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Bari, Politiche abitative
Nasce l'Agenzia per la casa

È stata presentata a Palazzo di Città l’Agenzia per la casa, lo strumento istituito ufficialmente dalla giunta comunale il 30 dicembre scorso, per coordinare le politiche dell’abitare sul territorio cittadino.

 

All’incontro, col sindaco Antonio Decaro e il vicesindaco e assessore al Patrimonio ed ERP Vincenzo Brandi, sono intervenuti anche l’assessore regionale all’Urbanistica e Politiche abitative, Anna Maria Curcuruto, il segretario regionale del SUNIA, Nicola Zambetti e il direttore di Arca Puglia, Sabino Lupelli.

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“Creare gli strumenti per mettere tutte le persone nelle condizioni di attivarsi e migliorare la propria condizione - ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro - è l’assunto di base da cui siamo partiti quando abbiamo scritto il programma elettorale che poi si è trasformato in linee guida per il nostro mandato amministrativo".

 

"L’Agenzia per la Casa - ha ggiunto - intende mettere a sistema tutte quelle attività che il Comune e i diversi soggetti pubblici e privati impegnati sul fronte delle politiche abitative, già portano avanti per contrastare il fenomeno dell’emergenza abitativa che, a causa di un peggioramento complessivo delle condizioni socio - economiche della popolazione negli ultimi anni, si è fortemente accentuata, si pensi che dal 2007 al 2014 i procedimenti di sfratti per morosità incolpevole sono aumenti del 280%".

 

"In questi mesi abbiamo messo in campo una serie di iniziative per rispondere al bisogno esistente e per sostenere l’incrocio della domanda con l’offerta", ha proseguito Decaro. "Va in questa direzione la scelta di abbassare l’IMU sulla seconda casa, e l’impegno del Comitato per l’emergenza abitativa che in questi mesi ha assegnato 13 alloggi a nuclei familiari in grave difficoltà, come pure i contributi per la morosità incolpevole erogati per la prima volta nel corso di quest’anno".

 

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"L’Agenzia per la Casa, che è stata inserita anche tra le priorità nazionali finanziate del PON Metro, sarà utile a diversificare l’intervento pubblico sulle politiche dell’abitare, portando sì avanti la realizzazione di nuovi alloggi popolari (663 nei prossimi anni) e i contributi a sostegno della locazione, ma anche sperimentando nuove forme di housig sociale con il coinvolgimento dei soggetti privati per la definizione di un piano di affitti a canoni calmierati. L’Agenzia ci permetterà inoltre di farci garanti nei confronti degli istituti di credito per le giovani famiglie o per chi ha perso temporaneamente il lavoro e non riesce più a pagare il mutuo".

 

Infine, ha precisato: "Partiamo con una dotazione di 10 milioni di euro derivanti dal Pon Metro e dai contributi della Regione Puglia, con cui da tempo stiamo lavorando per mettere a punto queste nuove misure. Infine desidero ringraziare le Forze dell’Ordine che stanno sostenendo il nostro lavoro quotidiano sia sul fronte della verifica dei requisiti per il mantenimento degli alloggi popolari sia su quello delle occupazioni illegittime, con risultati importanti”.

 

“Stiamo creando l’Agenzia per la Casa - ha ribadito Vincenzo Brandi - perché le politiche della casa non possono essere limitate solo all’intervento pubblico, ma devono vedere impegnata una partnership più ampia che verifica e lavora a tutto tondo sia sul fronte delle politiche abitative sia su quello dell’emergenza, che continua a registrare numeri importanti".

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"È per questo che Comune, Regione, ARCA, SUNIA e Confedilizia sono al lavoro per definire un piano straordinario di intervento ed evitare così che le criticità esistenti determino il momento dell’emergenza vera e propria. Fondamentale, in quest’ottica, è determinare l’incontro tra domanda e offerta. Nella città di Bari ci sono circa 18.000 appartamenti sfitti, un numero impressionante, e il nostro obiettivo è spingere i proprietari a ritrovare la fiducia necessaria ad immettere gli alloggi sul mercato della locazione, potendo contare sulla garanzia parziale di un fondo creato ad hoc dall’Agenzia della Casa, nell’ambito della quale stiamo anche valutando la fattibilità di una polizza assicurativa che rappresenti un’ulteriore garanzia per i proprietari".

 

"La nostra Agenzia per la Casa - ha proseguito Brandi - nasce sul modello di realtà analoghe sperimentate con successo in altre città italiane, e Bari è la prima città pugliese ed una delle prime del sud a dotarsi di questo strumento per coordinare interventi integrati sul tema dell’abitare. Negli scorsi mesi diverse sono state le azioni messe in campo, sia per assegnare alloggi a nuclei familiari in emergenza abitativa (13), sia per liberare alloggi popolari i cui occupanti non avevano più i requisiti necessari a rimanerci: sono 70 le case liberate e assegnate a cittadini utilmente collocati nella graduatoria comunale degli alloggi di ERP".

