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Ciclo dei rifiuti, coro unanime
'Emiliano faccia chiarezza!'

La questione "Ciclo dei rifiuti" in Puglia continua ad essere una delle più spinose per il presidente Emiliano e per la sua Giunta. Questa, insieme ad altre, una delle ragioni alla base della decisione del governatore di nominare 6 sub-commissari, in funzione dei rispettivi ambiti territoriali, tra cui il sindaco di Lecce, Paolo Perrone.

Gli animi sono accesi e le ripercussioni sul confronto politico evidenziano contrasti e solleciti trasversali: dai banchi di ForLo dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia, Nino Marmo e Andrea Caroppo.za Italia a quegli stessi della maggioranza e, in particolare, proprio nel Partito Democratico. Ad aprire il fuoco ci pensano i consiglieri regionali di Forza Italia, Nino Marmo e Andrea Caroppo.

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"Dopo il varo del Piano di (dis)ordine sanitario e l'introduzione di un sussidio di povertà vecchia maniera - dichiarano - il presidente Emiliano, novello “Alice nel Paese delle meraviglie”, si accorge, quasi d'incanto, di essere a capo di una Regione in cui “tutto il ciclo dei rifiuti è fallimentare e l'ambiente gravemente minacciato da discariche quasi tutte al limite della regolarità!”.

"Di qui il nuovo slogan: 'Emergenza Rifiuti zero' - aggiungono - con commissariamento di tutte le Oga (organismi territoriali) e contestuale creazione di una task force composta da sei subcommissari, due tecnici e il capo dipartimento qualità urbana. Il tutto, naturalmente, con “un uomo solo al comando”, lo stesso Emiliano".

"E' davvero stupefacente", sottolineano i consiglieri. Ma dov’era il nostro governatore negli ultimi cinque anni mentre la Puglia entrava in piena emergenza rifiuti, grazie a scelte (o a mancate scelte) scellerate?”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia, Nino Marmo e Andrea Caroppo. “Dov' era –aggiungono- e che cosa faceva il nostro governatore, già segretario regionale del Partito Democratico, principale alleato del governo Vendola e dei suoi assessori all'ambiente?"

giunta emiliano
 

"Il Sindaco di Puglia si assuma una buona volta le proprie responsabilità politiche - aggiungono - sullo scempio ambientale della nostra regione. Faccia mea culpa, evitando di tirarsi perennemente fuori attraverso il gioco dello scaricabarile sul suo predecessore (che pure è indifendibile)"".

"Da più tempo, come Forza Italia, denunciamo che il ciclo dei rifiuti in Puglia è al collasso" proseguono Marmo e Caroppo, "Da più tempo chiediamo alla Giunta regionale di prendere una posizione chiara e possibilmente definitiva sulla questione dei rifiuti. Da più tempo invochiamo il coinvolgimento del Consiglio in una materia così delicata".

"Per tutta risposta - lamentano i consiglieri regionali - riceviamo da Emiliano l'ennesimo slogan “emergenza rifiuti zero” e l'ennesima scommessa: un'unica società pubblica regionale per la realizzazione di una nuova impiantistica dalla biostabilizzazione al compostaggio. Un'unica struttura, dunque, a fronte di un ciclo complessivo di circa 2 milioni di tonnellate annue di rifiuti! Ma d’altro canto Amiu Puglia - cioè Amiu Bari + Municipalizzata di Foggia - sembra essere l’anticipazione di questo faraonico progetto".

caroppo
 

"Siamo francamente stanchi degli slogan e degli annunci di Emiliano. La Puglia ha bisogno di decisioni ed azioni concrete per risolvere l’emergenza rifiuti. Non dimentichiamo che i dati relativi alla raccolta differenziata sono scoraggianti - a febbraio 2016 solo il 27%, con un meno 8% rispetto a gennaio - e la Puglia resta desolatamente in coda nella relativa graduatoria delle regioni virtuose del Paese. Senza contare che ben nove discariche della nostra regione permangono in procedura di infrazione europea a seguito di esplicite diffide".

