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Bari, San Nicola e l'ecumenismo praticato
Il Santo nero, il corteo storico e l'Islam

Antonio V. Gelormini

La più raffinata e lumgimirante delle operazioni diplomatiche - ispirata circa mille anni fa dalla sapienza intellettuale dei Benedettini e messa in pratica dai baresi (con la missione a Myra (Turchia) dei 67 marinai passati alla Storia), continua a produrre effetti "ecumenici", e riporta la città di Bari al centro di un processo di dialogo interreligioso tra le comunità che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

san nicola proiettato
 

Ne è testimonianza pratica, l'evoversi della vicenda che vede la Comunità islamica di Bari, prima avversata e poi coinvolta nei preparativi del corteo storico rievocativo, quest'anno affidato dal Comune di Bari all'estro artistico del regista Sergio Rubini. E così la vicenda che rischiava di dventare la parodia imbarazzante del film "Ameluk" di Mimmo Mancini, proprio in questi giorni nella sale cinematografiche, diventa la novità più significativa nel cambiamento più largo che interesserà la manifestazione barese.

Sergio Rubini accoglie con entusiasmo l’invito rivolto dal vicepresidente Sharif Lorenzini e dall’imam Abdul Rahman affinché una rappresentanza della comunità islamica possa partecipare al corteo storico di San Nicola in programma giovedì prossimo, 7 maggio.

Rubini costumi
 

“Spero e credo l'equivoco iniziale possa trasformarsi in una opportunità concreta di dialogo e di collaborazione tra la comunità cristiana e quella islamica in occasione del corteo storico nel nome di San Nicola, che è il santo ecumenico per eccellenza, un santo dalla pelle nera nato in territorio turco, rispettato dall’Islam e venerato in tutti i paesi del mondo. Credo e auspico che il corteo storico possa essere una straordinaria occasione di incontro per tutte le comunità straniere che risiedono in questa terra e che possono e devono ritrovarsi unite sotto l’egida di San Nicola. È proprio questo il senso della direzione artistica che ho scelto per questa edizione del corteo: San Nicola come santo di tutte le genti che in lui, nei secoli, hanno riposte speranze, sogni, visioni. Per questa ragione sarò lieto di incontrare Lorenzini e Rahman per discutere insieme le modalità di partecipazione della comunità islamica al corteo. Non è troppo tardi, lavoriamo insieme perché questo sia il primo corteo storico nella storia della città di Bari che veda insieme fratelli cristiani e musulmani”.

san nicola nero
 

Trova consonanza, in tal senso, anche la decisione di esporre al pubblico, dall’alba di giovedì 7 al tramonto di sabato 9 maggio, la statua del San Nicola nero custodita all’interno della piccola cappella dell’Autorità portuale, sul lungomare Vittorio Veneto.

L’iniziativa, promossa dal Comitato San Nicola, consentirà ai fedeli e ai pellegrini in arrivo in città per i giorni clou della Sagra di maggio di ammirare il busto del Santo nero, noto solo a pochi estimatori. Per l’occasione la Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari studierà una scenografia suggestiva che valorizzi la statua, mentre due musicisti dei Timpanisti Nicolaus Barium sosteranno davanti alla cappella richiamando l’attenzione del pubblico.

A tal proposito il sovrintendente della Fondazione Massimo Biscardi dichiara: “L’idea che i nostri tecnici contribuiscano all’allestimento della nicchia dedicata al San Nicola nero, fra luci ed elementi scenici, rafforza il legame fra i baresi, il loro santo ed il loro teatro. Un Petruzzelli sempre più al servizio della città e dei suoi valori più autentici e cari”.

Negli anni passati era consuetudine che la processione con la statua del Santo sostasse di fronte alla piccola cappella per rendere omaggio al San Nicola nero, protettore dei portuali, e quest’anno il Comitato San Nicola ha voluto esporre la statua in segno di attenzione nei confronti dei portuali baresi e dell’intera comunità dei fedeli del nostro santo patrono.

san nicola logo corteo
 

“Viviamo anni di tensione, in cui la religione diventa strumento per alimentare paure, diffidenza e, nei casi peggiori, guerre civili sanguinarie - dichiara l'assessore alle Culture e al Turismo Silvio Maselli -. Sull’altra sponda del Mediterraneo vivono popoli che ancora sono costretti a lasciare le proprie case e i propri affetti in nome delle discriminazioni religiose. A tutto questo noi rispondiamo evocando il culto e l’immagine del nostro santo bellissimo, dalla pelle di colore nero. Nero come la pelle delle persone che muoiono in terra e in mare alla ricerca di pace e libertà, nero come gli amici musulmani che vivono con la nostra stessa passione il loro culto. San Nicola è il santo più venerato al mondo, il santo portatore di un messaggio di pace e concordia  tra i popoli. Esporre il San Nicola nero nei giorni della sagra di maggio significa far risuonare forte il suo  messaggio di amore e di fratellanza”.

(gelormini@affaritaliani.it)