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Consiglio Regionale, Pagliaro attacca la presidente Capone
Offese del consigliere Paolo Pagliaro alla Presidente Capone. I gruppi 'CON E' e 'Per la Puglia': “Linguaggio inaccettabile giù le mani dal Consiglio Regionale”
La battaglia senza se e senza ma del consigliere Paolo Pagliaro (La Puglia domani) contro l'eolico offshore in Salento assume risvolti da contesa elettorale - in vista dell'appuntamento 'Amministrative' di giugno - e sfocia nell'attacco dello stesso consigliere allla presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone (anche lei salentina), provocando l'immediata reazione e difesa da parte dei gruppi consigliari 'CON Emiliano' e 'Per la Puglia'.
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"Il presidente Pagliaro moderi i toni - si legge nella nota congiunta diffusa - a nessuno è dato di offendere il Consiglio regionale e i suoi rappresentanti, meno che mai a un consigliere componente esso stesso dell’Assemblea. La ricostruzione operata da Paolo Pagliaro, peraltro, oltre a essere offensiva è falsa e tendenziosa: la presidente del Consiglio, infatti, si è limitata a dare attuazione alle regole che disciplinano i lavori dell’aula, a tutela di tutti i consiglieri, e al conseguente parere dell’ufficio legislativo".
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"Il linguaggio e il comportamento del consigliere sono inaccettabili - si ribadisce nella nota - ancor più perché la Presidente Capone ha sempre rispettato le prerogative dei consiglieri, sforzandosi di tenere insieme maggioranza e opposizione. La verità è che Pagliaro si ostina a voler riproporre in aula una questione che il Consiglio ha già affrontato, nell’ultima seduta, con ben due atti: una mozione, firmata dalla presidente, da molti capigruppo e dallo stesso consigliere, e un ordine del giorno con cui si riteneva assorbita un’altra mozione che il consigliere avrebbe voluto discutere".
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"Se Pagliaro cerca un nemico, quindi, sbaglia a guardare tra i banchi di questo Consiglio", scrivono ancora i due gruppi nella nota, "Piuttosto, sul tema delle rinnovabili, potrebbe contribuire sollecitando un dialogo con il Governo nazionale, cioè con l’unico soggetto competente a decidere in merito a questi progetti. Si tratta, infatti, di progetti di eolico offshore su cui la Regione non ha alcuna competenza e rispetto ai quali la mozione approvata in Consiglio ha sollecitato un tavolo di confronto con il Governo nazionale, in maniera tale da tutelare tutto il territorio regionale, dal Salento al Gargano, e i legittimi investimenti dei territori".
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"Questo ha deciso il Consiglio regionale - conclude la nota congiunta - assumendosi le responsabilità degli atti dovuti e sfuggendo da ogni tentazione populista e di propaganda elettorale, alle quali evidentemente il consigliere Pagliaro non riesce a sottrarsi".
Sulle posizioni di Paolo Pagliaro si ritrova, invece, la Lega, attraverso una nota del presidente della VII Commissione, Gianfranco De Blasi: “Sul mega impianto eolico off shore che qualcuno vorrebbe realizzare al largo del basso Adriatico non ci possono essere ambiguità. Quello è un punto strategico per il nostro turismo, non possiamo consentire che venga distrutto. È importante invece individuare punti di equilibrio e soluzioni logistiche in grado di conciliare la realizzazione di questo tipo di impianti con la necessità di tutela del paesaggio".
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"Il dibattito in Aula è fondamentale anche alla luce della mozione votata la volta scorsa, sì da comprendere in che modo la Giunta si stia muovendo con il Governo nazionale e sull’aggiornamento del Pear. La fonti di energia rinnovabile sono oggi più che mai una scelta tanto obbligata quanto urgente e la Puglia, per le sue caratteristiche geomorfologiche, è una candidata ideale. Come Lega ci crediamo fortemente. Non si tratta dunque di dire "non nel mio giardino", ma di trovare modi e luoghi per realizzare questi impianti, salvaguardando un patrimonio ambientale e paesaggistico straordinario, che peraltro è diventato in questi anche motore dell’economia di questa terra”
(gelormini@gmail.com)