PugliaItalia
BPPB all’avanguardia col progetto
"Spunta e riconciliazione banche”
La Banca Popolare di Puglia e Basilicata si conferma all’avanguardia nell’evoluzione tecnologica dei suoi servizi alla clientela. L'intervista a Vito Lavolpe.
La Banca Popolare di Puglia e Basilicata si conferma all’avanguardia nell’evoluzione tecnologica dei suoi servizi alla clientela, e il piglio innovativo adesso coinvolge anche i rapporti con altre banche.
Il progetto "Spunta e riconciliazione banche” - promosso da ABI Lab (Laboratorio tecnologico dell’Associazione Bancaria Italiana), a cui BPPB aveva aderito a luglio 2018, come unica realtà del panorama bancario del Mezzogiorno - giunge nella fase di produzione dopo un periodo di test. Tale processo fa riferimento all’insieme delle attività inerenti la riconciliazione dei flussi e delle operazioni che generano scritture sui conti reciproci, nonché la relativa gestione dei sospesi.
La BPPB ha aderito a tale progetto poiché l’utilizzo della blockchain ha l'obiettivo di semplificare e standardizzare i processi di riconciliazione tra istituti di credito, fornendo trasparenza e visibilità dei dati, esecuzione più rapida delle transazioni e la possibilità di eseguire controlli e scambi direttamente all’interno dell’applicazione.
Grazie a questa iniziativa, le 17 banche pilota del progetto hanno sottoscritto i contratti di adesione al nuovo regolamento formulato da ABI. Affaritaliani.it- Puglia ha intervistato, Vito Lavolpe, Responsabile del Servizio Innovazione e Sviluppo IT della BPPB, nonché esperto, appassionato e studioso di tecnologia blockchain.
La BPPB continua a raccogliere attestazioni e riconoscimenti per la stretta relazione col territorio, costantemente testimoniata e perseguita, nonché per la vivacità innovativa sintetizzata da quelle ali presenti nel logo. La recente menzione speciale per l’innovazione di settore, ricevuta dall’Associazione Bancaria Italiana per il progetto “Spunta”, ne è un’ulteriore soddisfazione. Cosa vuol dire questo per Vito Lavolpe - Resp. Servizio Innovazione e Sviluppo IT?
La menzione per il progetto Spunta è stato motivo di grande soddisfazione per il nostro istituto; non solo perché giunto in concomitanza con il prestigioso premio per Innovazione sui Canali, vinto con la nostra app di Open banking denominata “Connecta”, ma soprattutto perché è stato il riconoscimento a due anni di duro lavoro, svolto insieme ad un gruppo di banche pioniere che hanno creduto in un sogno; il sogno di regalare al sistema bancario italiano, primi al mondo, una infrastruttura DLT privata, che potesse garantire trasparenza e sicurezza alle operazioni real-time fra le banche; a questa DLT privata è stato dato il nome di ABILabChain.
In pratica, è stata creata la ferrovia su cui, per il momento, viaggia un solo vagone che è quello della Spunta, ma al quale presto altri vagoni potranno aggiungersi facendo crescere in qualità e valore i servizi bancari.
ABILabChain è governata da un Executive Board che ha il compito di deliberare in tema di gestione della blockchain e delle applicazioni che la utilizzano, a cui BPPB partecipa con un suo rappresentante, insieme a quelli di ABI, ABI Lab e di altri istituti bancari; e anche questo è motivo di grande orgoglio per noi, perché testimonia la qualità del lavoro fatto sinora.
Da un punto di vista prettamente operativo, in cosa consiste il progetto “Spunta”? O meglio, quali sono le sue applicazioni e cosa lo rende una sorta di ‘sarissa’, per la Falange Macedone che ha deciso di farne il suo strumento vincente?
Il processo fa riferimento all’insieme di attività, tradizionalmente in carico ai back office, inerenti la riconciliazione delle operazioni che generano scritture sui conti reciproci fra banche. Spunta Banche DLT è un progetto promosso da ABI e coordinato da ABI Lab, diretto a sperimentare l’uso della nuova tecnologia blockchain in un ambito reale.
