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Consorzi di Bonifica
Pozzi senza fondo (di Nino Sangerardi)
di Nino Sangerardi
Riecco le cartelle di pagamento che i Consorzi di Bonifica stanno inviando a proprietari terrieri e agricoltori.
Balzello stoppato l’anno scorso da Giunta e Consiglio regionale, dopo le proteste di associazioni agricole e dei consiglieri regionali di maggioranza e opposizione. Oggi, dopo l’esito elettorale del 31 maggio scorso, punto e capo.
Eppure l’articolo n. 7 del Bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017, approvato dal Consiglio regionale, dispone di elargire ai Consorzi di Bonifica 8,5 milioni di euro per il primo semestre 2015. Soldi per ”... stipendi ai dipendenti, consumi di acqua e energia, oneri, a carico dei Consorzi, spettanti ai dipendenti in quiescenza dal 31.12.2015”.
Nel corso degli ultimi 10 anni la Regione Puglia ha continuato a iniettare moneta dentro le sfatte vene dei Consorzi di Bonifica. E ultimamente la Giunta regionale ha deciso di devolvere ai Consorzi ben 19,5 milioni di euro. Ripartiti così: 8,5 milioni per spese funzionamento, 2,5 milioni a copertura del mancato gettito tasse su immobili non rurali, 8,5 milioni utili alla manutenzione straordinaria delle strutture irrigue.
Con Legge finanziaria del 2013 furono assegnati 20 milioni di euro in favore dei Consorzi Terre d’Apulia, Arneo, Stornara e Tara, Ugento Li Foggi. Denaro per spese di funzionamento.
“Voglio un unico commissario istituzionale e la politica non deve per nulla ficcare il naso in questa vicenda perchè ha già la responsabilità di aver impedito la riforma che era necessaria... C’è un pregiudizio forte nei confronti dei Consorzi di bonifica,visti come delle vere e proprie giostre degli sprechi...”, aveva detto Nichi Vendola, amministratore politico della Regione e dunque dei Consorzi. Non a caso è quest’ultima che dal 2005 nomina i commissari straordinari dei Consorzi di Bonifica.
In primis quello di Terre d’Apulia: Giuseppe Maria Cavallo, Anna Svelto, di nuovo Giuseppe Maria Cavallo. Infine Giuseppe Antonio Stanco, designato da presidente e Giunta il 4 luglio 2011, scadenza 31 dicembre 2011 prorogata al 31 dicembre 2012 e successivamente fino 31 dicembre 2014.
Il presidente Vendola riguardo lo status quo finanziario dei Consorzi aveva ribadito: “Non è più possibile procrastinare questa situazione, altrimenti andremo incontro al default dei Consorzi e al default della Regione”.
Default significa, in italiano, fallimento. Bancarotta. Di quale entità politica e istituzionale pugliese?
Tocca ora al neo-presidente Michele Emiliano affrontare e provare a risolvere i problemi, non facili, che assillano i Consorzi. A cominciare dalla debitoria: 300 o 270 milioni di euro?