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Ceglie, lavori in piazza. Distrutta la statua del patrono Sant'Antonio
Di Gaetano Scatigna Minghetti
Proseguono i lavori di rifacimento di piazza Sant'Antonio in Ceglie Messapica, centro collinare in provincia di Brindisi, durati più del necessario per alcune pause imposte dalla Sovraintendenza Archeologica Regionale per poter valutare la "consistenza" di alcuni rinvenimenti nel sottosuolo poi rivelatisi di nessuna importanza.
Ma con una brutta sorpresa.Nei gioni scorsi è stato ricollocato il monumento al Santo che dà il nome alla piazza, Sant'Antonio Di Padova, celeste patrono della Città. Ma con il posizionamento e l'orientazione cambiati, ed il piedistallo letteralmente stravolto nel significato e nalla simbologia che gli aveva conferito il realizzatore del disegno,l'architetto Angelo Pietro Scatigna, il quale aveva ideato un cilindro di marmo raffigurante l'orbe terracqueo su cui erano collocati 7 ovali, a rastrematura in basso, a rappresentare i 7 cieli, che, nel sistema tolemaico, adottato dalla cosmologia cristiano-cattolica ed usato da Dante nella " Divina Commedia", costituiscono ciascuna delle 7 sfere celesti sulle quali era collocata la statua in bronzo del Santo dei Miracoli.
Ora, nella ricollocazione del monumento, il cilindro che raffigurava la terra e marchiato dall' epigrafe delicatoria, e uno degli ovali che fungeva da "cielo", non esistono più perchè letteralmente distrutti quando il monumeto è stato rimosso per consentire i lavori in progetto. Si sono così annientati simbologia e significato di un lavoro che forniva il sostanziale substrato all'intero manufatto, che, a suo tempo, nel 1995, era stato commissionato all'Architetto Scatigna dalla Parrocchia di Maria SS. Assunta presso la Collegiata-Matrice di Ceglie Messapica.