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Banca Popolare di Bari, aspettando
l’Assemblea Straordinaria della vita
Settimana delicata e decisiva per la Banca Popolare di Bari: in gioco è il suo stesso salvataggio, con la trasformazione in Spa e la ricapitalizzazione.
Si apre una settimana delicata e decisiva per la Banca Popolare di Bari. In gioco è il suo stesso salvataggio, il punto all’Ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria, prevista per il 29 e 30 giugno, che dovrà approvare la trasformazione in Spa della BPB e la sua ricapitalizzazione.
E per garantire la partecipazione dei soci - necessaria al raggiungimento del numero legale - è stato previsto anche un sistema di incentivi con azioni gratuite, fino a 20 milioni di euro. La proposta è una delle misure compensative - messe sul tavolo dai commissari straordinari della BPB, d’intesa con Fondo Interbancario e Mediocredito Centrale - a favore dei soci danneggiati dalla crisi dalla banca. Ed è condizionata a un numero minimo di adesioni: il 50% dei destinatari e il 60% del controvalore delle azioni.
La combinazione di alcuni passaggi finanziari mirerebbe a recuperare il capitale ‘svanito’, facendolo rifluire nella nuova ricapitalizzazione - con un peso proprietario ovviamente molto più leggero - attraverso un’operazione transattiva.
In pratica, per i soci che avranno partecipato all'assemblea, è previsto il riconoscimento ad azione pari a 2,38 € (rispetto a quotazioni raggiunte anche di 9,50 euro), a fronte della rinuncia a ogni contenzioso, con un warrant gratuito per la sottoscrizione di azioni di futura emissione.
La proposta non è per tutti: sono esclusi i soci che, a partire dal 1° gennaio 2010, hanno rivestito o rivestano cariche sociali, direttori generali, vicedirettori generali o dirigenti apicali, loro stretti familiari, destinatari di provvedimenti sanzionatori della Banca d'Italia o della Consob, quelli coinvolti in procedimenti penali ed infine i clienti con posizioni in sofferenza.
“L'assemblea straordinaria è decisiva: il via libera dei soci alla trasformazione in Spa, al nuovo Statuto Sociale e all'Aumento di Capitale - scrivono i commissari Antonio Blandini e Enrico Ajello - è il presupposto per l'ingresso nella compagine sociale del Fitd e di Mcc e per la conseguente ricapitalizzazione della banca”.
“Mi auguro che tutti i soci della Popolare di Bari votino sì alla trasformazione in spa della banca - ha dichiarato il Segretario Generale della Fabi, Lando Maria Sileoni - si tratta dell’ultimo, indispensabile tassello per il salvataggio della banca. È un atto fondamentale perché non diventi vano lo sforzo del Fondo interbancario di tutela dei depositi e del Mediocredito centrale, che in questa operazione investono oltre 1,5 miliardi di euro”.
“Il voto negativo in assemblea - ha sottolineato Sileoni - aprirebbe la strada alla messa in liquidazione della BPB e sarebbero a rischio 2.700 posti di lavoro, con uno scenario imprevedibile per il territorio a livello economico”.
Secondo Sileoni “Subito dopo la trasformazione in spa, servirà un management adeguato capace di rilanciare una realtà che diventi un pilastro, con una solida base proprio a Bari, per la rinascita dell’intero Mezzogiorno.
L’assemblea dell’Istituto è dunque uno snodo cruciale non solo per il futuro dell’istituto, ma per tutta la regione e per il Sud: per questo, confido nell’impegno del Presidente della Regione Puglia, del Sindaco di Bari e di tutte le forze politiche del territorio, perché diano un fondamentale contributo al buon esito della votazione assembleare”.
L’annunciata apertura di un tavolo di conciliazione, per risolvere i contrasti più difficili con gli azionisti, incrocia il favore di Antonio Pinto, presidente di Confconsumatori Puglia, attento ad “evitare il rischio di risarcire anche chi non lo merita”.
(gelormini@gmail.com)
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Pubblicato sul tema: BPB, l'impegno di Assoazionisti per l'invito ai soci al voto partecipato