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Canosa di Puglia, il dramma finisce in tregedia: la città sotto choc
E' morto Damiano Bologna, dopo due settimane in terapia intensiva, a seguito di lesioni riportate nell'aggressione dello stalker, che molestava una donna amica.
Il dramma a Canosa di Puglia, purtroppo, è finito in tragedia. Damiano Bologna è morto - dopo due settimane di ricovero in terapia intensiva - per aver difeso la sua amica dall’aggressione di un molestatore.
Troppe lesioni hanno reso vano ogni tentativo di recupero, l'aggressore - ora nel carcere di Trani - era stato identificato dalla Polizia, e avrebbe scatenato la sua violenza sull'uomo che si era permesso di difendere la donna vittima delle sue molestie.
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, ha commentato in una nota diffusa la notizia: “E’ davvero una brutta giornata per tutta la comunità di Canosa di Puglia, che perde un suo concittadino di 50 anni, Damiano Bologna, che due settimane fa aveva cercato di difendere una sua amica da un uomo che la molestava. Non voglio entrare nella dinamica della tragedia, oggi mortale, ma non posso non segnalare il clima che si sta vivendo non solo nella mia città, ma in tutte quelle della Provincia BAT".
"C’è una violenza latente - ha sottolineato Ventola - pronta ad esplodere ed a provocare anche la morte. Oggi facciamo i conti con un canosino che muore per un diverbio, così come accaduto recentemente in altre città. Sono profondamente addolorato perché stasera c’è un’altra famiglia distrutta! Anche per queste ragioni ancor più assordante è il grido di allarme lanciato dal Procuratore capo della Procura di Trani, affinché il governo nazionale assegni al nostro territorio un numero congruo di forze dell’ordine. Ma ad oggi devo constatare che il governo fa orecchie da mercante”.
"L’esempio di coraggio di chi è intervenuto in difesa di una donna si è trasformato in tragedia e purtroppo Canosa piange una giovane vita spezzata da un gesto di brutale violenza - ha detto il sindaco di Canosa, Roberto Morra, che si fa fatica a comprendere, ma che dobbiamo unanimemente condannare".
"È necessario che la città si fermi a riflettere sull’accaduto - ha aggiunto il Sindaco - un atto lontano dalla cultura e dal vivere civile della nostra comunità. In questo giorno così triste esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia di Cosimo Damiano Bologna e, per il giorno delle esequie, ho disposto la proclamazione del lutto cittadino, affinché tutta la città si unisca idealmente al dolore dei suoi familiari".
“La morte di Damiano Bologna è una ferita che non si potrà rimarginare", ha dichiarato la capogruppo del M5S Grazia Di Bari, "Damiano si è spento stanotte dopo essere stato colpito con una mazza lo scorso 13 novembre, per aver difeso una sua amica da un uomo che la perseguitava da tempo. Sono vicina ai suoi cari e alla comunità di Canosa, scossa per quanto successo. Quanto accaduto richiede una reazione forte da parte di tutta la nostra provincia, perché simili episodi toccano tutti in prima persona”.
“Ringrazio gli inquirenti che hanno arrestato l’aggressore - ha continuato Di Bari - e le persone presenti in piazza al momento del pestaggio, la cui testimonianza è stata fondamentale. Dobbiamo molto all’esempio di Damiano Bologna, per questo dobbiamo tenerne vivo il ricordo e sostenere tutti coloro che non smettono di battersi contro la violenza sulle donne, contro i soprusi e gli abusi. Dobbiamo essere sempre di più a fare luce sui tanti episodi di illegalità e impunità ancora troppo frequenti nel nostro territorio. I cittadini perbene sono la maggior parte”.
(gelormini@gmail.com)