"E allora, anziché pensare ad una mastodontica filiera industriale del riciclo - precisano i consiglieri di centrodestra - il Governatore parta dalle scelte fattibili e si batta piuttosto con energia, per far sì che le mortificanti quote della differenziata riprendano sensibilmente a salire. Dopodiché, modifichi il Piano Regionale dei Rifiuti e venga nella sede deputata, cioè in Consiglio Regionale, per confrontarsi con tutti i consiglieri su un tema così delicato e sensibile per il destino delle future generazioni. Ma soprattutto - concludono Marmo e Caroppo - Emiliano eviti i voli pindarici ed i suoi consueti e solitari strappi in avanti".

Emiliano Blasi
 

Tensioni che si rinnovano, quasi specularmente, anche in seno alla maggioranza. In una nota, l'ex segratario regionale PD, Sergio Blasi, dichiara: Come avevamo ampiamente anticipato, puntuali sono arrivate le parole di Perrone, che richiede a gran voce l’entrata in funzione della discarica di Corigliano e bolla come semplicemente “ideologica” la scelta di non costruire nuovi inceneritori in Puglia. Allora penso che sia giunto il momento che il presidente Emiliano spenda parole di chiarezza sulle proprie intenzioni in merito al ciclo dei rifiuti e in particolare alla discarica di Corigliano, costruita sulla falda acquifera più importante del Salento.
 
"Prevedo che tra non molto rispunterà una nuova presunta “emergenza” - prosegue Blasi - sulla base della quale torneranno alla carica coloro che si battono perché il ciclo dei rifiuti in Puglia non si schiodi dal binomio discariche e inceneritori, a tutto beneficio dello status quo e a tutto danno per il già compromesso stato generale di salute della popolazione salentina. Le parole di Perrone, il quale ha avuto la possibilità e i soldi per realizzare impianti di compostaggio e da presidente Oga non l’ha fatto, preludono a questo.
 
"Dunque ci troviamo in questa situazione", riassume Blasi: "La Asl chiede alle istituzioni pubbliche di provvedere a bonifiche e risanamenti di discariche utilizzate nel passato e che ancora oggi inquinano le acque con gravissime ripercussioni, come la crescita vertiginosa dei tumori alla vescica, al colon retto, allo stomaco. Inoltre la Asl, per bocca del direttore del dipartimento di prevenzione, il dott. De Filippis, chiede di “non derogare da parte della Regione Puglia al criterio idrogeologico previsto dal piano di tutela delle acque […] (Particolarmente critico il caso di Corigliano d’Otranto)”.

Perrone Lecce sindaco
 

"E invece ci tocca ascoltare e leggere le dichiarazioni del sub-commissario Perrone - attacca Blasi - che vanno nella direzione diametralmente opposta alle indicazioni di chi si occupa della salute dei cittadini. Io penso che ci voglia coraggio, come dice Perrone. Ma il coraggio di cambiare un sistema di gestione dei rifiuti che finora ha prodotto solo danni. Penso che ci voglia il coraggio, come in ogni cambiamento, di andare a toccare anche quegli equilibri che finora hanno garantito enormi guadagni a qualcuno a scapito della salute di molti. Bisogna lavorare tutti, anche le aziende in questione, per cambiare la filiera industriale del rifiuto e condurla verso i risultati della sostenibilità ambientale e sanitaria. Peggiorare una situazione già insostenibile utilizzando la scusa dell’emergenza, vera o presunta, non è un’opzione sul tavolo".
 
"Chiedo ancora una volta ai sindaci delle aree potenzialmente interessate dalle conseguenze dell’attività di Corigliano di diffidare la Regione, compreso l’organo commissariale, dal dare il via al conferimento di rifiuti in quell’impianto. I soldi pubblici utilizzati per costruire quell’errore voluto dall’ex presidente Fitto e che Vendola non ha saputo correggere, sono comunque molti di meno di quelli che servirebbero per riparare il danno sanitario che provocherebbe una nuova discarica o, peggio, un nuovo inceneritore".

(gelormini@affaritaliani.it)