PugliaItalia

Bif&st 2025 'Una comunità che continua' - Bari dal 22 al 29 marzo

Presentato il Bif&st 2025 - Bari International Film&Tv Festival, in programma nel capoluogo regionale dal 22 al 29 marzo 2025.

Presentato il Bif&st 2025 - Bari International Film&Tv Festival, in programma nel capoluogo regionale dal 22 al 29 marzo 2025. Per l'occasione sono intervenuti il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari Vito Leccese, l’assessora alle Culture del Comune di Bari Paola Romano, la presidente della Fondazione Apulia Film Commission Anna Maria Tosto, il direttore del Dipartimento Cultura della Regione Puglia Aldo Patruno e il direttore artistico del Bif&st Oscar Iarussi.


 

“È sempre un’emozione - ha dichiarato il presidente Emiliano - annunciare la nuova edizione del Bif&st, ed è l’emozione di chi vede proseguire e rinnovarsi nel tempo questo grande progetto culturale della Regione Puglia, nato e cresciuto con la direzione di Felice Laudadio e che oggi si apre a una nuova stagione sotto la guida di Oscar Iarussi. Da quest’anno, infatti, il Bif&st è una manifestazione culturale di proprietà della Regione Puglia e di Apulia Film Commission che dovrà proseguire un lavoro che dura da 16 anni e che, da oggi, inizia un nuovo cammino".

La 16ª edizione del Bif&st - Bari International Film&TV Festival, includendo l’edizione zero del 2009, si svolgerà dal 22 al 29 marzo 2025 con la direzione artistica del giornalista e critico cinematografico Oscar Iarussi, designato per il triennio 2025-2027 dalla Giunta regionale della Puglia nell’ottobre scorso. 

In questi mesi di lavoro, nonostante i tempi serrati, Iarussi e il team organizzativo hanno ridefinito in parte alcuni aspetti della struttura del Festival, immaginando un percorso innovativo per il futuro del Bif&st, pur nel segno di una sostanziale continuità con la formula concepita e sviluppata negli ultimi quindici anni.

“Il vero punto di forza del Festival - dice Oscar Iarussi - sta nel vincolo o patto con il suo pubblico, che invero è più di un pubblico: è un'autentica comunità. Con il tramonto delle forme politiche novecentesche, tra gli anni ‘70 e gli ‘80 i festival tutti - cinema, letteratura, filosofia, teatro - hanno preso il posto dei partiti, ovvero della loro socialità fatta di incontri, dibattiti, visioni collettive del mondo".

"Opportunità di conoscenza ed esercizi di realtà “dal vivo” che neppure la terribile ondata del Covid ha fermato: è un bisogno quasi struggente nell’era digitale, eppur vivo e fecondo, forse a Bari più che altrove. Il Bif&st non si svolge all’insegna di una malintesa mondanità, ma dell’incontro tra i cineasti e gli spettatori che da sempre ne affollano le proiezioni e le masterclass, in cerca non solo di generiche “scoperte” sullo schermo, bensì di uno scenario culturale di riferimento con il quale interagire. È questo il lascito prezioso di cui essere grati al suo ideatore e storico direttore, Felice Laudadio”. 

“In più quest’anno - ha aggiunto Iarussi - è netta la scelta di offrire un orizzonte mediterraneo al Festival e al suo pubblico, con la nuova sezione intitolata MERIDIANA, tanto voluta quanto quasi “dovuta” considerando ciò che è accaduto e sta accadendo nel vicino Medio Oriente e in altri Paesi della sponda Sud. Paesi che guardano all’Italia o alla nostra cultura al tempo stesso europea e mediterranea come a un possibile mediatore di istanze di pace, cooperazione e sviluppo ardue però necessarie”. 

Sul fronte organizzativo, si conferma e si rafforza inoltre il consolidato rapporto con la Fondazione Apulia Film Commission, soggetto attuatore e “produttore” del Festival per conto della Regione Puglia, con il contributo del Ministero della Cultura, e la collaborazione con il Comune di Bari, l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, la Camera di Commercio di Bari, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, oltre a numerosi altri partner che verranno resi noti più avanti. 

Film d’apertura del Bif&st 2025, sabato sera 22 marzo al Teatro Petruzzelli, sarà l’anteprima di "Le assaggiatrici", il nuovo film di Silvio Soldini tratto dall’omonimo bestseller di Rosella Postorino, edito da Feltrinelli e pubblicato in 46 paesi. Ispirato alla storia dell’ultima assaggiatrice di Hitler, il film è interpretato da Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun, Emma Falck, Olga Von Luckwald, Berit Vander, Kriemhild Hamann, Thea Rasche.


