'Barocco Festival Leonardo Leo', echi di musica antica nel cuore della storia
Ritorna con gli ultimi rintocchi d’estate il "Barocco Festival Leonardo Leo" con nove appuntamenti in Valled'Itria.
Ritorna con gli ultimi rintocchi d’estate il "Barocco Festival Leonardo Leo", al volgere della XXI edizione, rassegna itinerante di nove appuntamenti pensata per valorizzare il patrimonio di musica antica nel segno di Leonardo Leo, tra i maggiori esponenti della scuola napoletana del XVIII secolo con natali a San Vito dei Normanni.
La finestra sul repertorio musicale dei secoli XVII e XVIII, diretta dal M.O Cosimo Prontera e curata dal "Centro studi e documentazione Leonardo Leo", è prodotta dalla Regione Puglia, dalle Città di San Vito dei Normanni e Brindisi, in collaborazione con i Comuni di Cisternino, Carovigno e Fasano, con il Teatro Pubblico Pugliese, infine con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari "Aldo Moro".
Si comincia giovedì 23 agosto alle ore 21, presso il Chiostro dei Domenicani a San Vito dei Normanni, con "La contesa dell’amore e della virtù", una festa teatrale composta da Leonardo Leo per il matrimonio del principe ereditario di Spagna e della Reale Infanta Maria Teresa e messa in scena per la prima volta ad agosto 1744. L’opera, in forma di manoscritto autografo presente nella biblioteca Nazionale di Francia, è stato trascritto dal M.O Cosimo Prontera che dirige in prima esecuzione l’orchestra baroque "La Confraternita de’ Musici", con il soprano aquilano Claudia Di Carlo nel ruolo di Virtù, il contralto polacco Agata Bienkowska in quello di Amore, infine il basso fasanese Angelo De Leonardis, che cura anche la regia, in quello di Marte. Condurrà la serata il giornalista Raffaele Romano.
"Bisogna che i monumenti cantino - scriveva Paul Valery - è necessario che essi generino un vocabolario, creino una relazione, contribuiscano a creare una società civile». Così, la musica del "Festival" torna nella Corte di Palazzo Montenegro, domenica 26 agosto. La residenza del Prefetto diventa scenario, alle 21, di arie, cori e concerti del teatro d’opera settecentesco, un intreccio di scena, tra opera buffa, intermezzo e opéra-comique, che ritrova il M.O Cosimo Prontera alla direzione al cembalo al fianco del "Gesualdo da Venosa Choir", con il soprano volterrano Patrizia Cigna e il controtenore fiorentino Antonio Giovannini.
La XXI rassegna internazionale di musica antica prosegue lunedì 27 agosto, alle ore 21, nella suggestiva cornice del Castello Dentice di Frasso di Carovigno, con il progetto "La musica delle terre", un viaggio lungo gli incroci tra “musica popolare” e “musica colta”, commistione necessaria alla libertà creativa dei compositori tra il XVII e il XVIII secolo. Il Concerto è stato richiesto a gran voce dal pubblico del festival, sottolineando un momento importante e coinvolgente di questa fortunata produzione. In scena l’orchestra "La Confraternita de’ Musici" questo appuntamento segnerà un tratto evocativo e ricco di suggestioni tra moresche, balli municipali, ground inglesi e partite su melodie tradizionali.
La kermesse si sposta mercoledì 29 agosto, alle 21, sullo scivolo di alaggio del Porto Vecchio (zona Sciabiche, porta Thaon De Revel), dove è atteso "l’Ancient Brass Ensemble" con un concerto, scelto in funzione del contesto, che include due celebri capolavori di Händel: la "Musica sull’acqua" e la "Musica per i reali fuochi d’artificio". Entrambe le partiture, che prevedono un organico con strumenti a fiato, furono composte in uno stile fastoso per onorare i sovrani d’Inghilterra. La "Water Music" fu eseguita durante un grandioso “party” sul Tamigi a cui partecipò lo stesso sovrano Giorgio I con il fior fiore dell’aristocrazia londinese. Un trattato di pace fornì invece lo spunto per l’altra Suite, destinata ad accompagnare lo spettacolo dei reali fuochi d’artificio. In programma anche la suite di Tielman Susato. Condurrà la serata il giornalista Antonio Celeste.
