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Blasi il più suffragato: 'Il Salento c'è!'
Stefàno: 'Uniti si vince sempre'

Aveva annunciato di rinunciare all'indennità regionale e il suo elettorato l'ha premiato. Sergio Blasi, segretario regionale del Partito Democratico prima di Michele Emiliano, si riconferma Consigliere regionale e mette a segno la performance come miglior suffragato dei consiglieri pugliesi (oltre 15.000 preferenze). La sua prima richiesta è riconoscere visibilità e attenzione al Salento.

"Voglio dire grazie ai tanti, ragazze e ragazzi, che si sono spesi generosamente e con vera passione per questo risultato", afferma in una nota diffusa. "In questa campagna elettorale abbiamo ridato vita a una comunità che interpreta la politica come sacrificio, impegno, discussione, ricerca delle migliori soluzioni ai problemi del territorio. È una comunità credibile perché non si considera qualcosa di diverso dalla gente che vuole rappresentare, ed è una comunità forte, che pretende di avere un partito nel quale discutere e lavorare senza padrini o padroni, da Lecce a Leuca".

Blasi consigliere
 

"Con umiltà dico che questo risultato rappresenta la vittoria di questa gente, che fa politica con la faccia e le mani pulite e che non si accoda per convenienza a questo o quel potentato. Dobbiamo lavorare, dunque, a partire da questa giornata di festa, perché queste persone tornino ad avere lo spazio che si meritano all’interno del Pd salentino".

"Faccio le mie congratulazioni a Michele Emiliano, il nostro nuovo presidente, che raccoglie una pesante eredità. A lui il mio augurio di buon lavoro per una Puglia che sappia trovare la strada dello sviluppo economico e di un maggiore benessere per i suoi cittadini".

Uno stimolo che qualche organo di stampa ha interpretato come una sorta di aut-aut al neo eletto presidente, tanto da spingere Blasi a una seconda nota chiarificatrice, con la quale Sergio Blasi coglie l'occasione per bacchettare la dirigenza provinciale salentina del partito: “Una precisazione è d’obbligo, per spegnere in partenza qualsiasi inutile incendio polemico. Non ho mai inteso porre alcun aut aut tra l’assegnazione a me di un ruolo in giunta e la mia fuoriuscita dal mio partito. La campagna elettorale è stata lunga e stancante, ma conservo ancora integre le mie facoltà intellettuali e i miei principi".
 

Emiliano Blasi
 

"Quello che ho da dire è che il Salento, che in questa tornata elettorale ha espresso un consenso massiccio e convinto verso il Pd e il presidente Emiliano, oltre che il consigliere regionale più suffragato in Puglia, merita di veder riconosciuta la sua importanza nel futuro governo della Regione. E lo dico fuori da qualsiasi intento polemico".
 
"Per ciò che riguarda le mie valutazioni sul comportamento della segreteria provinciale del Salento, confermo che dalla “lezione” delle urne chi guida il Pd salentino avrebbe da imparare. Innanzitutto che il partito è una comunità plurale, un corpo vivo che non può essere tenuto al guinzaglio delle micro burocrazie provinciali. E poi che chi ha responsabilità di direzione politica dovrebbe garantire e rappresentare tutti specialmente in campagna elettorale”.

Rimanendo in Salento, le dichiarazioni di Dario Stefàno, coordinatore della lista Noi a Sinistra per la Puglia, - all'indomani dell'affermazione di Michele Emiliano e dell'intero centrosinistra - fanno perno sulle influenze virtuose dell'unità: “Risultato significativamente robusto. Rinnovo gli auguri di buon lavoro a Michele e a tutto il centrosinistra”.

Michele Emiliano con Dario Stefàno a Lecce
 

“La leadership forte di Michele  - prosegue - unita ai dieci anni di buon governo consentono alla Puglia, senza equivoci, di confermare il centrosinistra al governo della Regione, con una robusta performance, che emerge a prescindere dalle divisioni del centrodestra”.

“Noi a Sinistra per la Puglia conferma la lealtà che abbiamo dimostrato al centrosinistra ed al risultato delle primarie, e la bontà di un progetto politico nuovo, capace di tenere insieme, ma anche di rinnovare, le energie di questi ultimi dieci anni”.

“Il dato del 6,5%  - aggiunge Stefàno - consente di mantenere la continuità con l’esperienza conclusa e conferma l’importanza di un centrosinistra plurale, che ora potrà irrobustire i traguardi raggiunti, rilanciare i grandi temi evocati e, soprattutto, risolvere le vertenze ancora aperte”.

“Guardando più in generale i dati in tutte le regioni – conclude – si ha la conferma che quando il centrosinistra è unito riesce ad esprimere le performance migliori, perché si dimostra capace di intercettare e dare risposte credibili alle aspettative ed alle criticità che vivono i territori e le comunità”.

(gelormini@affaritaliani.it)