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Bif&st 2019, Ennio Morricone mitico Dalle chiavi musicali a quelle di Bari

Antonio V. Gelormini

La decima edizione del Bari International Film Festival si è aperta al Teatro Petruzzelli con la cerimonia di consegna delle Chiavi della Città al due volte premio Oscar Ennio Morricone, protagonista anche di una ricca retrospettiva, di due mostre fotografiche e di una serie di incontri che animeranno l’intera manifestazione diretta da Felice Laudadio.

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Ci sarebbero voluti almeno due Petruzzelli per contenere tutto il pubblico affluito nello storico politeama barese fin dalle primissime ore della mattina per stringersi attorno “al più grande compositore vivente di musiche da film”. Tre standing ovation, applausi interminabili: Ennio Morricone è stato il grande protagonista della giornata di apertura del 10° Bari International Film Festival, la manifestazione che quest’anno gli rende omaggio anche con una retrospettiva di 42 film, tra i 524 da lui realizzati, tra cinema, teatro e televisione; due mostre fotografiche (una al Palazzo dell’ex Provincia, inaugurata dallo stesso Maestro, e l’altra al Teatro Margherita per iniziativa del Consolato Onorario di Francia a Bari); e una serie di incontri.

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Quattro i premi Oscar al Teatro Petruzzelli per il varo di questa edizione del Bif&st/10 anni: Ennio Morricone, Giuseppe Tornatore, Nicola Piovani e Gianni Quaranta. Con loro e il direttore Laudadio, la presidente del Bif&st Margarethe von Trotta, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari Antonio Decaro, la presidente di Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco e il direttore generale della SIAE Gaetano Blandini (presente in sala anche il Vice Presidente Salvatore Nastasi).

Il “Morricone Day” al Bif&st 2019 si è aperto con la proiezione di “La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore, al termine della quale è stato mostrato un filmato celebrativo dei primi 10 anni del Bif&st, con le immagini e le testimonianze delle decine di registi, attrici, attori e personalità del cinema internazionale che hanno contribuito, con la loro presenza, a fare del Festival una delle prime quattro manifestazioni cinematografiche italiane per importanza ed afflusso di pubblico.

Uno dopo l’altro, gli ospiti del palco del Petruzzelli hanno avuto parole di ammirazione per il Maestro anche per i 90 anni compiuti il 10 novembre scorso. Particolarmente toccanti quelle di Nicola Piovani che ha osservato come la parola Maestro sottintenda “Due accezioni,  quella legata alla tradizione artigianale, dal momento che la parola origina dal mestiere nei cantieri e quella riservata ai poeti. Morricone contempla entrambe le accezioni. E voglio qui ricordare come alla composizione di musica per il cinema egli abbia sempre affiancato la produzione di quella che lui chiama la ‘musica assoluta’, ovvero la musica da concerto".

"Noi tutti compositori - ha aggiunto Piovani - dobbiamo moltissimo a Ennio Morricone: prima di lui la colonna sonora, pur composta da eccellenti autori, non veniva quasi considerata ma lui è riuscito, per primo, a dare smalto e visibilità al nostro lavoro. Tutta l’Italia gli deve molto: l’Italia di Giotto e di Dante Alighieri è anche l’Italia di Ennio Morricone!”.

“È una giornata bellissima - ha dichiarato Michele Emiliano - l’inaugurazione del Bif&st con quattro premi Oscar del cinema italiano e soprattutto con Ennio Morricone, che ci ha riempiti di poesia, di dolcezza, ma anche di ricordi collegati alle sue musiche e ai film che quelle musiche hanno caratterizzato. Per noi è una consacrazione del Bif&st nel suo decennale che in questo momento è una delle feste del cinema più attrattive per il pubblico in Italia".

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"La Regione Puglia sostiene questo sforzo notevole per le nostre capacità - ha sottolineato Emiliano - ma tutta l’area metropolitana ha gli alberghi pieni, la città vive un momento di straordinaria attrattività e possiamo dire senza tema di essere smentiti che ogni euro che investiamo in cultura ben fatta ne frutta almeno cinque nel contesto economico nel quale questo investimento viene realizzato".

"Sogno e pragmatismo, come fanno sempre i pugliesi, camminano insieme in questo Bif&st che è una manifestazione identitaria molto forte della città di Bari insieme agli altri grandi festival cinematografici della Regione. Una rete che costituisce quella Puglia cinematografica che la Apulia Film Commission ha definito in tutto il mondo e che è uno dei motivi del nostro successo turistico ed economico”.

Momento clou della mattinata, la consegna delle Chiavi della Città di Bari ad Ennio Morricone da parte del sindaco Antonio Decaro che ha voluto affiancarvi un altro riconoscimento (“non meno importante per noi baresi”), un’ampolla contenente la “Sacra Manna” di San Nicola.

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Con la voce rotta dall’emozione, il Maestro Morricone ha espresso la sua gioia nel rivedere il Teatro Petruzzelli così splendidamente ricostruito. Si è poi soffermato su alcuni aspetti del suo lavoro, non ultimo la responsabilità di dover scrivere le musiche solo poche settimane prima dell’uscita di un film, con l’angoscia di potere deludere le aspettative del regista: “Pasquale Festa Campanile non voleva nemmeno ascoltarle le musiche, tanto sapeva che dovevano andargli bene per forza”.

A proposito del riconoscimento che gli è stato conferito: “Io penso sempre di non meritarmi niente. Ho fatto semplicemente quello che so fare, anche se adesso non più, oggi rispondo solo alla chiamata del mio amico Peppuccio Tornatore”.

