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Brindisi dati epidemiologici, Bozzetti (M5S): 'Urge tavolo interistituzionale'

È stato presentato lo studio epidemiologico sugli effetti delle esposizioni ambientali di origine industriale sulla popolazione residente a Brindisi e nei comuni limitrofi. In particolare lo studio ha riguardato oltre 220.000 abitanti residenti tra Brindisi e le città più prossime al capoluogo dal 2000 al 2014.

Bozzetti Laricchia M5S
 

A tal proposito, il consigliere brindisino del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti ha dichiarato: "Ancora una volta si è certificato che a Brindisi e in numerosi comuni della provincia di inquinamento si muore, e questo anche a causa di scellerate scelte politiche passate e presenti. Brindisi e la Puglia sono state governate da una classe politica inadeguata e incapace di prendere decisioni fondamentali per la tutela della salute di tutti i cittadini. Ora che tali dati sono stati ufficialmente certificati, nessuno può più nascondersi dietro le necessità occupazionali, serve intervenire su tutti i livelli istituzionali in maniera chiara e forte”.

"I risultati dello studio dimostrano una relazione tra l’esposizione alle polveri sottili prodotte dalle centrali termoelettriche dell’ex Edipower, della Federico II di Cerano (Enel) e dal petrolchimico di Brindisi, e la 'mortalità per tumori, malattie cardiovascolari e respiratorie'. In particolare si registrano elevati tassi di mortalità associati ai tumori quando l’inquinamento industriale ha raggiunto i suoi picchi e una diminuzione nei decenni successivi, anche in seguito alla cessazione delle attività della centrale Edipower nel 2012".

Epi Cerano
 

"Per questo si chiede - ribadisce Bozzetti a gran voce - l‘istituzione di un tavolo di crisi interistituzionale tra Ministero, Regione, Provincia e Comuni coinvolti “per cercare di portare avanti una politica che vada innanzitutto nell'interesse della salvaguardia della salute e dell'ambiente e ovviamente cercando di tutelare tutti i livelli occupazionali che devono essere assicurati attraverso scelte lungimiranti ed eco-compatibili”.

“Dispiace solo - incalza Bozzetti - che questo incontro, a cui doveva assistere tutta la cittadinanza brindisina si è ancora una volta tenuto qui a Bari unicamente per agevolare la partecipazione del presidente Emiliano che oggi doveva essere presente in Consiglio regionale. Governatore il cui intervento è stato quasi esclusivamente incentrato sui disagi e sui problemi ambientali e sanitari causati dall'Ilva di Taranto. Senza nulla togliere ai cugini tarantini che oggi vivono lo stesso nostro dramma, ci è sembrato poco opportuno dedicare solo un piccolo spazio del discorso a Brindisi".

epi 9
 

"Persino l'Enel di Brindisi sembra ormai essere più lungimirante del Presidente Emiliano, che vede come unica via per la decarbonizzazione la riconversione a gas, mentre è la stessa azienda che ha annunciato di voler chiudere i battenti tra il 2025 - 2030 puntando, come già avviene in numerose sue centrali, sulle fonti rinnovabili. L’emergenza ambientale, sanitaria e occupazionale della città di Brindisi e della sua provincia è purtroppo un dato di fatto - conclude - speriamo che il Presidente si decida quanto prima a fare realmente qualcosa e non vivere di soli spot elettorali e titoli di giornale”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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