leggermente superiore al trend nazionale, con la ripresa soprattutto del mercato straniero, favorita sia dai disordini sociali e politici di alcune destinazioni dell'Africa settentrionale sia da una lieve flessione del turismo crocieristico. La Puglia regge bene anche nei confronti di altre località del Mediterraneo come Spagna e Grecia. In controtendenza con l’ultimo periodo, quest’anno gli operatori del settore riferiscono che finalmente savvertono segnali incoraggianti anche in termini di fatturato che non si traducono ahimè in nuovi posti di lavoro a causa delle imposte comunali (Imu, occupazione di suolo pubblico, tassa di soggiorno).

 

foto de carlo
 
Gli obiettivi da raggiungere nel prossimo futuro restano la destagionalizzazione e l’offerta più variegata, che non si limiti alle bellissime spiagge e ai panorami. ‘La Puglia comincia ad essere anche una destinazione culturale. Il mare resta strategico, ma occorre riposizionare il turismo nel resto dell’anno. Dal nuovo governo regionale - continua De Carlo - ci aspettiamo uno sforzo volto a comunicare che la nostra terra è la ‘Puglia dei turismiLa Valle d'Itriaper esempio, è l’alternativa al prodotto mare, dove il turismo può durare anche otto mesi l’anno. Ma tutto ciò andrebbe sostenuto con una migliore comunicazione internazionale. Molto è stato fatto con il precedente governo, ma molto ancora rimane da fare per capitalizzare il patrimonio umano, che viene a conoscere la nostra regione.
asshotel
 

 

L’offerta culturale (da sostenere in maniera energica) in molti casi fa la differenza. È il caso del Festival delle Luci di Alberobello che nell’edizione natalizia 2014 ha registrato 100mila presenze in un mese. ‘Un record se si considera che dicembre è un mese di bassissima stagione dal punto di vista turistico’, sottolinea De Carlo.

 

Insomma, quando non è più tempo di mare, è allora che la nostra terra si fa scoprire con i suoi sapori, odori e colori mediante l’enogastronomia, il cicloturismo, i paesaggi, l’architettura, i siti religiosi. Miglioriamo la rete dei trasporti e tutto sarà più agevoleda conquistare’, conclude il presidente di Asshotel ConfesercentiBari.