PugliaItalia

Caporalato e lavoro nero
Le proposte UILA in FdL

Qualcosa sembra finalmente muoversi nella lotta al lavoro nero e al Caporalato in agricoltura. Dopo le morti estive dei braccianti in diverse zone d’Italia, i riflettori dei media si sono riaccesi su questa tragica realtà che i sindacati denunciano e combattono da anni mentre il governo sembra aver cambiato marcia e annuncia nuovi provvedimenti repressivi.

caporalato vendemmia
 

La Uila, insieme a Fai-Cisl e Flai-Cgil, è stata protagonista nella definizione della proposta di legge che ha portato alla costituzione della “Rete del lavoro agricolo di qualità” e si sta adoperando per apportare le modifiche legislative necessarie a rendere tale Rete uno strumento realmente efficace per contrastare il fenomeno del lavoro nero, introdurre una certificazione etica e premiare le aziende virtuose che la ottengono.

Parallelamente la Uila, attraverso il suo centro studi, ha elaborato i dati Inps relativi al lavoro a tempo determinato in agricoltura nel 2014, dai quali risulta come la Puglia sia la regione agricola più importante d’Italia, con diversi “record”: maggior numero di braccianti in assoluto, (oltre 181mila su 909mila, pari al 20%), maggior numero di lavoratori italiani (oltre 140mila su 590mila, pari al 24%) maggior numero di stranieri (oltre 40mila su 320mila, pari al 13%).

Su questi temi, Stefano Mantegazza e Pietro Buongiorno risponderanno alle domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa che si svolgerà giovedì 17 settembre alle ore 15,30 presso la Fiera del Levante (spazio 10, sala Mirto).

(gelormini@affaritaliani.it)