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Bari, Spazio Murat: i cerchi incompleti di
Stephen Antonakos tornano "alla luce"

Antonio V. Gelormini

L'installazione di Stephen Antonakos, esposta agli ingressi dello Spazio Murat di Bari dal 2002 e intitolata "Six incomplete circles", torna a vivere.

 

I cerchi al neon verdi, installati nel 2002 per la mostra "High Five" per courtesy della Galleria Bonomo - Bari (l'opera è pubblicata nel libro But, where is Bari  di Marilena Bonomo), rovinati dal tempo sono stati restaurati e ripristinati grazie all'impegno dell'associazione Ambientepuglia.

ambientepuglia
 

 

Dopo il restauro dell'opera per il prossimi mesi  l'associazione Ambientepuglia ha deciso di provvedere al restauro delle "Madonne del Sud" custodite nella Pinacoteca Metropolitana di Bari “ Corrado Giaquinto “

L'evento accompagna e illumina la nascita del primo Puglia Design Store, realizzato da Impact Hub Bari, aggiudicataria del bando per la gestione dello Spazio, grazie anche alla collaborazione e al sostegno dei partner Edilportale, In/arch, Vessel, Imature, Burning Studio e Farm Cultural Park. A coadiuvare la programmazione artistica per Impact Hub Bari: la gallery manager barese Paola Lucente, che ha già lavorato al Guggenheim Museum di New York e attualmente impegnata alla Zabludowicz Collection a Londra.

SpazioMurat PugliaDesignStore (5)
 

Al vernissage era presente l'assessore alle Culture del Comune di Bari, Silvio Maselli, che nel suo intervento ha sottolineato come questa sperimentazione incroci la tradizione e l'innovazione, creando una novità assoluta per la Puglia che potrà essere applicata in altre città: "L'atto creativo, che si cela nei pezzi unici in vendita nel Puglia design store, è un esempio di come le politiche pubbliche consentano lo sviluppo delle qualità del territorio e la conoscenza approfondita da parte di cittadini e turisti. Questa è una rivoluzione, che siamo determinati a compiere sino in fondo".

"Questo è il primo Concept store finanziato con fondi Fesr in Puglia e rappresenta anche quello che da adesso si vuole fare con l'uso di queste risorse - ha spiegato Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia -. Si tratta di risorse, dunque, che non devono essere viste come sussidio alle attività, ma che devono essere considerate un vero e proprio volano attivo nella creazione di valore per tutto il territorio, con un meccanismo che possa continuare sulle sue gambe".

Maselli Natale
 

Autonomia e originalità. Sono queste le due parole usate invece da Massimo Torrigianidirettore artistico del Polo per l’arte e la cultura contemporanea di Bari, per descrivere l'essenza di questo progetto e di tutto il Polo nascente che "sarà un luogo di ricerca e progetti, con delle regole ma non precostituite perché questo Polo sta nascendo qui e adesso in un posto ed è diverso da qualunque altro e crescerà secondo le opportunità che verranno sviluppate collegialmente. Sarà un luogo di dialogo per ascoltare. Un luogo inclusivo e non esclusivo".

"Abbiamo iniziato a coinvolgere persone e associazioni del territorio, un esempio è quello di AmbientePuglia, che ringrazio per aver regalato a noi e alla città il restauro dell'installazione di Stephen Antonakos, "Six incomplete circles", (i neon verdi in crescendo posti agli ingressi dello Spazio Murat dal 2002) e ripristinati e riaccesi grazie a totale carico dell'associazione".

"Grazie al lavoro di ricognizione e di ricerca compiuto in questi mesi dai curatori del progetto in collaborazione con Massimo Torrigiani, accendiamo i riflettori sul talento e sulle opere di designer e artigiani pugliesi più e meno noti e restituiamo alla città di Bari uno spazio che meritava di essere vivo e vissuto - ha spiegato il Sindaco Antonio Decaro -. Questo è il primo atto compiuto della strategia complessiva del Polo delle arti contemporanee della città di Bari che si completerà con la riqualificazione del Teatro Margherita e del Mercato del Pesce, i cui progetti esecutivi definitivi saranno presentati a breve. Il programma degli eventi che a partire da domani animeranno lo spazio Murat, gestito da Impact Hub Bari, ci racconta di un lavoro progettato e studiato con consapevolezza e, soprattutto, con amore per questa città - ha proseguito -. Oggi lo spazio Murat è pronto per diventare un punto di riferimento per i baresi e per tutti i turisti che arriveranno a Bari e che potranno vivere l'esperienza del processo creativo degli artisti coinvolti e osservare con uno sguardo nuovo le nuove eccellenze pugliesi".

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A spiegare invece le suggestioni che hanno portato il comitato di esperti individuati dal Comune a selezionare designer ed esperti presenti oggi nel Puglia Design Store è stata Porzia Bergamasco, a nome anche di Crispino Lanza e Luigi Partipilo. La ricerca, finanziata all'interno dell'intervento di tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio (finanziato dalla Regione Puglia attraverso 150mila euro del Programma Operativo FESR PUGLIA 2007 - 2013). Memoria, tradizione e innovazione per comporre una identità della nostra striscia di terra che si chiama Puglia e che si muova tra ieri e oggi, e capace di dialogare in modo trasversale a più livelli, in Puglia e fuori dalla Puglia portando la sua identità e la sua memoria anche e soprattutto oltre i confini.

“Aprire gli spazi”, è su questa frase che è bene concentrarsi perché nel suo ventre porta anche l’idea del fare. O almeno la nostra idea di fare - ha sottolineato Giusy Ottonelli, co-founder di Impact Hub Bari -. Aprire perché? Per far entrare aria, energie, colori. Ci piace immaginare uno spazio, fisico e umano, che consenta di offrire una o più opportunità agli uomini e alle donne di questa Regione , fatto sì di uno Spazio ma anche di persone che condividano un luogo di saperi, dubbi, competenze e fantasie e perché no, delle ambizioni. Il nostro obiettivo è creare una community fatta di sinergie in grado di rendere i singoli ancora più completi e competitivi nel mondo, economicamente sostenibile e collaborativo".

Spazio Murat aprirà le porte al pubblico domani, venerdì 26 febbraio, a partire dalle ore 17.30.

Per info e contatti: info@spaziomurat.it - 080 9904680

(gelormini@affaritaliani.it)