Tenga presente che la blockchain è nata per disintermediare l’attività degli istituti bancari; Spunta è il tentativo di studiare a fondo la tecnologia dei Registri Distribuiti, per tentare di utilizzarla a proprio favore, migliorando la qualità dei servizi offerti dalle banche, soprattutto in termini di sicurezza e trasparenza. Tale approccio si è rivelato un successo sotto molti aspetti; un vero cambio di passo che segna probabilmente l’inizio di una nuova era.
Nel progetto sono stati inizialmente coinvolti un gruppo ristretto di istituti bancari che, su base volontaria, hanno deciso di investire tempo e risorse in un progetto che sembrava, allora, avveniristico.
E’ stata adottata una governance distribuita fra i rappresentanti degli aderenti al progetto e si è potuto così creare un team di esperti, che sono cresciuti nel tempo in conoscenza e competenze. E’ stato questo, secondo me, il vero grande valore aggiunto di questo progetto, un valore che è stato riconosciuto anche dalla “Menzione speciale per l’innovazione di settore” assegnata al progetto da ABI.
Banca Popolare di Puglia e Basilicata, grazie alla lungimiranza strategica del Consiglio di Amministrazione e del nostro presidente, Leonardo Patroni Griffi, ha sin da subito preso parte attivamente ai lavori di realizzazione del progetto, nonostante la tecnologia DLT fosse ancora considerata immatura, per essere portata in produzione su larga scala.
E’ stata una sfida stimolante, che abbiamo accolto come tale e che abbiamo affrontato con entusiasmo, curiosità e voglia di confronto.
Il ventaglio di operazioni innovative è effettivamente largo e accattivante. Quali saranno quelle che caratterizzeranno meglio le potenzialità e il radicamento nel territorio per BPPB? E quali frontiere, a breve e medio termine, saranno ancora affrontate e attraversate nel processo di crescita che vi vede protagonisti dinamici nel Mezzogiorno?
Il CdA della Banca insieme al management definiscono un indirizzo strategico da seguire. Negli ultimi 3-4 anni le indicazioni hanno evidenziato una forte tendenza al cambiamento e all’innovazione; tendenza che si sta ora consolidando, diventando strutturale nel tessuto culturale di ognuno di noi. Le azioni innovative nel nostro istituto partono sempre da un’esigenza reale, che vede il cliente al centro dell’offerta.
Nella convinzione che bisogna essere artefici e protagonisti del cambiamento, la BPPB ha anche aderito, come unica realtà nel Mezzogiorno, al nuovo progetto realizzato su tecnologia Blockchain e denominato “Ciclo di vita di una Fidejussione”, che tende a proporre il rilascio di una fideiussione, attraverso un processo full digital. Il progetto, promosso da CeTIF, che è il centro di ricerca sull’innovazione dell’Università Cattolica di Milano, vede coinvolte importanti istituzioni come la Guardia di Finanza, altri cinque istituti bancari, assicurazioni ed enti pubblici: primo fra tutti il Comune di Bari, ma ci sono anche Comune di Milano, Regione Sicilia e l’ente territoriale Roma Capitale. Si tratta di un progetto molto ambizioso, che punta ad offrire a garanti e beneficiari maggiore efficienza, trasparenza e certezza informativa, lungo tutto il processo di gestione delle fideiussioni, con l’obiettivo primario di ridurre le potenziali frodi.
La sperimentazione ha preso ufficialmente il via pochi giorni fa, avviando la fase di test di produzione che si concluderà il prossimo ottobre. Tale fase di test sarà effettuata con il supporto e la collaborazione di aziende clienti ed enti istituzionali, che saranno parte attiva del processo. Per chi fosse incuriosito o interessato al suo funzionamento siamo disponibili a dare maggiori informazioni.
E’ un progetto del quale sentiremo sicuramente parlare. Nel breve e medio termine saremo inoltre impegnati nell’assicurare valore alla nostra app Connecta Open, arricchendola di nuove funzionalità e servizi.
Proseguirà infine, l’attività di ammodernamento delle procedure interne, che vede un importante utilizzo di software di automazione robotica, finalizzata a ridurre i rischi di errore in attività ripetitive, ad accelerare il time to value e a consentire ai dipendenti di eseguire i lavori di maggior valore.