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B20 e G20YEA "Global Reinassence", la nota di Nicola Altobelli
Il B20 e G20YEA raccontati dal pugliese Nicola Altobelli, già Vice Presidente Nazionale Confindustria - Giovani, con delega agli Affari Internazionali.
di Nicola Altobelli *
Si è appena chiusa una settimana incredibilmente intensa. La possibilità di ritornare a incontrarsi di persona, viaggiare, scambiarsi sguardi e gesti non più mediati da un schermo, sono la diretta conseguenza di aver scelto con convinzione la Scienza.
Come ha detto il presidente #Draghi nel suo intervento al #B20: il vaccino ci offre la possibilità di guardare alla fine della pandemia. Ma a questo punto è giusto porci una domanda importante: vogliamo tornare davvero al passato? Alle nostre abitudini che con sempre più evidenza ci mostrano che abbiamo un modello di sviluppo e una società insostenibili? Non è forse il caso di approfittare della ripartenza post pandemia per cambiare paradigma, costruendo insieme un nuovo modello sociale più equo e sostenibile?
Di questo hanno dibattuto i giovani imprenditori dei paesi G20 riunitisi a Milano il 5 e 6 ottobre, sotto la sapiente guida dei Giovani Imprenditori Confindustria, in occasione del summit annuale del G20 Young Entrepreneurs' Alliance.
Una vera e propria "Global Reinassance" attivabile attraverso un impegno condiviso tra l’iniziativa privata e il regolatore pubblico, che è invitato a impostare un nuovo quadro normativo che favorisca la libertà di scambio, base della globalizzazione come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi, ma tenga in considerazione una maggiore equità e giustizia sociale, unico antidoto ai rischi e le derive del populismo.
Temi ripresi e arricchiti il 7 e 8 ottobre a Roma, al summit #B20 “Reshape the Future: Include, Share, Act!” evento organizzato da Confindustria, a cui ho avuto il privilegio di partecipare in qualità di delegato.
Tanti sono stati gli spunti, gli esempi, gli stimoli di riflessione e azione che alcuni tra gli imprenditori e business leader mondiali (Elkan, Bezos, Dompè, Descalzi, Starace, Messina, Ibarra) hanno lanciato dal palco di Roma, nel presentare i risultati di un intero anno di lavoro compiuto delle task forces e condensato nel documento finale https://www.b20italy2021.org/documents/ con le raccomandazioni della business community, per attivare il tanto atteso cambiamento.
Il documento finale è stato consegnato dalla Presidente Marcegaglia al Presidente Draghi, che ha dimostrato di tenere in forte considerazione i suggerimenti avuti, ingaggiando la business community in un costante e crescente impegno per il raggiungimento di quella che il primo ministro ha chiaramente individuato come la sfida cruciale, ossia la lotta al cambiamento climatico.
La strada per un mondo sostenibile è certamente ancora molto lunga, ma si avverte sempre più un consenso ampio e condiviso in cui il multilateralismo sembra aver trovato la sua nuova centralità. In questo quadro si leggono chiaramente segnali incoraggianti come la riforma del WTO, di cui si parla ormai da anni, ma che come rivelato dalla direttrice generale Ngozi Okonjo-Iweala, potrebbe trovare a breve una sua finalizzazione; così come è stata appena votata da ben 136 paesi nel mondo, l’adozione della Minimum Corporate Tax rate al 15%, per porre un argine al dumping fiscale e alla concorrenza sleale perpetrata attraverso il fenomeno della migrazione verso i paradisi fiscali da parte delle big-corporation, specie quelle del digitale.
Una ulteriore testimonianza della centralità dell’evento e della forte volontà di confronto e collaborazione tra settore pubblico e privato, è stata data dalla partecipazione di ben 5 ministri intervenuti (Franco, Cingolani, Bonetti, Colao, Di Maio) che con angolature diverse hanno sottolineato l’importanza cruciale del ruolo dell’imprenditoria come veicolo di innovazione.
Proprio come ogni grande crisi mondiale, anche la pandemia ci ha lasciato cicatrici permanenti, ma ci ha imposto di trovare nuove soluzioni condivise e collaborative tra pubblico e privato; lo ha evidenziato Jeff Bezos (Amazon), sottolineando come alla fine la soluzione più efficace si trovi sempre nell’innovazione e non nella privazione.
Su questo esempio si può, anzi si deve, provare a costruire il nuovo paradigma sociale, che passa dal conflitto alla collaborazione, dalla protesta alla proposta, dall’ideologia al pragmatismo. L’ottimo lavoro impostato da Confindustria nel 2021, passa ora nelle mani dall’Indonesia che con Shinta Kamdani CEO di Sintesa Group, ha assunto la presidenza del B20 2022.
*Vice Presidente Nazionale Confindustria - Giovani, con delega agli Affari Internazionali (2017-2020).