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Carra (Uila-Uil): "Più controlli alle aziende che dichiarano poche giornate"
“Quanto fatto dal ministro Martina in questi giorni, anche con le iniziative sulla stampa, ha contribuito a tenere alta l’attenzione su un fenomeno drammatico che il sindacato combatte quotidianamente. Apprezziamo molto il suo impegno e la volontà di portare avanti questa battaglia ma, al tempo stesso, auspichiamo che alle misure del Piano di azione venga data immediata attuazione, anche attraverso un decreto legge".
E’ quanto afferma Giorgio Carra, segretario nazionale Uila-Uil, in seguito al vertice sul caporalato svoltosi presso il Mipaaf con i ministri delle politiche agricole e del lavoro Maurizio Martina e Giuliano Poletti, il presidente dell’Inps Tito Boeri, le organizzazioni di categoria e la distribuzione organizzata.
“Il fenomeno del caporalato va combattuto senza indugio. Tuttavia, è anche vero che esso esiste nella misura in cui ci sono aziende agricole che sottopagano o fanno lavorare in nero i braccianti” prosegue Carra. “E’ un circolo vizioso che non si combatte con i voucher e che va stroncato con un rafforzamento dei controlli, soprattutto in quelle imprese che dichiarano da 1 a 5 giornate di lavoro: ricordo che su 909 mila braccianti, nel 2014, 136.341 hanno lavorato meno di 10 giornate e circa 300mila non hanno superato le 50”.
“La legittimazione data da Martina alla Cabina di regia della Rete del lavoro agricolo di qualità, affidandogli il compito di varare in 15 giorni le proposte per il Piano di azione contro il caporalato, è importantissima” conclude il segretario. “Ora bisogna procedere con urgenza e dare risposte concrete sul piano economico, sanzionatorio e normativo al settore agricolo”.
(gelormini@affaritaliani.it)