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Cattedrale di Troia (Fg) - 900anni
La lectio di don Vincenzo Francia

Antonio V. Gelormini

Con la lectio di don Vincenzo Francia - presbitero dauno in Vaticano - ha preso il via il ciclo di incontri per il IX Centenario della Cattedrale di Troia (Fg)

Con la lectio di don Vincenzo Francia - presbitero della Diocesi di Lucera-Troia in Vaticano e Officiale della Congregazione delle cause dei Santi - “La Cattedrale di Troia: cosa vede un turista“, ha preso il via il ciclo di incontri organizzati dall’Ufficio Parrocchiale in occasione delle celebrazioni per il IX Centenario dell’odierna Basilica Concattedrale di Troia.

Francia donVincenzi2

Un’analisi storico-teologica che, con sapienza espressiva, ha spaziato dalla pulsione devozionale di una Chiesa costruita ‘senza barriere’ direttamente sulla via Traiana, nel cuore della cittadina ricostruita dal Catapano bizantino Basilio Boioannes un secolo prima, al percorso ‘accogliente’ verso ‘l’altare di Dio’ e a quella sorta di pellegrinaggio ‘in scala’ - riprodotto in ogni ‘navata’ - per compiere la via della salvezza.

Dalle braccia aperte della croce, nella versione planimetrica latina, all’identificazione della maggior parte delle Cattedrali con la Madre di Cristo, Santa Maria, e alla evoluzione dell’intitolazione alla sua peculiarità di Beata Vergine Assunta in Cielo.

Cattedrale Troia Gelormini

Un viaggio nella tradizione, nei sentimenti di fede, nella bellezza e nella storia, anche attraverso le esperienze personali di don Vincenzo Francia, giovane e ‘allampanato’ seminarista a Troia proveniente dalla vicina Biccari e poi Parroco della stessa Cattedrale - prima dell’approdo in Vaticano - per cogliere, nell’immediatezza dell’approccio ‘da turista’, gran parte dei particolari più suggestivi e significativi di una raffinata testimonianza di artigianalità artistica, voluta da una committenza dallo spessore culturale e teologico di altissimo e ‘profondo’ rilievo.

Un volo metaforico, che appoggiandosi sui 5 pinnacoli della facciata ha sintetizzato l’intera lectio in una sorta di “Pentateuco” personale, nelle riflessioni di cinque grandi protagonisti del pensiero e della cultura di tutti i tempi, affidato come dono conclusivo all’affezionato uditorio:

1 - Quando ci sentiamo sopraffatti dal fuggire dell’esperienza, ci rivolgiamo a un’immagine (Elias Canetti)

2 - I popoli hanno depositato nell’arte le loro idee più elevate (Georg Wilhelm Friedrich Hegel)

Cattedrale centenario2
 

3 - La perfezione delle forme dipende dalla precisione delle formule (Albert Einstein)

4 - La tradizione non è il culto delle ceneri, ma la custodia del fuoco (Gustav Mahler)

5 - Noi siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni (William Shakespeare).

Hanno dialogato con don Vincenzo Francia, nel gremitissimo Auditorium del Polo Museale già Refettorio del Seminario Vescovile, Mina De Santis, don Pio Zuppa, Fausto Aquilino e Giovanni Basile, che ha presentato e anticipato i tratti del lavoro in itinere - insieme allo stesso don Vincenzo - che completerà il cosiddetto ‘Trittico del dolore’, di cui sono stati già pubblicati “Il santuario dell’assenza” e “Pietre di Monte Sole”.

"Una via crucis per i nostri giorni" è il sottotitolo del lavoro (titolo ancora da definire) ispirato alle 14 stazioni della Via Crucis voluta da Mons. Antonio Pirotto per la Cattedrale di Troia, a suo tempo commissionata allo scultore altoatesino, Emilio Demetz, chiamato dalla Val Gardena.

Obiettivo degli autori: evidenziare l’abbinamento che ogni immagine della Via Crucis suggerisce nell’odierna quotidianità (es. La prima stazione dedicata alla condanna rimanda al tema dell'INGIUSTIZIA, ecc.), In pratica, riflettere in una foto "moderna" ciò che trasmette ogni bassorilievo. Le due immagini (via crucis e foto di attualità relativa) saranno corredate da testi descrittivi, poetici, riflessioni edificanti e lapidarie. 

Pentateuco

A tal proposito, nel ringraziare don Vincenzo Francia per l’apprezzamento e i ripetuti ‘gratificanti’ riferimenti al mio recente “Pentateuco Troiano” - Radici Future Produzioni, mi permetto di sottoporre al vaglio degli autori l’indicazione di un’aggiunta: in linea con i sentimenti di letizia e di speranza irradiati dalla stessa Cattedrale.

Non fermarsi alla stazione della Sepoltura, ma prevedere anche la quindicesima: quella della Risurrezione, come da tempo è in uso - nell’arredo di molte chiese - nello spirito dell’annuncio Evangelico, per tener viva la fiamma della speranza e della realtà che rappresenta.

(gelormini@gmail.com)

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Maria pittura Francia
 

Vincenzo Francia, nato a Biccari (FG), è presbitero della Diocesi di Lucera-Troia (FG). Officiale della Congregazione delle Cause dei Santi. È docente di Iconografia Mariana presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” di Roma.

Ha collaborato con diversi periodici e ha pubblicato articoli e saggi su argomenti religiosi, storici e artistici. Tra le sue pubblicazioni “Un’unica offerta. Seguire Gesù sacerdote e vittima”, 2013; “La tenda dell’incontro. Maria di Nazareth nella fede dei cristiani”, 2014: entrambe con Edizioni VivereIn; e la più recente Maria attraverso la pittura, 2018 Paoline Editoriale Libri. Dove l'Autore ripercorre la vita di Maria, e la fede che la Chiesa nutre verso di lei, attraverso alcune delle più straordinarie opere d'arte, più o meno conosciute. A introdurre ogni opera: un brano biblico, a cui viene affidato il compito di aprire una finestra sulla vita di Maria.

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Pubblicato sul tema: La Cattedrale di Troia celebra i 900 anni durante il Millennio della città