 

A presentare il film a Bari saranno presenti il regista Silvio Soldini, il cast, l’autrice Rosella Postorino e i produttori. Le assaggiatrici è una co-produzione Italia-Belgio-Svizzera Lumière & Co. in associazione con Anteo, in coproduzione con Tarantula e tellfilm, in collaborazione con Vision Distribution e Sky, prodotto da Lionello Cerri e Cristiana Mainardi, da un soggetto di Cristina Comencini, Giulia Calenda, Ilaria Macchia e sceneggiatura di Doriana Leondeff, Silvio Soldini, Lucio Ricca, Cristina Comencini, Giulia Calenda, Ilaria Macchia. Dopo l’anteprima al Bif&st, presentato all’interno della sezione “Rosso di sera”, Le assaggiatrici arriverà nella sale italiane dal 27 marzo distribuito da Vision Distribution.

Autunno 1943. La giovane Rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa del suo ritorno. Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti. Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle SS, contro ogni razionalità e a dispetto di sé stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.

RETROSPETTIVA NANNI MORETTI - Per celebrare i cinquant’anni di carriera cinematografica di Nanni Moretti, che si rivela a metà dei Settanta prima con alcuni cortometraggi e poi con Io sono un autarchico, il Bif&st 2025 presenterà una retrospettiva completa dedicata al celebre regista, sceneggiatore, attore, produttore ed esercente: un viaggio attraverso la sua filmografia, con tutti i film da lui diretti dagli esordi fino alle opere più recenti.

Figura di spicco del cinema internazionale, Nanni Moretti è stato più volte premiato nei maggiori festival da Venezia a Cannes e Berlino, ed è costantemente celebrato in rassegne e manifestazioni di prestigio. Questa retrospettiva – la più ampia a lui dedicata dopo quella organizzata dal Festival di Locarno del 2008 – è realizzata in collaborazione con Sacher Film e si terrà al Kursaal Santalucia. Evento clou della retrospettiva sarà un incontro con Nanni Moretti nella cornice del Teatro Petruzzelli. 

LE SEZIONI DEL BIF&ST 2025  - Saranno due i concorsi cinematografici del Bif&st 2025: un concorso internazionale, dedicato al cinema dei Paesi del Mediterraneo (MERIDIANA) e l’altro al CINEMA ITALIANO che includerà sia film di finzione sia documentari.  Completeranno il programma altre sezioni fuori concorso e sezioni dedicate a incontri, approfondimenti e laboratori con i protagonisti del cinema che saranno rese note nelle prossime settimane. 

MERIDIANA. Concorso internazionale dedicato a film in anteprima italiana provenienti dai Paesi del Mediterraneo. Il nome della sezione si ispira alla figura di Albert Camus e al saggio Il pensiero meridiano del sociologo barese Franco Cassano, scomparso nel 2021. In quel saggio edito da Laterza (1996), Cassano postula la necessità di “pensare la frontiera” rivisitando le metafore letterarie di Camus, Pasolini e Angelopoulos, mentre rifiuta l’idea di un Sud a metà fra “paradiso turistico e incubo mafioso”.

Ha detto Iarussi: “L’assunto di fondo del Pensiero meridiano è che non c’è futuro senza il Sud e non c’è davvero il Sud finché non ricomincia da sé stesso, dalle sue debolezze che spesso sono risorse nascoste. Un riscatto, una promessa contro la rassegnazione e l’indifferenza”. In suo onore, in accordo con la famiglia Cassano, verrà istituito il Premio Meridiana “Franco Cassano” per il miglior film. La scelta mediterranea del Bif&st 2025 si allinea alla strategia della Giunta regionale pugliese che nella delibera sul Bif&st dello scorso ottobre formula “Il nuovo progetto artistico-culturale del Festival, che intende valorizzare il Meridione, il Mare e il Mediterraneo quali ambiti e paesaggi culturali di riferimento, esprimere i valori storico-culturali propri della Puglia, utilizzando il linguaggio universale della cultura e del cinema per costruire ponti, relazioni, cooperazione tra i popoli e tra le comunità”.

