Conte a S. Giovanni Rotondo per Padre Pio e cittadinanza onoraria a Volturara

San Giovanni Rotondo in fermento per celebrare i 50anni del ritorno al Padre di San Pio e per accogliere il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che è cresciuto nella cittadina garganica, mentre conserva i natali a Volturara Appula nell’Alta Daunia, che è pronta a riconoscergli la cittadinanza onoraria, accogliendolo dopo il rinvio dello scorso agosto, per il tragico crollo del Ponte Morandi a Genova.

In aula consigliare a San Giovanni Rotondo anche il padre del Presidente, Segretario Comunale, oggi in pensione, e residente con il resto della famiglia (originaria di Cerignola).

“Ho sempre una sua foto nel portafoglio, mi ha insegnato l’umiltà”, aveva detto Conte a Bruno Vespa nel corso di un’intervista sul Santo. Uno zio del presidente, frate Fedele, è cappuccino.

Il presidente Conte ha partecipato alla veglia di preghiera ed alla celebrazione in notturna sul Sagrato del Santuario, progettato da Renzo Piano, si è recato in visita alla Casa Sollievo della Sofferenza,  l’ospedale fortemente voluto a suo tempo da Padre Pio, ed ha presenziato alla Cerimonia di presentazione del francobollo commemorativo del Santo da Pietrelcina.

“San Pio muove mondi interi - ha detto arrivando a San Giovanni Rotondo per l’occasione il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - da quello della sanità a quello dell'ospitalità, ma è soprattutto un esempio da imitare perché è stato il santo della povera gente”.

“Non era molto interessato ai potenti quanto invece ai deboli e ai piccoli”, ha aggiunto Emiliano, “Mi auguro che la politica sappia imitare il suo esempio”.

Toni più polemici nella tappa di Volturara Appula, per la cerimonia di conferimento di cittadinanza onoraria al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a margine della quale Michele Emiliano ha sottolineato: “I Monti Dauni sono una risorsa straordinaria. Venendo qui, tutti possono vedere la bellezza che è ovunque. Non siamo però ancora riusciti a trasformare questa bellezza in un'attività economica che consenta a questi paesi di ricominciare a vivere, far nascere bambini e a evitare lo spopolamento. Questo lavoro si può fare in maniera intelligente e se il Presidente del Consiglio ci darà una mano tanto di guadagnato".

"A questa cerimonia - ha precisato Emiliano - non ci saranno molti Sindaci per protesta, tra cui anche il sindaco di Foggia, rispetto ai tagli dei fondi PON sulle periferie (tagli che a Foggia superano i 28 milioni di euro, fonte Anci). Capisco i loro sentimenti perché è una cosa sicuramente pesante quella che è stata fatta. Anche io ho protestato vibratamente soprattutto con il ministro Toninelli che ha fatto come quei ministri del nord che, al solito, portano via i soldi a quelli del sud. Questa è una cosa che mi pesa molto. Però oggi è un momento diverso: il Presidente Conte torna nel paese natio ed è un momento credo emozionante per lui, che è venuto ad onorare la Puglia e San Pio". 

"Ci sarà tempo per protestare - ha concluso - e voi sapete che io a protestare sono bravo. Quindi se sono qua, vuol dire che onestamente si poteva evitare questa polemica, perché il presidente del Consiglio pugliese avrebbe meritato la presenza di tutti i sindaci, fermo restando che io rispetto la loro protesta che è anche la mia. Insomma, avremo modo di combattere per ritornare in possesso di questi fondi e sarà una delle cose che ho già detto faremo al Presidente del Consiglio”. 

(gelormini@affaritaliani.it)