 

"Contestualmente stiamo lavorando per realizzare un sistema informatico che, incrociando i dati in possesso delle diverse componenti dell’Agenzia, consenta di monitorare costantemente il bisogno e la disponibilità esistenti. Uno strumento innovativo fondamentale per calibrare correttamente le azioni e gli interventi che realizzeremo grazie ai fondi del PON Metro. Entro un paio di mesi, presso l’assessorato comunale al patrimonio, sarà attivo uno sportello dedicato, e contiamo che già dalla pubblicazione del prossimo bando per la redazione dell’elenco degli aventi diritto ad alloggi ERP sia disponibile una form online che aiuti i richiedenti a compilare la domanda senza incorrere in quegli errori materiali che rischiano di compromettere la procedura”.

 

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“La strategia regionale per le politiche dell’abitare è una strategia differenziata - ha dichiarato l’assessore regionale Anna Maria Curcuruto - che vede nell’Agenzia per la Casa a livello territoriale un strumento necessario per affrontare al contempo la specificità dei bisogni esistenti e le condizioni del mercato. Una sorta di osservatorio permanente per raccogliere istanze e fabbisogno, utile per elaborare dati complessivi che troppo spesso mancano, e che sono imprescindibili per calibrare gli interventi generali".

 

"Per questo auspichiamo che i Comuni pugliesi seguano l’esempio del capoluogo di regione, perché è a livello dei singoli Comuni questa analisi può essere condotta con successo, diversamente la Regione si trova a dover sopperire con interventi che non sono tagliati sulle singole specificità territoriali. In Regione siamo al lavoro con Innovapuglia per mettere punto una piattaforma informatica che raccolga i dati immessi dai diversi soggetti, pubblici e privati , e consenta di effettuare ricerca e offerta di alloggi sul territorio regionale".

 

"È dello scorso 28 dicembre, invece, l’accreditamento dei fondi della L. 80 relativi al 2014/2015 che consentiranno alle ARCA dei diversi Comuni di procedere con piccoli interventi di adeguamento degli alloggi di proprietà pubblica disponibili, fino a un massimo di 6000 euro per appartamento. I tempi delle procedure, in questo caso, sono strettissimi, ma contiamo di farcela. Infine un passaggio sulla norma relativa alla morosità incolpevole, in costante aumento, che chiediamo al Governo di rivedere così da non costringere gli enti pubblici a riferirsi ai dati dell’anno precedente consentendogli invece di affrontare l’emergenza in tempo reale”.

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“Credo che il passaggio successivo sia quello di ragionare su modelli di Agenzia per la Casa di area metropolitana - ha sottolineato Nicola Zambetti -: di questo parleremo nell’incontro con la Regione Puglia fissato il prossimo 22 gennaio, della possibilità di istituire Agenzie analoghe a quella del Comune di Bari nelle aree vaste. C’è poi un problema di carattere culturale che va messo a fuoco e condiviso, il fatto che l’assegnazione di un alloggio popolare non è per sempre ma rappresenta una misura utile a fronteggiare un momento di bisogno. Da parte nostra l’impegno è quello di arrivare a sottoscrivere con i proprietari un accordo sul canone agevolato che consenta di immettere sul mercato della locazione migliaia di alloggi attualmente sfitti secondo i criteri dell’housing sociale”.

 

“Siamo nelle condizioni di poter consegnare al massimo entro i prossimi dodici mesi 230 nuovi alloggi di ERP, che ci consentiranno di dare una casa ad altrettanti soggetti iscritti in graduatoria per la città di Bari - ha concluso Sabino Lupelli - . Un dato importante che rappresenta il frutto di un lavoro svolto in sinergia negli ultimi anni. È però necessario prendere atto che la mappa del bisogno è cambiata nel tempo e che oggi sono moltissimi i cittadini che si rivolgono al pubblico in mancanza di altri interlocutori, e che sarebbero invece nelle condizioni di sostenere un affitto calmierato. La fascia delle nuove povertà, infatti, non è solo quella degli indigenti o dei redditi zero, quanto piuttosto quella delle famiglie monoreddito e delle giovani coppie, ed è a questi ultimi che dobbiamo indirizzare politiche mirate. Bene dunque le attività dell’Agenzia per la Casa, osservatorio territoriale privilegiato con capacità esecutive che dovrà investire ottimizzando gli interventi”.

 

(gelormini@affaritaliani.it)