Comunali, Meloni va allo strappo. Emiliano: “Da Bertolaso parole da evitarsi”
Bari – E' segnato il destino di Giorgia Meloni e del centrodestra. L’ufficio di presidenza di Fratelli D’Italia si era detto favorevole all’unanimità ad una candidatura dell’ex Ministro a Sindaco di Roma. L’annuncio è arrivato, “dopo aver sentito gli alleati”, ormai era quasi solo una formalità: i motori sono stati accesi e ora le ripercussioni potrebbero essere inedite e su larga scala.
Provocazione estrema o passo senza ritorno? E che cosa avverrebbe in Puglia, alla vigilia delle Amministrative? Una stoccata all’ex compagna di partito arriva proprio da Adriana Poli Bortone, ex dirigente di FdI e reduce dal passaggio tra gli azzurri: “Giorgia Meloni ha sempre sostenuto che la parola data va mantenuta. In Puglia fu questo il motivo per cui andò con Schittulli e non con Berlusconi e Salvini; - stuzzica l’ex prima cittadina leccese, citando le ultime Regionali - allo stesso modo ha dato la parola a Berlusconi e Bertolaso e sono sicura che la manterrà. Può avere, come tutti noi, dei difetti ma non le manca certo la coerenza”.
A sciogliere gli ultimi dubbi degli ex aennini sono state le esternazioni di Silvio Berlusconi, in mattinata: “Fare il sindaco di Roma significa stare 14 ore al giorno in ufficio, io non credo che possa essere una scelta giusta per la Meloni dedicarsi ad una funzione difficile e impegnativa", ha chiosato l’ex Cavaliere dai microfoni di Radio Anch’io, blindando Guido Bertolaso e ottenendo persino la replica del premier Renzi, a difesa della possibilità di conciliare maternità e fascia tricolore.
“Su Bertolaso, Berlusconi non farà un passo indietro”, profetizza amara l’ex governatrice del Lazio Renata Polverini e, stando al pressing crescente del leader leghista, Matteo Salvini, si fa concreto lo scenario che vedrebbe spaccata in più tronconi la coalizione: da una parte Lega e FdI, dall’altra FI e chi sceglierà di restare, con Alfio Marchini già appoggiato dai fittiani e terzo incomodo di lusso. L’ex premier sceglierà di andare fino in fondo, facendo saltare il tavolo della Capitale e correndo in solitaria in tutti gli altri centri? Al momento, almeno dal quartier generale pugliese, non si segnalano ordini di scuderia che disconoscano il lavoro del tavolo di coalizione in corso, riaggiornato a giovedì 24 visto il rapido evolversi della situazione.
Non rimane alla finestra neppure Michele Emiliano, ospite negli studi di La7, rispondendo sulla questione: “Ho visto donne in maternità fare i magistrati o i medici, ricordo che le nostre donne lavoravano nei campi, mentre aspettavano i bambini. Quindi potranno anche fare i Sindaci, sempre che la donna lo voglia fare, naturalmente. Se consiste in questo la giustificazione al mancato invito a Giorgia Meloni a candidarsi, allora è una frase che Bertolaso avrebbe potuto risparmiarsi facilmente”, stiletta in collegamento il Presidente della Giunta regionale. “Non possiamo che invitarlo ad occuparsi dei problemi che attanagliano la Puglia, di cui poco si occupa, perché il centrodestra ha superato la sindrome da sconfitta ed è pronto, già dalle prossime elezioni amministrative, a tornare a vincere”, gli manda a dire il planipotenziario azzurro Gino Vitali. In attesa di capire se e quanto impatterà lo strappo Capitale sui fragili equilibri del Tacco.
(a.bucci1@libero.it)