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Castello Normanno-Svevo di Bari sarà dotato di autonomia come il MArTa
Il Castello Normanno-Svevo di Bari come il MarTa: in Puglia salgono a due i musei nazionali dotati di autonomia.
Il Castello Normanno-Svevo di Bari è stato inserito tra i 17 nuovi istituti autonomi di livello dirigenziale non generale (quindi di seconda fascia), ma sarà ugualmente dotato di autonomia speciale.
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Come la Galleria degli Uffizi di Firenze, la Reggia di Caserta e il Parco Archeologico del Colosseo di Roma, in Puglia il Castello barese sarà uno dei due musei nazionali dotati di autonomia, insieme al Museo archeologico Nazionale di Taranto (MarTA)
Questo vuol dire che anche il sito storico del capoluogo pugliese avrà organi propri, che ne decidono la gestione, tra cui la figura del manager, e un consiglio di amministrazione che guarderà alla sua fruizione con un modello imprenditoriale più vicino a una piccola azienda.
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La decisione è stata annunciata durante un sopralluogo da parte del sottosegretario Marcello Gemmato, del senatore e componente della Commissione Cultura, Filippo Melchiorre, e del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Michele Picaro.
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“È un gesto concreto per Bari e la Puglia - hanno dichiarato gli esponenti di FDI - visto anche l’imminente appuntamento del G7 che si svolgerà nel complesso di Borgo Egnazia a Fasano-Savelletri. Nel castello non c’è mai stata una evidente sintonia con il sentimento popolare dei baresi, immaginiamo che questa autonomia lo possa rendere centrale anche per gli eventi comunitari”.
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L’obiettivo, pertanto, è quello di una fruibilità più larga come luogo da frequentare per tutto l’anno. Il castello, risalente al XII secolo, sotto l’attuale direzione dell’architetta Alessandra Mongelli, ha raggiunto la quota di circa 80mila ingressi nei primi sei mesi del 2023 (da gennaio a giugno). Ora all’orizzonte si prospetta anche un importante cantiere, per migliorarne l’accessibilità in chiave più moderna.
(gelormini@gmail.com)