PugliaItalia

Cacciari nelle Grotte di Castellana
“Sfide Globali e politica italiana”

Cosimo Cardone

Il professore, filosofo e politico italiano, Massimo Cacciari è stato il protagonista del secondo appuntamento della rassegna “Il libro possibile, Episodi” che si è svolta nello splendido scenario delle Grave delle Grotte di Castellana.

Tema dell’incontro: “Sfide Globali e politica italiana”, introdotto da Rosella Santoro, direttrice artistica della rassegna, mentre ad incalzare Cacciari - nel corso della serata - è stato il giornalista Attilio Romita direttore del Tg 3 pugliese.

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Tanti gli argomenti toccati. In primis quelli legati alle sorti dell’Europa, un tempo centro del mondo e oggi sempre più secondaria, schiacciata dall’innovazione e dal progresso tecnologico del colosso Stati Uniti d'America e dalla piattaforma manifatturiera della Cina.

Dal globale al locale il dibattito è poi scivolato, inevitabilmente, sulle questioni legate all’immigrazione: con riferimenti ai massici flussi migratori, a cui l’Europa dimostra di non essere in grado di far fronte.

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Un sfida epocale che si presenta sempre più drammatica e conflittuale, alla quale i paesi del Vecchio Continente stanno reagendo con grandi difficoltà, e che, a causa dell’incapacità della classe politica, non riesce a produrre risposte, che risultino efficaci e costruttive nel lungo periodo, limitandosi ad interventi umanitari tampone.

Un problema al momento irrisolvibile considerato l'incombenza dell’interlocutore ISIS in molti degli scenari conflittuali. Un nemico col quale non si può intavolare nessuno tipo di rapporto, al punto da non poter più escludere un intervento militare.

Naturalmente non si poteva non fare accenni alla politica nazionale, all’indomani dell’esito del voto in Puglia e nel resto d’Italia, che guarda caso hanno visto prevalere quei partiti che montano la protesta legata alle questione dell’immigrazione.

L’ultimo appuntamento con la rassegna Episodi è fissato per il 19 giugno prossimo quando sarà ospite il premio Nobel per la pace, l’iraniana Shirin Ebadi.