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Congresso Legacoop Puglia, lotta senza quartiere alle false cooperative
Congresso LegaCoop Produzione e Servizi - Puglia: lavoro sano, nuovi lavori e valorizzazione delle differenze.
Prima di qualsiasi proposta e azione, Legacoop, nel giorno dell’assemblea regionale delle cooperative del settore produzione e servizi, chiarisce la sua posizione sulla Puglia che vorrebbe, ma soprattutto sulla Puglia che vorrebbe contribuire a costruire.
“Abbiamo bisogno di una visione. Tiriamo fuori la visione a 20 anni di questa regione – ha detto Carmelo Rollo, vicepresidente Nazionale di Legacoop e presidente regionale. Noi siamo già pronti a fornire competenze e strumenti per far sì che le imprese possano programmare investimenti a lunga gittata. Oggi ravvisiamo una grande difficoltà delle aziende perfino ad accedere ai bandi. E’ il sistema molto limitante che va cambiato”.
Debolezza strutturale nella fase di programmazione, progettazione e controllo delle pubbliche amministrazioni, sono le criticità per le quali Legacoop propone come soluzione un partenariato pubblico privato che consentirebbe di superare le difficoltà.
Il congresso è stata anche una utile opportunità per chiarire, ove mai non fosse già ben definita e chiara, la posizione di Legacoop sul fenomeno delle cosiddette cooperative spurie. “Non daremo tregua, in tutte le sedi opportune, alle false cooperative – ha detto il presidente Carmelo Rollo - metteremo in campo tutte le azioni che avremo a disposizione per contrastare il fenomeno”.
Gli fa eco il direttore Pasquale Ferrante: “Legacoop Puglia - aggiunge - con tutti gli strumenti a disposizione, nel rispetto dei canali istituzionali nei quali avanzare proposte, dichiara guerra a tutti i processi di demutualizzazione che sfruttano i lavoratori e infangano il nome di tutti quei cooperatori che ogni giorno si sacrificano per portare a casa il salario e darsi una occasione di lavoro buono”.
Ferrante parla anche dei cosiddetti nuovi lavori. “Occorre superare la logica organizzativa legata ai lavori tradizionali e seguire il cambiamento in corso nel mondo del lavoro. IL fatto che si chiamino free riders o gig workers non li rende meno lavoratori di altri e come questi hanno bisogno di tutele e di veder garantita la loro dignità di lavoratori”.
Il congresso, che ha riunito le 105 cooperative del settore, associate a Legacoop che rappresentano 75 milioni di patrimonializzazione, circa 150 milioni di valore della produzione e occupano 3684 dipendenti, tra soci e non soci, è stata anche l’occasione per presentare il manifesto della cooperazione pugliese del settore produzione e servizi, le cui linee programmatiche e d’indirizzo sono state adottate quale documento congressuale per tutto il Mezzogiorno.
Plauso al lavoro e in particolare all’essenza del mondo cooperativo è arrivato dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “La metafora del cooperativismo, - ha ribadito nel suo intervento - è la metafora dell’efficienza della politica come metodo di cambiamento della società. Una maggiore capacità di alcuni mondi di lavorare in modo cooperante è fondamentale: si tengono giù i costi, si aumenta la motivazione complessiva, si lavora per obiettivi, si ha una visione strategica, una visione che la stessa composizione del gruppo definisce. In un momento in cui il principio dell‘ognuno fa a modo suo’ sta diventando un valore, voi siete e rappresentate un’eccezione, un soggetto collettivo che ha un radicamento e una capacità di servire altri sistemi e sottosistemi in modo strutturato col sostengo anche delle regioni a obiettivo di coesione”.
Il Presidente ha fatto anche riferimento ad alcuni errori del passato che non dovranno più ripetersi. “Una delle questioni – ha detto - che più mi brucia, è l’eccessiva penuria di finanziamenti sulla filiera agroindustriale. Non ho capito ancora perché le aziende agroindustriali si finanziano con il Psr. Il futuro non potrà essere questo. Noi dobbiamo far rientrare tutta la filiera agroindustriale nei finanziamenti alle imprese”.
Il congresso delle cooperative di produzione e servizio è stata l’occasione per porre l’attenzione su temi come la valorizzazione delle differenze, generazionali e di genere, a cui Legacoop ha sempre rivolto particolare attenzione. “Una delle sfide più importanti che le cooperative di lavoro si trovano ad affrontare – ha detto Katia De Luca, coordinatrice nazionale di Generazioni, emanazione giovani di Legacoop – è quella della valorizzazione del capitale umano e al suo interno della valorizzazione delle differenze prime fra tutti le differenze tra generazioni e gli squilibri di genere. Occorrono interventi strutturali che consentano alle imprese di investire nel lungo termine. A questo si aggiunga il fenomeno a cui assistiamo da un po’, ovvero la contrazione demografica della fascia di popolazione tra i 35 e i 45 anni. Proprio la fascia che dovrebbe sostenere la crescita si troverà ad essere una generazione debole sia dal punto di vista demografico sia dal punto di vista occupazionale. Noi come Legacoop lavoriamo alla promozione di nuove opportunità di lavoro condivise, ma c’è bisogno di posti di lavoro ad alto contenuto di competenze per evitare la fuga dei cervelli che indebolisce ancora di più il capitale umano e il patrimonio generazionale di un territorio”.
Di competenze e alti profili professionali come di competitività delle imprese si è parlato nella tavola rotonda sul tema: “La cooperazione pugliese nell’era della transizione digitale” alla quale hanno preso parte Domenico Laforgia Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione e Formazione della Regione Puglia, Giuseppe Pirlo, delegato del Rettore alla Terza Missione e rapporti con il territorio, Giuseppe Moro, componente Task force Zes Puglia.
I lavori congressuali si sono conclusi con l’intervento dei Consorzi Nazionali CNS, Conscoop, Integra e con l’elezione del nuovo responsabile del settore Produzione e Servizi di Legacoop Puglia, Pasquale Ferrante.
(gelormini@affaritaliani.it)