Le proiezioni si terranno al Kursaal Santalucia e saranno valutate da una prestigiosa giuria internazionale composta da cineasti e studiosi provenienti dai paesi del Mediterraneo, che assegnerà cinque riconoscimenti: miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice e miglior contributo tecnico.

A presiedere la giuria del concorso Meridiana sarà Tahar Ben Jelloun, scrittore, poeta e saggista marocchino con cittadinanza francese, tra le voci più autorevoli della letteratura internazionale, premio Goncourt per il romanzo Notte fatale e più volte nominato al Nobel per la Letteratura. I suoi scritti, tra cui il celebre bestseller Il razzismo spiegato a mia figlia, affrontano temi di grande rilevanza sociale e politica, tra cui appunto il razzismo, l’identità culturale, l’immigrazione e il dialogo tra civiltà.

La scelta di Tahar Ben Jelloun come presidente della giuria del concorso MERIDIANA sottolinea la sua sensibilità verso storie che raccontano le realtà sociali, i conflitti, la politica, l’attualità, e il valore della visione interculturale cui il Bif&st aderisce. 

CINEMA ITALIANO - La selezione ufficiale del concorso dedicato al cinema italiano comprende lungometraggi, mediometraggi, film di finzione e documentari in anteprima italiana, senza distinzioni di genere o produzione, nel segno della creatività e dell’indipendenza. Nel solco della vocazione “comunitaria” del Bif&st, le opere saranno valutate da una giuria popolare coordinata da un cineasta e da un direttore di festival della Rete regionale dei festival, che assegnerà il premio per il miglior film. Le proiezioni si terranno al Multicinema Galleria.

ROSSO DI SERA - È la sezione non competitiva dedicata alle prestigiose anteprime serali e agli eventi con ospiti e premiati di prestigio, intitolata ROSSO DI SERA per intonarsi al colore simbolo del Teatro Petruzzelli che la ospita. L’inaugurazione sarà appunto con il film Le assaggiatrici di Silvio Soldini. 

INCONTRI DI CINEMA - Il Teatro Petruzzelli sarà palcoscenico di matinée e incontri pomeridiani con grandi nomi – registi, interpreti e protagonisti del cinema italiano nel mondo -, che dialogheranno con un critico cinematografico o uno studioso dopo la proiezione di un proprio film o di un titolo cui sono legati. 

DOPPIO TESTO (Cinema e Letteratura) - Una serie di proiezioni e incontri mattutini, al Multicinema Galleria, con cineasti e scrittori per esplorare il rapporto tra letteratura e cinema: come un libro diventa film o serie? È possibile una comparazione e in quali termini tra i due testi? Davvero è sempre “meglio il libro”, secondo la vulgata tipica del post-proiezione? Nel corso degli incontri condotti dalla scrittrice Chiara Tagliaferri, anche co-curatrice della sezione con Oscar Iarussi, si cercherà di dare nuovi punti di vista a questi interrogativi e offrire variazioni sul tema Cinema-Letteratura. Tra gli ospiti, il regista e attore Michele Placido e lo scrittore e magistrato Giancarlo De Cataldo che festeggeranno a Bari i venti anni dall’uscita nelle sale di Romanzo criminale, il film diretto da Placido e tratto dall’omonimo bestseller dell’autore pugliese.   


 

MOSTRA FOTOGRAFICA Sergio Strizzi IL MOMENTO PERFETTO - L’immagine del Bif&st 2025 è il ritratto che vede insieme Monica Vitti e Alain Delon in L’eclisse di Michelangelo Antonioni  (1962). È uno scatto di Sergio Strizzi (1931-2004) - uno dei maggiori fotografi di scena del cinema italiano, già fotoreporter di guerra, nella sua carriera ha documentato oltre un centinaio di film – tra quelli che compongono la mostra Sergio Strizzi IL MOMENTO PERFETTO, a cura di Melania Strizzi e Vanessa Strizzi, che sarà allestita nel Salone San Nicola della Camera di Commercio di Bari. La foto scelta è anche un omaggio a Monica Vitti, una delle più grandi interpreti del cinema italiano, tra l’altro, legata a Bari grazie al film Polvere di stelle di Alberto Sordi (1973), e al mito Delon, l’attore francese scomparso nei mesi scorsi. La mostra, realizzata da Archivio Sergio Strizzi in collaborazione con Estorick Collection of Modern Italian Art - London, è in anteprima italiana dopo il successo alla Estorick Collection di Londra.                  