Il "Barocco Festival" fa ritorno a San Vito dei Normanni, nel Chiostro dei Domenicani, venerdì 31 agosto alle ore 21, con uno spettacolo del «Trio Galanterie» dal titolo «Oh qual meraviglia»: protagonista il mandolino, strumento che nell’Ottocento diventa uno dei più diffusi e popolari, ma che aveva visto il suo coinvolgimento strumentale già nel concerti settecenteschi, basti pensare alle “sperimentazioni” vivaldiane. Fu presente nelle botteghe degli artigiani come nelle abitazioni di borghesi, non raro a trovarsi in qualche ambiente della nobiltà alla luce del facile apprendimento e alla portata di chi, oltre al virtuosismo, mira ma al puro piacere di far musica.
Il "Barocco Festival" sfoglia il suo programma e fa sosta anche a Cisternino, nell’atrio della Chiesa Santa Maria di Costantinopoli, domenica 2 settembre alle ore 21, con un programma, dal titolo «Matematica & Sensibilità», che presenta le sonate per violino e cembalo di Johann Sebastian Bach con una finestra aperta su Leonardo Leo: protagonista un duo d’eccezione formato da Victoria Melik (violino barocco) e Basilio Timpanaro (clavicembalo).
Il "Festival" ripercorre un tema classico mercoledì 5 settembre alle ore 21. Si torna a Brindisi, nel Chiostro del Palazzo Vescovile, per un ideale viaggio a "Napoli" tra le musiche di Orlando di Lasso, Totò e Maria Pia De Vito. Un omaggio alla città dei quattro conservatori, centro della musica antica, classica ed etnica, infine culla di una nuova civiltà culturale capace di effondere il suo illuminato riverbero in tutta Europa. Trio insolito che vede affondare le radici dei musicisti in ambiti “lontani”: quella della musica popolare, del jazz e della musica antica fornendoci una commistione sorprendente. In scena dei big di questi ambiti: Maria Pia De Vito (voce), Michel Godard (serpentone) e Claudio Astronio (cembalo).
La rassegna internazionale di musica antica fa tappa a Fasano venerdì 7 settembre, alle ore 21, nella Chiesa del Purgatorio. Titolo del concerto «Nordiche sonorità», un programma dedicato ai tratti bachiani omaggiando Leonardo Leo, con brani legati a cantate e corali che oggi sono andati perduti ma che nel XVII e XVIII secolo erano comunemente utilizzati nelle composizioni di musica sacra e non. Si ascolterà una rara esecuzione del mottetto leano Nautes in navis sine remo. In scena l’"Ensemble Artemisia".
"Viva Bacco" saluta l’edizione laddove si era messa in cammino, nel Chiostro dei Domenicani, a San Vito, domenica 9 settembre alle ore 21. "L’Ensemble Concentus" e la compagnia di danze storiche "Tempus Saltandi" ricreano la gioiosa atmosfera della musica, dei canti e dei balli di festa del Rinascimento: in un ricco palazzo, attorno a una tavola sontuosamente apparecchiata, nobili, eleganti dame e cortigiani, godono del cibo e del vino allietando, con festosi canti e danze, le splendide feste di corte. Questo era il quadro rinascimentale della “festa”, riproposta dagli ensemble con dovizia di particolari: musicali, coreutici e sartoriali, in una esecuzione storicamente informata. Il concerto teatrale chiude la kermesse numero ventuno, una finestra sulla musica antica e su Leonardo Leo che risuona tra le vette di una storia che ci appartiene.