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Calcio, fine stagione: addii e paradisi lontani
La stagione calcistica si chiude tra l’euforia pirotecnica di Napoli e le lacrime commosse di Zlatan Ibrahimović. Fine carriera anche per Messi e Benzema.
La stagione calcistica 2022/23 si chiude tra l’euforia pirotecnica di Napoli - dove lo scudetto torna dopo 33 anni – e le lacrime commosse per l’abbraccio dei tifosi alla fine di un’era “gloriosa” quella di Zlatan Ibrahimović.
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Tra i cori in curva, la commozione di tifosi, il batti cinque lungo il tappeto rosso ai compagni e gli infiniti applausi, Ibra ha salutato tutti i suoi fan sparsi per il mondo dallo stadio di San Siro, sottolineando che ‘E’ un addio al calcio, non a voi’. La scritta ‘GOD BYE’ composta sugli spalti; ha fatto da fondo-scena a un arrivederci originale per chi si è sempre definito un dio.
‘Non lo sapeva nessuno’ ha riferito Zlatan, durante la conferenza stampa, tutti sapevano dell’addio al Milan, ormai alle porte, si credeva che sarebbe approdato - ancora una volta - in qualche squadra-rifugio per campioni a fine carriera, e invece è arrivato l’annuncio del completo abbandono.
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In un video ha racchiuso 25 anni di carriera (non contando le giovanili) e i goal spettacolari, il tutto coronato dalla sua maglietta numero 11. Ha toccato il cuore vederlo in lacrime e le lacrime hanno contagiato tutti i compagni di squadra, da Davide Calabria, capitano dei rossoneri a Rafael Leao che è andato ad abbracciarlo subito dopo il goal del vantaggio contro il Verona. Quel Verona che affronterà lo Spezia, per la salvezza e per quel posto che assicurerà la serie A solo e soltanto ad una delle due squadre.
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Nel contempo, un altro gigante del calcio - di talento, ma non di statura - si avvia verso il sentiero del tramonto: per Lionel Messi l’altezza fisica è sempre stata una mortificazione e un chiodo fisso - fin da bambino - quando vedeva gli altri crescere, mentre lui rimaneva fuori quota ovvero “non all’altezza”. Il suo ormone della crescita era inceppato.
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In compenso, però, “la pulce” oltre ad entrare nell’Olimpo dei campioni mondiali, ha vinto sette palloni d’oro, raggiungendo le vette calcistiche più alte. Dopo due anni dice addio al PSG, augurando buona fortuna a Neymar, a Mbappè e tutti i componenti della squadra parigina. Tre le opzioni per lui, una di cuore e le altre di pancia. Tornare al Barcellona, dove tutto è cominciato, ma quasi a parametro zero, o accettare un posto negli Emirati Arabi con contratto da nababbo; l’altra opzione sarebbe Miami, in Florida, dove Messi è acclamato da tempo.
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Nelle stesse ore il francese Karim Mustafa Benzema - attaccante e capitano della squadra più blasonata di Spagna - lascia il Real Madrid, al quale si era legato dal 2009, per continuare il suo percorso forse in Arabia Saudita e ritrovare là Cristiano Ronaldo all'Al Nassr. Con 32 trofei ufficiali vinti tra club e nazionale, Benzema è il calciatore parigino più titolato, nonché il migliore marcatore francese nelle competizioni UEFA per club e nello stesso campionato spagnolo.