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Ciracì (CoR), Xylella: "L’Ue avvia procedura di infrazione contro l’Italia"

E’ di queste ore la notizia che l’Ue avrebbe avviato una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per non essersi conformata alle decisioni 2014/497/Ue e 2015/789/Ue che prevedevano,fra le altre cosel’eradicazione delle piante di olivo anche prive di manifesti segni clinici riconducibili alla Xylella, purché nel raggio di 100 mt da una pianta affetta dal batterio

xylella viti
 

Il Governo avrà 60 giorni per spiegare le cause del ritardo, tuttavia osserva Nicola Ciracì dei Conservatori e Riformisti, membro della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati: In questa situazione sono chiare le responsabilità dell’Unione europea nella diffusione della Xylella, per non aver saputo vigilare sul rispetto delle direttive 2000/29/CE 2004/103/CE, in materia di regolamentazione di importazione, movimentazione di piante e controlli ufficiali nei punti di entrata dei territori comunitari"

E poi aggiunge: "E’ imbarazzante rilevarela distanza fra l’azione del Governo di accettare supinamente le disposizioni di Bruxellesla mancanza di autorevolezza del Ministero delle politiche agricole in questa fase delicata, e il ritardo della Regione Puglia nell’avviare la creazione di un network di 40 scienziati allo scopo di monitorare il batterio e contrastarne la diffusionecome sto chiedendo con forza da molti mesiChiedo quindi al Governo di assumere nelle sedi comunitarie appropriate posizioni più determinate, per tutelare olivicoltori e vivaisti pugliesi che non hanno alcuna responsabilità e sui quali gravano le scelte scelerate di altri”.

(gelormini@affaritaliani.it)