I LUOGHI DEL FESTIVAL E LA SCELTA DI TORNARE ANCHE NELLE SALE - Il Bif&st 2025 conferma la sua vocazione comunitaria anche nella scelta dei luoghi che ospiteranno il festival. Restano punti di riferimento il Teatro Petruzzelli, uno dei più grandi e prestigiosi d'Europa, sede della omonima Fondazione lirico-sinfonica, e il Kursaal Santalucia, splendido esempio di architettura Liberty affacciato sul mare, dove il festival ha debuttato nel 2009. Entrambi questi spazi pubblici rappresentano i pilastri di un più ampio polo artistico-culturale nel centro di Bari, ma il festival intende restituire centralità anche all’indispensabile ruolo delle sale cinematografiche private.

Senza l’esercizio cinematografico, minacciato da una nuova ondata di chiusure delle sale in tutte le città italiane a partire dalla Capitale, è infatti forte il rischio di un deficit nella formazione del pubblico di domani nonché quello della desertificazione socioculturale provocata anche dagli eccessi di turismo. Perciò il Bif&st 2025 si svolgerà al Petruzzelli e al Kursaal Santalucia, nonché al Multicinema Galleria e al Teatro Polifunzionale AncheCinema.  

“Il nuovo cammino del Bif&st - ha sottolineato ancora Michele Emiliano - dovrà essere un percorso che consentirà di allargare gli spazi dell’industria cinematografica connettendo autori, produttori e tutti i protagonisti che operano nel settore. C’è sempre una vibrante attesa per questo Festival che richiama e coinvolge migliaia di spettatori. L’edizione 2025 ha lo sguardo rivolto ai temi del Mediterraneo e si apre a nuove produzioni".

"E quindi inevitabilmente sarà anche una occasione per raccontare ciò che la nostra terra da sempre esprime: Puglia terra di accoglienza, apertura al dialogo, agli scambi culturali, meta e approdo per chiunque lo desideri, che siano visitatori o persone che arrivano da lontano in cerca di una vita migliore. Il cinema in questo percorso ha avuto e continua ad avere un ruolo chiave con la sua capacità unica di offrire punti di vista differenti e di mostrare cose che altrimenti difficilmente coglieremmo. Ringrazio dunque il direttore Iarussi e tutta la squadra del Bif&st, insieme ad Apulia Film Commission, per tutto il lavoro che c’è dietro a questo evento che rappresenta uno dei momenti di punta dell’offerta culturale e turistica pugliese”.

“16 anni di Bif&st, una nuova edizione di questo grande festival che porta a Bari il cinema italiano e internazionale. Nel 2025 - ha ricordato Vito Leccese, sindaco di Bari - la nostra città "si vestirà ancor più di cinema" perché torneranno protagoniste le sale cinematografiche baresi, una scelta per cui ringrazio il direttore Oscar Iarussi e tutti i suoi collaboratori, che hanno individuato, tra gli altri, un tema significativo come quello del Mediterraneo per raccontare storie, popoli e speranze. Come amministrazione, siamo entusiasti anche del consolidarsi del rapporto tra il festival e la città grazie a una nuova edizione del "Fuori Bif&st", che si annuncia particolarmente ricca di iniziative".

"Il programma degli eventi collaterali al festival animerà infatti le strade e le piazze con pedonalizzazioni temporanee e appuntamenti ideati per creare momenti di condivisione, rendendo il cinema un’esperienza collettiva e accessibile a tutti. Invito tutte le realtà del nostro territorio, operatori culturali e attività commerciali, a partecipare alla call attiva fino al 16 febbraio, perché insieme potremo rendere questa edizione del Bif&st ancora più speciale, facendo di Bari una capitale della cultura e del cinema”.

“L’Apulia Film Commission è particolarmente soddisfatta di presentare l’edizione 2025 del Bif&st - ha ribadito Anna Maria Tosto - per molte ragioni. La prima: perché è l’edizione del cambiamento. La Regione Puglia, dimostrando ancora una volta quella lungimiranza grazie alla quale la Puglia si è trasformata nel giro di pochi anni in una “terra di cinema”, ha scelto di promuovere l’evoluzione di quel progetto ambizioso che, nel tempo, è stato il Bif&st".

