Consales e il PD
Un esame di coscienza
di Loredana Legrottaglie *
Un arresto si sa è di per se un fatto violento, se poi interessa una persona di cui se ne conosce la storia, fa ancora piu male, perchè colleghi la vicenda negativa, violenta appunto, ad una persona che credevi diversa.
È accaduto a Brindisi, al Sindaco Mimmo Consales, un professionista serio che scelse di mettersi a disposizione della propria comunità, cercando e infine riuscendo, a far tornare il centrosinistra al governo della città. Non ci furono Primarie, fu una scelta politica, una nostra scelta, quella del Partito Democratico.
Si, perchè gli errori, se vogliamo chiamarli tali, partono sempre da lontano, e all'epoca dei fatti si ritenne che un volto noto del giornalismo regionale, avrebbe dato valore aggiunto alla campagna elettorale. Entrando tutti i giorni, con il tg, nelle case dei brindisini, si pensò avrebbe avuto un vantaggio rispetto ad altre pur valide disponibilità in campo.
I fatti confermarono quel ragionamento. Non potevamo immaginare che avesse un simile carico debitorio con Equitalia, non sapevamo, e forse non sapeva nemmeno lui che quel problema avrebbe condizionato tutto. Eppure è accaduto. In questi due anni, gradualmente, mentre il Pd abbandonava Consales, Consales abbandonava quella idea virtuosa di tutela e messa a valore della cosa pubblica.
La realtà brindisina è molto complessa, lo sapevamo e lo sappiamo. Ma se ci si mette in gioco, decidendo di far politica, lo si deve fare con intransigenza. Questo a Brindisi non è accaduto. E mi spiace ma non basta dire che il Sindaco si era autosospeso dal Pd. Non so, tornando indietro, quale sarebbe stata la cosa più giusta da fare, quel che so è che questa vicenda ci porta ad una riflessione: è giusto vincere a tutti i costi?.
Se scegliemmo Consales e non altri fu per la ricerca del consenso, sbagliando. Se dunque oggi, sempre per la ricerca di consenso tesseri tutti, anche gli amici di Cuffaro, stai compiendo, consapevolmente, uno sbaglio irrimediabile.
La deriva populista toglie a chi amministra i naturali anticorpi, che può dare solo una comunità politica che vigila e guida l'azione dei singoli, evitando storture e scelte personali. Dire dunque cosa siamo diventati, cosa è (o non è) il Pd oggi non è semplice. Sicuramente sta cambiando forma, sempre e comunque per ragioni di consenso.
Il rischio, anche in Puglia (vedi caso Bisceglie) è quello della perdita totale di valori di riferimento. Non serve chiamare partito un grande contenitore dove trovi tutto e il contrario di tutto, con all'interno fortissimi opportunismi personali.
Il problema del Pd, ovvero l'assenza quasi totale di militanza, è ben chiara a chi si fregia di rappresentarci nelle istituzioni. Se non si non fa volutamente nulla, per cambiare la situazione, è perchè non conviene a nessuno dar conto. Anche Emiliano dunque stia attento.
Al Pd pugliese serve un congresso vero ed un Segretario regionale autonomo rispetto al governo della regione. A noi tutti, il compito di non perdere la capacità di indignarci, e di lottare per i nostri valori; dentro e fuori al Pd.
* Segreteria regionale PD - Responsabile relazioni istituzionali