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Banca Popolare di Bari è salva, l'assemblea approva la trasformazione in SpA

di Antonio V. Gelormini

L'assemblea straordinaria dei soci della Banca Popolare di Bari approva l’aumento di capitale e la trasformazione in SpA.

Hanno votato in più di 35.000 soci e per il 97% si sono espressi a favore dell’aumento di capitale della Banca Popolare di Bari e della trasformazione in Spa, l’assemblea straordinaria - da cui dipendevano le sorti di quello che resta il più grande istituto finanziario del Sud - ha accolto la proposta avanzata dai Commissari, Enrico Ajello e Antonio Blandini, per cui si può dire che “La BPB è salva”.

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Fallimento scongiurato, quindi, dopo la definizione del patrimonio netto negativo della BPB pari a 346 milioni di € e il successivo accordo con i sindacati, per limitare la mannaia dei tagli a 650 esuberi e la soppressione di 91 filiali.

La sfida delicata, con l'operazione complicata, restava quella di ottenere il via libera dai soci alla trasformazione in Spa e al piano di rilancio: fondato sui soldi stanziati da Fitd e Mediocredito che permetteranno un aumento di capitale di oltre 933 milioni di euro. L’eventuale esito negativo di questo passaggio cruciale, per BPB avrebbe fatto partire la liquidazione coatta - con danni enormi dal punto di vista occupazionale (il licenziamento di oltre 2 mila dipendenti) ed economico per la Puglia e i territori interessati - e l’impossibilità per i 15 mila obbligazionisti di contare sul rimborso al 2021 dei 218 milioni di euro di obbligazioni subordinate, acquistate nei vari anni.

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Con questa votazione gli scenari catastrofici si dissolvono; si vedrà, se come hanno affermato i Commissari: "Nasce la banca 2.0", di sicuro sono state create le premesse per un rilancio e una possibilità più concreta, per fare della BPB il perno di un articolato polo finanziario meridionale.

A esprimere soddisfazione per l’esito dell’Assemblea, è stato anche il ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che ha sottolineato come: "L'operazione, effettuata secondo logiche e condizioni coerenti con criteri di mercato, segni una svolta rispetto a un passato sul quale sono in corso i doverosi accertamenti".

Per il deputato pugliese del PD, Alberto Losacco: “Con il voto di ieri la Popolare di Bari può tornare a guardare con fiducia al proprio futuro e chiude così la fase cominciata a dicembre con l’intervento del Governo per la messa in sicurezza dell’istituto”.

Alberto Losacco

“Senza quella immediata iniziativa - ha sottolineato Losacco - il lunedì si sarebbe rischiata la corsa agli sportelli, oltre naturalmente a tutte le gravissime ricadute sull’economia regionale e sui lavoratori della banca. Con l’aumento di capitale approvato, vengono garantiti i livelli occupazionali, la banca potrà onorare i propri debiti e procedere con il rimborso degli obbligazionisti”.

“Allo stesso tempo - ha ribadito il parlamentare barese - si proietta in una nuova importantissima dimensione, quella di un Istituto al centro di un nuovo progetto bancario, che sostenga con forza l’economia e lo sviluppo del Mezzogiorno”.

“Il Covid - ha concluso Losacco - ha fiaccato le imprese meridionali, che scontano soprattutto problemi di liquidità. La presenza di un forte partner creditizio sarà fondamentale per la loro ripartenza”.

(gelormini@gmail.com)