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Caso Moro, Potito Perruggini nipote vittima Br: 'Chiedano scusa sulle tombe'
Potito Perruggini, nipote vittima Br, pronto a tornare a incatenarsi se al convegno barese su Moro, sarà confermata la presenza di Alberto Franceschini capo BR.
"Voglio un incontro ma deve essere prima di tutto un confronto dove dicano le verità ai familiari delle vittime e a chi ha indagato e vissuto quegli anni sulla propria pelle. Sono pronto a guardare negli occhi non solo Alberto Franceschini, ma addirittura Enrico Galmozzi, il killer di mio zio, perché finora comunque non ho mai visto nessuno andare a chiedere perdono davanti a una delle tombe delle persone da loro brutalmente uccise".
Così Potito Perruggini, nipote di Giuseppe Ciotta, poliziotto ucciso nel 1977 da Prima Linea, risponde a Gero Grassi che è intervenuto sulla polemica nata in seguito all'invito di Alberto Franceschini, tra i fondatori delle Br, ad un convegno su Aldo Moro a Bari. "Domani è l'anniversario dell'omicidio Ciotta - continua - aspetto Enrico Galmozzi al cimitero di Ascoli Satriano, dove mio zio riposa da 42 anni".
Perruggini si dice anche disposto a tornare ad "incatenarsi per non consentire l'accesso al teatro dove di terrà l'evento", giovedì prossimo. (ANSA).
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Pubblicato sul tema: 'Moro Educatore' polemiche per l'ospite Franceschini capo BR