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BPPB, Banca del territorio: focus col Vice D.G. Francesco Paolo Acito

Antonio V. Gelormini

BPPB: Banca del territorio, ma anche banca motore dell’economia, attenta all’innovazione negli investimenti. Intervista col Vice D.G. Francesco Paolo Acito

BPPB: Banca del territorio, ma anche banca come vero e proprio motore dell’economia, attenta all’innovazione negli investimenti. Il focus odierno è col Vice Direttore Generale, Francesco Paolo Acito.

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La BPPB come Banca del territorio. Come si fa a declinare localmente il canto corale eseguito sui mercati finanziari del mondo intero. Ovvero, come si rende sostenibile fare impresa localmente, per confrontarsi con le logiche della globalizzazione attraverso prodotti finanziari?

Mi lasci fare una premessa. Noi per garantire valore alla nostra azienda, alla nostra banca, per il futuro ci siamo dati tre obiettivi molto alti: il primo, per me irrinunciabile, è quello della reputazione; quindi quello della competenza e poi dell'innovazione. Sono tre obiettivi madre, che ci guidano in ogni comportamento che noi assumiamo e in ogni scelta che pratichiamo: dalla scelta del partner, per esempio, ai prodotti che noi formuliamo.

 Il primo, quello principale, è quello appunto della reputazione: un bene irrinunciabile. Nelle partnership, che riguardano la gestione dei risparmi dei nostri clienti, abbiamo individuato tre partner molto importanti: nel risparmio gestito ANIMA SGR (ce ne sono anche altri, ma la principale per noi è sicuramente ANIMA); nella BancAssicurazione EUROVITA Spa e nel mondo della protezione NET INSURANCE.

Da questa collaborazione, inoltre, rafforzando ancora di più il nostro sodalizio, sono nate le accademie che hanno coinvolto, nel corso del 2019, oltre 300 risorse con dei percorsi formativi molto qualificanti.

Queste tre partnership sono state scelte esattamente sulla base dei nostri obiettivi, che ci guidano e mirano a curare i rapporti sulla base proprio della relazione con i nostri clienti, che non possiamo mai abbandonare e che dobbiamo tenere sempre in uno stato di cura relazionale, che ci consenta di garantire i principi di cui ho parlato prima.

Anche nell'innovazione e in tutta la progettualità sull’Open Banking, che con grande attenzione stiamo andando a sviluppare, siamo particolarmente attenti: perché non possiamo rinunciare a fare banca di prossimità, banca del territorio, senza guardare a tutti gli ambiti innovativi che presentano le grandi sfide di mercato, e che ancora di più oggi ci vedono particolarmente interessati. Questi sono gli elementi che ci guidano e su questi elementi non possiamo assolutamente derogare.

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Vice Direttore Generale Acito

Accesso al credito (SME Initiative), Innovazione negli investimenti (InnoVfin) e vocazione agricola del contesto territoriale: tre fronti sui quali PMI e BPPB si incontrano potremmo dire quotidianamente. In questo ambito confronto e rapporto con l’Europa diventano indispensabili e nel contempo stimolanti. Quale il prontuario adottato?

L'accordo con FEI (Fondo Europeo Investimenti) è stato per noi un accordo molto importante. Fare un accordo con FEI significa che la nostra è una banca affidabile. Questo chiaramente ci onora. L'accordo, inoltre, è molto importante anche perché ci consente di guidare tutte le azioni, verso il territorio, in maniera molto mirata e curata.

 I tre ambiti fondamentali in cui questo accordo si dipana sono esattamente quelli su cui le nostre imprese si muovono: la SME-Iniziative, che garantisce l'erogazione del credito a tutte le imprese del Mezzogiorno d'Italia. Si tratta delle PMI che operano nei nostri territori a tassi agevolati.

L’INNOVFIN è una garanzia estremamente importante, perché finanzia l'innovazione utilizzando anche alcune garanzie del fondo centrale: non solo innovazione tecnologica, ma anche innovazione di processo, per cui oggi le imprese hanno bisogno di consolidare le proprie presenze nei vari mercati. Anche questa è una delle attività che può essere finanziata.

Non per ultima, c’è poi la garanzia Agri Italy, che consente di finanziare le imprese agricole, che sono - in verità - l’humus su cui la nostra Banca ha cominciato ad operare, ha iniziato a svilupparsi ed è cresciuta in tutti questi anni.

Tutte queste iniziative, insieme agli accordi che abbiamo con SACE o col Mediocredito Centrale, ci consentono di essere Banca di presidio territoriale in maniera molto efficace e anche molto veloce. Perché la velocità per noi rappresenta un elemento molto importante, su cui sviluppare le nostre attività di impresa con le aziende locali.

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Naturalmente l’attenzione di BPPB è rivolta anche alle grandi operazioni, e di realtà imprenditoriali, dalle dimensioni importanti questo territorio ne presenta diverse. Quali gli interventi più significativi e, soprattutto, quali strumenti finanziari hanno caratterizzato il vostro supporto?

Guardi, proprio per gestire e per sviluppare i servizi per le grandi imprese e le grandi eccellenze - che anche il Sud annovera - abbiamo recentemente deciso, anche in questo caso con pragmatico spirito innovativo, di creare una struttura di Finanza d'impresa che garantisce un presidio specializzato - estremamente formato - che consente di dare risposte ai grandi gruppi imprenditoriali.

Nello scorso anno BPPB è stata capofila di operazioni in Pool, cui hanno partecipato anche grandi banche nazionali, per finanziare lo sviluppo di grandi realtà aziendali del nostro territorio. Mi piace ricordare, a tal proposito, che abbiamo curato il Closing di una grande operazione: abbiamo, infatti, erogato e consentito a una grande impresa di andare in borsa e collocare i propri Bond nel mercato obbligazionario delle PMI.

Questo testimonia che la Banca si sia dotata anche di elementi di eccellenza, che possono oggi evidenziare il carattere distintivo della nostra azienda, in un panorama socio-economico-finanziario, come quello del Mezzogiorno d’Italia, che ha un forte bisogno di fare impresa e di avere interlocutori affidabili.

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Quindi Banca di prossimità e del territorio, ma anche banca come vero e proprio motore dell’economia?

Il motore è un motore determinante, è il motore della banca. Noi abbiamo come obiettivo madre quello di curare la nostra azienda, perché sappiamo quanto il motore economico abbia bisogno, naturalmente, di un elemento imprescindibile che è appunto l'erogazione del credito, fatto dalle banche anche di prossimità.

 Per questa ragione, pensiamo si debba garantire una crescita assolutamente organica e curata alla nostra azienda, che consenta di irrobustirla sempre di più, perché non possiamo prescindere dall’idea che una banca regionale di prossimità, come BPPB è, possa rappresentare un elemento imprescindibile per il mercato. Quindi noi ne abbiamo cura, perché sappiamo che il mercato e l'economia ne hanno bisogno.

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato in precedenza: Banca Popolare di Puglia e Basilicata: emergenza COVID 19