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Confindustria Puglia, risorse del PNRR per la ripresa tra riforme e attuazione

Un confronto sugli aspetti teorici e operativi del PNRR, per assicurare il pieno contributo delle imprese alla costruzione di un Paese più efficiente, moderno sostenibile, a vantaggio delle nuove generazioni. È stato questo l’obiettivo dell’incontro “Piano nazionale di ripresa e resilienza: tra riforme e attuazione”, organizzato da Confindustria Puglia e Confindustria Bari e BAT, con il Viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin, il Sottosegretario di Stato alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e il Presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana.

Dal dibattito è emerso che la complessità e l’ampiezza dei problemi, posti dalla pandemia richiedono impegni sinergici per far ripartire la nostra economia: è importante che tutte le forze politiche, le organizzazioni di rappresentanza delle imprese e sindacali condividano obiettivi comuni. Una sfida per il governo e per tutto il sistema produttivo e le parti sociali.

Il Piano punta da un lato ad accelerare i processi di transizione green e digital e alla modernizzazione del tessuto produttivo, dall’altro a “ricucire” i divari che caratterizzano il Paese, riparando al contempo i danni economici e sociali della crisi pandemica.

“Siamo felicissimi di questa importante apertura del Governo - ha dichiarato Sergio Fontana -  ad un dialogo costruttivo, con il mondo imprenditoriale, su alcuni temi per noi imprescindibili: per una grande stagione positiva di rinascita, come gli investimenti infrastrutturali, la semplificazione burocratica, la competitività delle imprese. L’incontro odierno ne è una conferma. Vediamo finalmente che l’esecutivo mostra sensibilità ai temi dello sviluppo, mettendo al centro della sua attenzione l’economia reale, accelerando su riforme e investimenti".

"Il nostro auspicio - ha continuato il Presidente Fontana - è che le risorse messe in campo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza portino davvero a far ripartire l’economia per la rinascita del Paese. Permane la nostra preoccupazione per l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, che si spera possano ridursi per non far rallentare il passo alla crescita dell’economia pugliese. Se l’economia non riparte perchè ci sono dei colli di bottiglia legislativi, il rischio sarebbe di non utilizzare al meglio questa opportunità. Ora la variabile temporale è strategica".

"È necessario fare presto e bene - ha sottolineato Fontana - affinchè i progetti approvati si trasformino in opere concrete. ll monitoraggio dello stato di avanzamento di riforme e investimenti sarà fondamentale, così come è necessario per una ripresa strutturale, stabile e duratura, un ulteriore sforzo della Regione Puglia affinchè tutti i fondi della prossima programmazione siano spesi interamente”.

“E' un momento di enormi opportunità per le nostre imprese: lo sviluppo economico che deriverà dal Pnrr è innescato dal finanziamento pubblico, ma si alimenta solo se l’iniziativa e imprenditoria privata coglieranno le opportunità delle nuove sfide - ha precisato il Viceministro allo Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin - le nostre imprese sono il motore della crescita di questo Paese ed è questo il tempo dell’investimento privato". 

"I fondi del Pnrr - ha spiegato Pichetto Fratin - daranno la possibilità all'Italia di recuperare il gap di produttività, che abbiamo accumulato in questi ultimi due decenni e di ritornare sul sentiero di crescita, consentendo di esprimere tutte le potenzialità inespresse, soprattutto nel Sud. Possiamo farcela - ha concluso i vicemistro -e per farcela serve l'impegno e la responsabilità di tutti.  Da questo dipenderà la reale possibilità di ripresa del nostro Paese".

“Le riforme strutturali della giustizia – ha affermato il Sottosegretario di Stato alla Giustizia Francesco Paolo Sisto - possono e debbono essere definite economiche e ad ogni effetto. È evidente che una giustizia più rapida e certa non accelera soltanto le procedure ma garantisce i diritti nella loro sostanza. Questa consapevolezza comporta che, dalla necessità di dare compimento al percorso riformista per essere meritevoli dei finanziamenti europei, si possa “approfittare” -con evidente eterogenesi dei fini- dello stato di necessità causato dalla pandemia per reintrodurre all’interno del sistema giudiziario i colori forti dei principi costituzionali, cercando sinergie anziché conflitti, tutela dei diritti piuttosto che costante sospetto di illegittimità se non illiceità comportamentale.

"L’Europa - ha concluso Sisto - ha già manifestato apprezzamento sulle scelte dell’Italia che, soprattutto ove sintonizzate alla transizione digitale, al rispetto della sostenibilità (interventi attenti agli assetti futuri oltreché alle necessita del presente) potranno contribuire, non secondariamente, a garantire una ripresa capace di benessere economico e sociale”.

Facendo sintesi, alla fine degli interventi, è emerso che per la sua storia e la sua posizione di seconda manifattura d’Europa, l’Italia dovrà svolgere un ruolo di primo piano in una nuova stagione riformista, rispettando il cronoprogramma per le riforme legate al PNRR e avendo cura di usare la crescita per assicurare equità e pace sociale, ridurre le disuguaglianze e combattere la povertà.

(gelormini@gmail.com)

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