"Un festival del cinema creato nel 2009, finanziato negli anni con risorse regionali, cresciuto fino a rappresentare un punto di riferimento nel panorama cinematografico nazionale, oggi è maturo per assumere – come auspica la Regione – “…una specifica e riconoscibile identità”. Per farlo, dovrà puntare “…sui valori storico culturali propri della Puglia e delle sue comunità: accoglienza, inclusione, contaminazioni”. Ed è questa – oggi, nel momento storico drammatico che viviamo – la seconda ragione per cui essere soddisfatti e convinti del cambiamento voluto".

"Alla nuova direzione artistica è stato affidato il compito, impegnativo ma entusiasmante, di “…assumere il Meridione, il Mare e il Mediterraneo quali ambiti e paesaggio culturali di riferimento” e di utilizzare “… il linguaggio universale della cultura e del cinema per costruire ponti, relazioni, cooperazione tra i popoli e tra le comunità”. Come in ogni cambiamento, la transizione è segnata da non poche difficoltà. È stato necessario un profondo ripensamento della linea editoriale che, nel rispetto della storia e della continuità del festival, licenziasse una programmazione coerente ai nuovi indirizzi, del che si è occupato da par suo il direttore artistico Oscar Iarussi. È stata inevitabile anche una rifondazione organizzativa, a sua volta capace di traghettare il sistema preesistente verso nuovi assetti".

"L’uno e l’altro impegno sono stati fortemente condizionati dai tempi contingentati.  Il cinema, in ogni sua manifestazione, richiede inevitabilmente la programmazione. Per i festival sono necessari i tempi lunghi della ricerca, della selezione, dell’acquisizione di quanto prodotto e distribuito in contesti nazionali e internazionali. L’edizione Bif&st 2025 non ha potuto contare su una tempistica adeguata e anche questo ha accentuato le difficoltà da affrontare".

"E tuttavia - ha concluso Tosto - il cambiamento ha comportato anche una nuova più stretta collaborazione tra Direzione Artistica e Apulia Film Commission, quest’ultima chiamata alla produzione, organizzazione e realizzazione del nuovo progetto artistico-culturale del festival cinematografico della Regione Puglia oggi proprietaria del marchio Bif&st.  Questa collaborazione e l’unità di intenti, che pure vede l’Amministrazione comunale di Bari impegnata ad affiancare l’evento con il Fuori Bif&st, restituiranno, ne siamo certi, a Bari e a tutta la Puglia un festival del cinema che sarà incontro di intelligenza, speranza, partecipazione”. 

“La sedicesima edizione del Bif&st - ha dichiarato Aldo Patruno - parte dalla storia importante che abbiamo alle spalle e che, sotto la direzione di Oscar Iarussi, proiettiamo nel futuro attraverso un rinnovamento nella continuità. Un festival che, da quest’anno, è di proprietà interamente pubblica nei marchi, nei diritti, nella programmazione e nella direzione artistica, e che rimette al centro il Mediterraneo, il mare e lo sguardo a Levante nel nome di Franco Cassano. Il Bif&st sarà anche contaminazione a trecentosessanta gradi. Una contaminazione tra letteratura, cinema, arte, ma anche tra luoghi di cultura, tra centro e periferie, tra capoluogo e resto della Puglia”.

“Siamo molto orgogliosi di questa sedicesima edizione del Bif&st - ha detto Paola Romano - appuntamento ormai imperdibile per la città di Bari, che si inserisce in una strategia più ampia che vede la città protagonista di tantissime produzioni cinematografiche, ma anche centro di una filiera culturale strutturata che tiene il cinema in particolare considerazione. Infatti, in un momento in cui in Italia tanti cinema soffrono, a Bari vogliamo ribadire che qui non solo i cinema vogliamo tenerli aperti, ma vogliamo anche rilanciarli perché sono importantissimi per la vita dei nostri quartieri. Il festival parlerà alla città tutta perché farà crescere la consapevolezza dei nostri cittadini e creerà dei legami con i ‘cittadini temporanei’ che passeranno da qui e ci lasceranno qualcosa di sé".

"Noi vivremo il Bif&st non solo nei luoghi di cultura come cinema e teatri, ma anche negli spazi pubblici della città, dove anche attraverso una call rivolta a negozi, scuole e associazioni, proveremo a proporre un ‘FuoriBif&st’. Desideriamo che questa manifestazione sia vissuta tra le strade con l’auspicio che le persone che parteciperanno a queste giornate possano dire, citando Sorrentino, ‘This must be the place’: che siano baresi o che siano baresi solo per un giorno, questo è il luogo in cui essere, stare bene e crescere”.

(gelormini@gmail.com)