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Bari, "World Press Photo 2015"
Racconti istantanei sconfinano nel tempo
Si comincia col vernissage nel foyer del Teatro Margherita in cui si intrecciano musica, poesia e visual art. “World Press Photo 2015” torna nel capoluogo pugliese, sino al 5 luglio, ospitato in uno degli spazi destinati a formare quel "Polo del Contemporaneo" nel cuore di Bari.
Saranno esposti 150 scatti di noti fotoreporter, pubblicati su alcune delle testate internazionali più prestigiose, come Time, Le Monde, New York Times, The Guardian e National Geographic. La mostra di fotogiornalismo “World Press Photo 2015” non conosce confini e attraversa senza soste gli angoli del pianeta per raccontare attraverso gli scatti dei più celebri fotoreporter il clou dell'attualità internazionale.
In occasione dell’inaugurazione di World Press Photo Bari, frasi di grandi maestri della fotografia, poesie sul viaggio e sul guardarsi intorno troveranno anima e voce attraverso uno spettacolo speciale, il “concertino dal balconcino” con Maksim Cristan, chitarra elettrica, e Daria Spada, voce lirica, insieme alla voce in parola di Silvana Kühtz, la voce in musica di Marianna Campanile e della cantautrice belga Laura Van Lindt. Il tutto a cura di "Poesia In Azione": il progetto di sperimentazione continua, che attraverso parola musica e sensi coinvolge attivamente il pubblico nei concerti-lettura proposti.
La visual art sarà, invece, a cura dell’anglo canadese Matthew Watkins tra i più autorevoli della nuova corrente di mobile digital art.
L’evento è organizzato da CIME (Culture e Identità Mediterranee), il cui gruppo di lavoro per l'occasione è composto da soli under 40. L’Associazione, attiva da anni nella promozione turistica e culturale del territorio pugliese in Italia e all’estero, ha realizzato l’edizione 2014 e quella del 2015 di World Press Photo in collaborazione con l'omonima Fondazione olandese, ideatrice del concorso internazionale di fotogiornalismo.
Ogni anno dal 1955 la Fondazione indipendente con sede ad Amsterdam espone le fotografie vincitrici delle diverse categorie (general news, spot news, contemporary issues, daily life, portraits, nature, sports), in una mostra che attraversa i cinque continenti, registrando da sempre milioni di visitatori.
Le foto vincitrici diventano parte di una mostra itinerante che viene allestita in un centinaio di sedi diverse nei 45 Paesi nei quali fa tappa. Un’occasione imperdibile per i pugliesi e per chiunque passi dalla città per poter ammirare le immagini che hanno illustrato gli avvenimenti rilevanti del nostro tempo.
Annualmente viene anche prodotto un catalogo, (disponibile a Bari nella location che ospita la mostra), con tutte le fotografie premiate, stampato in sette lingue diverse e distribuito in tutto il mondo. Tra i 53 fotografi premiati quest’anno nelle varie categorie del concorso figurano anche otto italiani.
L’idea di portare in Puglia la mostra è nata dall’incontro tra CIME e Paul Ruseler, project manager di World Press Photo. “Uno dei motivi principali che ci ha spinto a scegliere Bari come una delle sedi di World Press Photo - dichiara Ruseler – è stato l'incontro con i responsabili di CIME. Ci hanno mostrato il lato magico di questa terra, su cui abbiamo intuito valesse la pena investire. Abbiamo affidato loro la mostra sicuri che gli standard di qualità con cui nel mondo viene presentata al pubblico fossero rispettati. Inoltre, riteniamo che questo sia un luogo di cultura dal potenziale enorme".
Una scelta per cui la Fondazione ideatrice della mostra, che ha sottoscritto con CIME un contratto di tre anni, ha optato comprendendo anche che al centro del Mediterraneo “World Press Photo” assume un carattere particolare. E non solo per la posizione geografica della Puglia. A Bari la mostra ha un valore aggiunto, dato dalle installazioni che la rendono unica nel suo genere.
Nate da un’intuizione del direttore creativo dell’evento, il designer Vittorio Palumbo, supportato da Inuit, le installazioni diventano narrazione e non una semplice scenografia. È un lavoro collettivo dal titolo “Un'altra sponda”, realizzato in questi giorni di allestimento con un gruppo di migranti che dormono al CARA o al Ferrhotel.
Deka, Hashim, Bostan, Mihai, Youba, Bakary, Ema, Aziz, Azizi, Hibrahima hanno costruito una barca di carta di circa 8 metri, collocata al centro del teatro ed una flotta di sette barconi di carta, che riproducono la barchetta solitamente costruita dai bambini, sarà collocata intorno al teatro e inviterà tutti al viaggio, alla scoperta, a guardare ciò che chiede di essere visto sull'altra sponda e ad abbandonare l'indifferenza che inibisce all'accoglienza.
“World Press Photo 2015” porta la firma anche del fotoreporter di fama internazionale Manoocher Deghati, che impreziosirà il programma dell'esposizione con un workshop tecnico dal titolo “Professione fotoreporter: dall’idea progettuale alla sua pubblicazione”, che avrà luogo al Teatro Margherita il 22 giugno. Sarà focalizzato sulle tecniche di organizzazione e sviluppo di un progetto fotografico in tutte le sue fasi, a partire dalla idea progettuale fino alla sua realizzazione individuando modalità e strategie di presentazione del proprio progetto ad editori o altri potenziali clienti. Deghati renderà disponibile la sua decennale esperienza anche per la lettura dei portfolio di professionisti ed amatori della fotografia che si iscriveranno: due le giornate previste, martedì 23 e mercoledì 24 giugno (ore 9-12; ore 15-18).
L’edizione 2015 di “World Press Photo” vanta il sostegno e il patrocinio di Regione Puglia, Comune di Bari, oltre al contributo di UBI Banca Carime, Acmei, Camera di Commercio di Bari e Acquedotto Pugliese.
(gelormini@affaritaliani.it)