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Brindisi, se aumenta tassa d'imbarco le Compagnie di Trasporti fuggono
Il prospettato aumento delle tasse d'imbarco a Brindisi mette in allarme le Compagnie di Trasporti, che minacciano la fuga.
Il prospettato aumento delle tasse d'imbarco a Brindisi mette in allarme le Compagnie di Trasporti, che minacciano la fuga. A tal proposito, il commento del consigliere regionale del Pd Maurizio Bruno, presidente del Comitato regionale della Protezione civile.
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“L’aumento della tassa d’imbarco dei passeggeri che partono dall’aeroporto di Brindisi, che il Comune avrebbe intenzione di operare, sta preoccupando molto sia l’utenza, che Aeroporti di Puglia, sia le stesse compagnie che addirittura minacciano di abbandonare la città".
"Credo che su questa ipotesi sia importante ragionare tutti assieme - ha sottolineato Bruno - e in prima persona sto cercando di mediare per giungere a una soluzione che soddisfi le esigenze di tutti gli attori in campo".
"L’aumento di questa tassa, che passerebbe da 6,5 euro a passeggero a 7,5 euro, rischia in effetti di avere delle conseguenze sul settore e sul turismo che dobbiamo valutare e non sottostimare. Sul punto, ho avuto un lungo confronto con presidente del CdA di Aeroporti di Puglia Antonio Maria Vasile, il quale mi ha sottolineato come questo aumento si abbatterebbe direttamente sui passeggeri al momento dell’acquisto dei biglietti. E come questo potrebbe quindi avere un impatto negativo su quei flussi di passeggeri di cui invece il nostro territorio, così basato sul turismo, ha invece enorme bisogno".
"I voli aerei portano sul nostro territorio economia, soldi e occupazione - ha aggiunto Bruno - non bisogna senza ombra di dubbio dialogare con minacce sul tavolo, ma sarebbe sbagliato non considerare la possibilità, anzi il rischio, che le compagnie low cost diano seguito alla loro annuncio di lasciare Brindisi".
"Per la città - ha ribadito Maurizio Bruno - per tutto il territorio, sarebbe un danno occupazionale ed economico incalcolabile. Così come un’amministrazione pubblica deve poter esercitare il proprio diritto a garantire i propri conti e quindi i propri servizi nei modi che ritiene opportuni. Ma sempre tenendo in considerazione il rischio di effetti contrari".
"Quindi, come sempre in questi casi - ha concluso - la migliore soluzione può essere trovata assieme, senza muri contro muri, senza pregiudizi, senza imposizioni, ma con un confronto costruttivo. E sono certo che su questo fronte possa esserci la volontà da parte di tutti”.
(gelormini@gmail.com)