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Congresso Legacoop Puglia, Carmelo Rollo: 'Da soli non c'è storia'

Con la sua Relazione introduttiva e la presentazione del Documento Politico, il presidente Carmelo Rollo ha aperto i lavori del XIII Congresso Legacoop Puglia.

Con la sua Relazione introduttiva e la presentazione del Documento Politico, il presidente uscente Carmelo Rollo ha aperto i lavori del XIII Congresso di Legacoop Puglia, tenutasi a Bari e che lo ha riconfermarlo alla guida dell’associazione,  per i prossimi 4 anni, con votazione unanime dei delegati.

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“Siamo un movimento dalla vocazione aggregante - ha sottolineato Rollo - sempre più convinti e consapevoli che non può esserci crescita individuale al di fuori di processi di crescita collettiva. Se dovessi immaginare Legacoop Puglia come la scena di un film, la rappresenterei come una moltitudine di vele sospinte dal vento dei valori che tenacemente difendiamo. In questi 4 anni abbiamo a provato ad essere vento, ascoltando i bisogni delle persone e provando a determinare scelte e progettualità”.

Oltre che di cooperatrici e cooperatori (205 delegati regionali e 25 nazionali) al Congresso ha partecipato una folta platea di rappresentanti istituzionali.  Ha aperto i lavori Antonio Decaro Sindaco di Bari e della città Metropolitana. Sono intervenuti Stefano Bronzini Rettore dell’Università degli Studi di Bari, Domenico Laforgia presidente di AQP. Presenti gli assessori regionali allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci, alla sanità Rocco Palese, all’Agricoltura Donato Pentassuglia, la delegata regionale alla Cultura Grazia di Bari; in collegamento da Roma il Viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto. Mentre la chiusura dei lavori è stata affidata al presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti.

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“Abbiamo davanti a noi un compito difficilissimo -  ha detto Rollo nella sua relazione - quello di costruire una proposta di futuro che si fondi sul bagaglio di valori democratici che ci portiamo sempre dietro e sulla peculiarità di ”essere cooperativi” che presuppone il rapporto mutualistico tra i soci”.

Nuove sfide da raccogliere, dunque, e nuovi ambiziosi obiettivi da raggiungere. In tutti i campi in cui il mondo cooperativo si esprime: il lavoro, la lotta alle disuguaglianze, il contrasto alla fragilità sociali e alla povertà, la valorizzazione e animazione dei territori, la costruzione dal basso di presidi di legalità, la formazione per la creazione di nuove competenze. Tutti temi “legati da un unico comune denominatore, ovvero la necessità – ha continuato il neo eletto presidente Rollo – di partire dalle persone, di renderle consapevolmente partecipi ad un processo collettivo di sviluppo del territorio”.

Un movimento quello di Legacoop che in Puglia rappresenta e riunisce 245 mila persone aggregate in 475 cooperative, operative nei diversi settori produttivi: 67 nel settore abitanti, 120 tra agricoltura e pesca, 134 nella produzione lavoro e nei servizi, 96 nel welfare e 52 nel settore cultura cui si aggiungono 6 cooperative nazionali che operano stabilmente in Puglia. 475 cooperative che occupano 9.116 dipendenti con un valore della produzione di 1 miliardo e 15 milioni di euro.

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Una relazione quella di rollo che ha toccato i temi caldi dell’attualità a cominciare dall’AUTONOMIA DIFFERENZIATA, un tema  sul quale “Il confronto - ha detto Rollo -  deve essere nazionale per evitare il rischio di ulteriori fratture. Non può essere una discussione fra leader. Deve passare dal confronto con i territori. E poi - ha sottolineato - non possiamo ridurre la questione a quali e quanti lep assicurare. Pensiamo piuttosto a come creare condizioni di partenza uguali per tutti. Questo è il vero tema”.

Affrontato anche il tema del LAVORO su cui Legacoop Puglia ha posizioni chiare e nette: SÌ al salario minimo pur consapevoli che non è sufficiente se non è legato a precisi obblighi normativi ed economici, NO secco ai voucher considerati come uno strumento di ulteriore precarizzazione del lavoro; necessità di una riforma contrattuale del settore agricolo con l’introduzione di contratti coerenti con il ciclo di coltivazione, trasformazione e commercializzazione del prodotto; urgenza di una legge sulla rappresentanza per valorizzare il lavoro buono ed escludere le aziende che fanno dumping; sostegno allo strumento dei worker buy out, come sta provando a fare la Regione Puglia, come soluzione alternativa alle crisi aziendali, a tutela dell’occupazione. 

Sul versante del WELFARE Legacoop Puglia non nasconde “La forte preoccupazione per la sanitarizzazione dei servizi socio-assistenziali che sta colpendo le strutture di prossimità, a rischio chiusura. Una situazione rispetto alla quale se non arriveranno risposte, non ci sarà altra strada che quella della vertenza”.

(gelormini@gmail.com)