PugliaItalia

CIS Capitanata, il controcanto
dei Sindaci dei Monti Dauni

Antonio V. Gelormini

Malcontento diffuso tra i sindaci dei Monti Dauni, che minacciano di non firmare il CIS Capitanata. Stravolte le intese raggiunte negli incontri preparatori

"C’è un po' di tutto e molto di niente. Il niente, in particolare, è per i Monti Dauni ancora una volta umiliati nella ripartizione delle risorse. Il Contratto Istituzionale di Sviluppo è più simile ad un insieme di interventi localistici per soddisfare questo e quello, senza nessun filo logico, nessuna visione generale, nessuna idea di territorio nel breve e lungo periodo", non mezzi termini Gianfilippo Mignogna - Sindaco di Biccari e Vicepresidente nazionale dell'Associazione Borghi Autentici d'Italia.

Gianfilippo Mignogna Sindaco Biccari 2018

"Non si comprendono i criteri oggettivi (ce ne sono?) - aggiunge con amarezza Mignogna - che hanno determinato queste scelte. Di sicuro, ne viene fuori una Capitanata profondamente divisa, dove le distanze e le diseguaglianze tra i territori sono destinate ad aumentare ancor di più. Con il CIS si doveva immaginare il Futuro della nostra Terra. Evidentemente per più di qualcuno i Monti Dauni fanno già parte del passato".

cis 310

I sindaci dei Monti Dauni non ci stanno e minacciano di non firmare il CIS Capitanata. Per questo hanno chiesto di incontrare il Presidente della Provincia, Nicola Gatta, per manifestare la propria rabbia e delusione: “Come al solito siamo la cenerentola della Capitanata. I conti, o il Conte, anche questa volta non tornano. E’ una vergogna”.

Sarebbero 43 progetti immediatamente realizzabili del Cis per la Capitanata, da avviare con i 280 milioni di euro già deliberati dal Cipe e che - secondo le indicazioni della Presidenza del Consiglio - attiveranno investimenti per 534 milioni di euro.

Gianfilippo Mignogna Conte

In effeti, la maggior parte dei finanziamenti sono destinate ad interventi previsti sul Gargano: quasi 239 milioni di euro per opere strategiche che vanno dall’ammodernamento della rete viaria provinciale e statale, ai collegamenti con le Isole Tremiti ed al recupero di siti culturali di alta valenza storica. Poco più di 155 milioni alla Piana di Foggia, e solo circa 5 milioni ai Monti Dauni per semplici progetti. 

Gli animi sono reattivi, la delusione è cocente e non si vedono spiragli per placare la rabbia. I sindaci del Subappennino Dauno si aspettavano opere strategiche per il territorio. Invece, poca roba rispetto alle attese della vigilia. Tutti avevano chiesto il completamento della Subappenninica, la famigerata Regionale 1 che da Candela doveva terminare a Poggio Imperiale, collegando i caselli autostradali della A16 A14, invece la strada muore alle falde di Bovino.

GIANFILIPPO MIGNOGNA 2 2 2 3

“Poteva rappresentare la svolta per i Monti Dauni, il progetto da cui ripartire per fare sviluppo. Invece - dichiara il coordinatore della SNAI, Michele Dedda - come al solito ha prevalso la politica di accontentare tutti, di privilegiare altre zone della Daunia, e noi siamo sempre gli ultimi. Tutto questo a noi non va bene, ecco perché abbiamo chiesto di non sottoscrivere il contratto”.

Gianfilippo Mignogna Borghi

“Non riusciamo a capire perché hanno cambiato tutto rispetto agli ultimi incontri che abbiamo avuto in Prefettura", sottolinea il sindaco di Casalnuovo Monterotaro, Pasquale De Vita, "I Monti Dauni dallo stesso Conte erano stati considerati luoghi a forte rischio spopolamento, e pertanto aree da sottoporre a finanziamenti. Invece la solita miseria. Avevamo presentato una proposta unitaria, il completamento della Regionale 1, vitale per riprendere a creare economia. Invece nulla”.

Gianfilippo Mignogna sindaci

Aspre e sconfortanti anche le riflessioni del sindaco di Casalvecchio di Puglia, Noè Andreano. “Oggi è arrivata la conferma di quello che sospettavamo da tempo, ovvero che le istanze dei Monti Dauni non potevano o non  volevano essere accolte. Un territorio già martoriato che con questa ulteriore batosta è destinato a scomparire. Due uniche grandi opere avevamo chiesto: la Subappenninica e la Diga Piano dei Limiti. Entrambi bocciati. Hanno preferito finanziare piccoli musei. Credo proprio che è finita”.

Gianfilippo Mignogna Armenio

“Le stranezze del Governo Conte", conclude con piglio combattivo il sindaco di Orsara, Tommaso Lecce, “Ma come si fa a finanziare un museo o un monumento e non si sistemano le strade per raggiungere questi luoghi? E’ l’ennesima presa in giro per il nostro territorio. E’ una vergogna! Il popolo dei Monti Dauni questa volta si farà sentire”.

(gelormini@affaritaliani.it)

------------------------- 

Pubblicato sul tema: CIS Capitanata e Molise, parte l'azione mirata del Governo Conte