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Bari, allarme per l'intolleranza nella città dell'accoglienza

Il coro è trasversale e alquanto 'allarmato' nel condannare la violenza che ha caratterizzato gli scontri a Bari per un corteo "anti Salvini" nel quartiere Libertà a Bari: città dell'accoglienza e del dialogo, che diventa palcoscenico di intolleranza.

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"Un’aggressione squadrista. Questa è stata l’azione bruta e vigliacca di un gruppo di persone, ma che dico persone, bestie, fascisti", tuona il deputato del Partito Democratico Marco Lacarra, "Hanno aggredito i partecipanti della manifestazione anti Salvini, svoltasi nel quartiere Libertà. Il mio quartiere. Colpire con cinghiate, ferri e pugni questo hanno fatto, questo solo sono in grado di fare. Uno schifo. Una vergogna per Bari e per l’Italia intera. È questa l’influenza di Matteo Salvini sulla gente della nostra città. È questa la democrazia? La libertà? No. Non è questa, #maiconSalvini. Mai". 

"Abbraccio grande a Claudio Riccio, candidato alle politiche di marzo alla Camera per Liberi e Uguali, rimasto coinvolto nell’aggressione, Antonio Perillo ed Eleonora Forenza per ciò che hanno dovuto subire. Bari è Antifascista - ribadisce Lacarra - e non ha paura di tornare  in piazza, nel quartiere Libertà e ritornare a gridare forte in nome della democrazia".

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Fitto UE

“Gli scontri nel cuore di Bari, fanno riaffiorare alla mente pagine brutte della Storia e della Politica italiana, ma sono di ammonimento, in modo particolare, per chi ha responsabilità politiche", ha dichiarato Raffaele Fitto, presidente di Noi con l'Italia.

“Occorre abbassare i toni, perché certe parole, mal interpretate - ha aggiunto Fitto - possono autorizzare e aizzare qualcuno a dare la caccia all’uomo nero. A pensare che il problema immigrazione si possa risolvere con mazze e catene, cacciando fisicamente le persone non gradite. Al quartiere Libertà di Bari il problema esiste, ma non lo si risolve né con marce ‘anti’, né con aggressioni fisiche”.

Emiliano FdL Centinaio

"La vile aggressione da parte di gruppi di fascisti a dei manifestanti, che peraltro stavano tornando a casa con bambini e passeggini, è un atto gravissimo". afferma in una nota il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, "Bari antifascista si opporrà a questa gente che pensa di poter occupare le strade di picchiare donne, bambini e di comportarsi in modo così vigliacco".

"La mia più profonda solidarietà a tutti coloro che hanno subito l'aggressione - ha proseguito Emiliano - e alla deputata europea Eleonora Forenza, che spero possa immediatamente superare la situazione anche fisica nella quale si sta trovando".

Introna Emil

"Condanno risolutamente l'aggressione fascista di venerdì sera a Bari", ha dichiarato in una nota diffusa Onofrio Introna Presidente dei Socialistideuropa, "Come segnalato dalla stampa, ho partecipato al corteo contro il razzismo e sono preoccupato, tanto dalla recrudescenza dello squadrismo e dei valori più negativi, quanto da certe dichiarazioni di “simpatia” nei confronti dei violenti espresse da appartenenti alle Forze dell'Ordine, che dovrebbero restare invece imparziali, nel rispetto del loro dovere e di un ruolo al servizio esclusivo della sicurezza dei cittadini". 

Giuseppe Di Vagno

"Altro motivo di preoccupazione - ha aggiunto Introna - viene dal ritorno ai bastoni e alle mazze contro gli avversari politici, episodi violenti che a Bari e in Puglia non si vedevano da anni, dai tempi della sanguinosa “strategia della tensione”. L'anniversario della morte del primo martire socialista, Giuseppe Di Vagno, mi induce ad una riflessione sulla necessità di riprendere una politica ragionata, fondata sui valori. Sono certo che martedì 25 settembre a ricordare Di Vagno saremo in tanti nel cimitero di Conversano, per poi trasferirci alle 18,39 alla manifestazione democratica in Piazza Prefettura a Bari, che ricordo essere una città defascistizzata”.

"E che torni a prevalere - ha concluso Introna - lo spirito di chi si impegna a fa sì che il confronto tra le parti politiche si svolga in modo sereno, rispettoso e utile al futuro del Paese".

(gelormini@affaritaliani.it)

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