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Cerignola, il CdM scioglie il Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose
Sciolto il Consiglio Comunale di Cerignola (Fg) per infiltrazioni mafiose. In attesa di responso anche Manfredonia. Prime reazioni e commenti.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di Cerignola (Foggia) e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una commissione di gestione straordinaria.
Oggi è toccato al Comune ofantino di essere esaminato dal Consiglio dei Ministri, mentre per Manfredonia, altro comune della provincia di Foggia in attesa di responso, se ne parlerà probabilmente in uno dei prossimi Consigli. Sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a firmare il decreto ufficiale di scioglimento del Comune guidato da Franco Metta, che verrà commissariato per i prossimi 18 mesi.
Lapidari sarebbero i termini della relazione che accompagna la richiesta di scioglimento del Consiglio comunale cerignolano: "Sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti e indiretti degli amministratori locali con la criminalità organizzata di tipo mafioso e su forme di condizionamento degli stessi”. Motivo per cui, “si riscontrano i presupposti per l’applicazione delle misure di cui all’art.143 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n.267”.
Le ipotesi investigative ruoterebbero attorno "all'uso distorto della cosa pubblica - concretizzatosi nel tempo - in favore di soggetti o imprese collegati direttamente od indirettamente ad ambienti malavitosi”. Coinvolgendo la stessa figura del sindaco, Franco Metta, e ponendo in rilievo “gli assidui rapporti che legano il primo cittadino ad esponenti di rilievo della locale criminalità”. Questo, insieme ad altro, "Renderebbe necessario l’intervento dello Stato, per assicurare la riconduzione dell’ente alla legalità“.
Tra i primi commenti, quello dell'ex europarlamentare, Elena Gentile: "Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento del consiglio comunale della mia città. E' un dolore grande per una comunità che ha nobili radici politiche. Un danno di immagine oltre che per il futuro di una città di 60.000 abitanti. Sono amareggiata!".
"Tutti sanno - prosegue Elena Gentile - che avrei voluto battere l'attuale ormai ex Sindaco con il consenso dei miei concittadini, anche se sono stata bersaglio privilegiato di accuse anche al limite della calunnia. Si apre una nuova pagina per Cerignola. Andremo al voto tra 18 mesi. Ci sarà tanto da fare. Ma come sempre l'impegno sara massimo. Si rafforzano i motivi per il sostegno a Tommaso Sgarro". Si ricorda che Sgarro perse al ballottaggio con Franco Metta, nel 2015, nonostante dopo il primo turno il divario tra i due fosse alquanto corposo.
"La paura non fa per noi", prosegue con piglio combattivo la leader della Sinistra cerignolana, "Ma dobbiamo rieducare una comunità che ha creduto in un personaggio, che ha fatto della calunnia una straordinaria arma elettorale. Ricordare ai cerignolani le vicende dei rifiuti per educarli alla verità. Dobbiamo intestarci questa narrazione".
"È una scelta importante, che era nell’aria da tempo - ha dichiarato Leo Palmisano, tra i candidati del centrosinistra alle prossime primarie per la presidenza della Regione Puglia - Ora mi auguro che i cerignolani sani elaborino un progetto lungo per un territorio che va rivoltato come un calzino".
Commenta la notizia anche il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia: "Questa è l’antimafia dei fatti. La ministra Lamorgese e gli apparati dello Stato che hanno lavorato sul dossier, che ha portato allo scioglimento del comune di Cerignola, hanno fatto un ottimo lavoro. Ora tocca alla parte sana della città, che ha una storia straordinaria, avere la forza e la capacità di rialzarsi. Il governo e le istituzioni, attraverso i commissari, saranno vicini alla città e a tutti i cittadini di Cerignola".
(gelormini@affaritaliani.it)