Con il regista premio Oscar per “Nuovo Cinema Paradiso”, Morricone ha dialogato  sul libro “Ennio. Un maestro. Conversazione” (edizioni HarperCollins), prima di salire nuovamente - in serata - sul palco del Teatro Petruzzelli, per ritirare il Federico Fellini Platinum Award a lui assegnato dal Bif&st 2019.

Così il sindaco di Bari Antonio Decaro si è rivolto al Premio Oscar Ennio Morricone nel consegnargli le chiavi della Città:  "Per me è un grandissimo onore consegnare a Ennio Morricone le chiavi della Città di Bari. Un omaggio piccolo se paragonato alla grandezza della sua arte e ai premi ben più importanti di cui è stato insignito nel corso della sua incredibile carriera, ma un omaggio che viene dal cuore.

Queste chiavi, maestro, le aprono simbolicamente le porte della nostra città, che con la musica ha sempre avuto un legame speciale. Bari non solo ha dato i natali al grande Niccolò Piccinni e al meno conosciuto Nicola De Giosa, del quale il 3 maggio prossimo celebriamo il bicentenario della nascita, ma ha avuto un rapporto privilegiato anche con il Maestro Nino Rota, che ha diretto il nostro conservatorio dal 1950.

A questo legame si deve l’emozione che provo qui, oggi, nel riconoscerLa  componente onorario della nostra comunità, con l’auspicio che a Bari possa sentirsi a casa ogni volta che ci torna.

Mi permetta, Maestro, di spendere qualche parola per la nostra città, che in questi anni è cresciuta affermando le sue potenzialità e la sua voglia di essere testimone di un nuovo Sud: questo festival, d’altronde, ne è la dimostrazione.

Il Bif&st per Bari non è solo una straordinaria opportunità di incontrare e conoscere grandi personalità del cinema, come quella che abbiamo oggi di essere su questo palco insieme a Lei. Questo festival rappresenta per noi un momento di conoscenza e di crescita che coinvolge migliaia di cittadini di ogni età, tanto che tutti i grandi ospiti che si sono succeduti su questo palco in questi anni hanno speso parole importanti proprio nei confronti del pubblico, che dalle prima ore del mattino si accalca fuori dai cinema e dal teatro per partecipare agli appuntamenti del festival per tutta la settimana.

Ed è per questo che, da sindaco, ringrazio il Bif&st per avermi dato l’onore di conoscerla e porgerle il benvenuto nella nostra città. E desidero condividere questo momento con i miei concittadini, con il pubblico, con tutte le persone che hanno amato e sognato sulle note della sua musica.

In queste ore, poco distante da qui, nella via dello shopping più importante della città, in onore di questa giornata, la filodiffusione sta trasmettendo alcuni dei suoi capolavori, affinché sia tutta la città idealmente a stringersi intorno a Lei ringraziandola per aver accettato questo omaggio.

Benvenuto a Bari, Maestro, che il tempo speso nella nostra città le lasci sempre un buon ricordo e possa renderla orgoglioso di esserne cittadino".

Il sindaco Decaro, oltre alle chiavi della Città, ha consegnato al Maestro Morricone anche un'ampolla con la Manna di San Nicola ed una pergamena. Ecco il testo:

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A Ennio Morricone

straordinario musicista, ineguagliabile compositore e ambasciatore del talento italiano nel mondo.

Di fronte alla bellezza che ha saputo donarci alle emozioni che le sue composizioni hanno suscitato nei cuori di milioni di persone consegnargli le chiavi della città di Bari è un omaggio semplice ma sentito l’auspicio che possa sentirsi a casa nella nostra città ogni volta che ci torna.

Questo riconoscimento coincide con la 10° edizione  del  Bif&st, che sin dal suo esordio ha un premio intitolato proprio al Maestro Morricone, e che quest’anno gli dedica un’immensa retrospettiva e una mostra fotografica, a testimonianza della stima e dell’affetto di un’intera  città.

La storia del cinema non sarebbe stata la stessa senza il genio di Ennio Morricone, che da oggi ci onoriamo di annoverare ufficialmente tra gli amici della nostra città.

 Grazie Maestro.

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Poco prima, Michele Emiliano rivolgendosi al pubblico accorso e al Maestro Morricone aveva ribadito: “Grazie di essere qui così appassionati e numerosi. Il pubblico mi permetterà di rivolgermi direttamente al Maestro Ennio Morricone. Con questa grande manifestazione la Regione Puglia da dieci anni costruisce autostima e fiducia in noi stessi, che alle volte proprio vedendo un film si riescono a mettere insieme".

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"Non è facile in questa terra a volte dura e difficile, che fino a qualche anno fa chiamavano addirittura sitibonda perché non avevamo neanche l’acqua. E ciononostante migliaia di pugliesi spezzandosi la schiena sono arrivati sino a qui, hanno costruito e ricostruito persino questo Teatro bellissimo. Stiamo cercando, come Lei ha fatto tutta la vita, di dare il nostro contributo all’Italia, perché noi crediamo in questo Paese, ci crediamo sul serio, e cerchiamo in tutti i modi sin da piccoli di onorarlo. Lei, Maestro Morricone, il nostro Paese l’ha onorato in maniera meravigliosa attraverso la musica, la sua musica che molto spesso assomiglia a una poesia, che ha descritto il genio italiano e i nostri valori in maniera straordinaria.

"La ringraziamo dal profondo del cuore di essere qui. Vogliamo ribadire che questa regione le è grata, perché senza di lei una celebrazione del cinema italiano non sarebbe possibile, come invece stiamo facendo da dieci anni a questa parte. Buon Bifest a tutti!”.

(gelormini@affaritaliani.it)