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Conversano: "Una tira l'altra!"
Festa Nazionale delle ciliegie
Un altro "tesoro" del patrimonio agro-alimentare di Puglia che stenta a trovare l'adeguata attenzione e le risorse necessarie, per farne un'ultreriore filiera produttiva di eccellenza nel ventaglio ricco di sapori e colori dei prodotti autoctoni locali.
La ciliegia di Puglia e in particolare la "Ciliegia di Terra di Bari", nella declinazione delle sue gustose 'cultivar' a partire dalla famosa "Ferrovia", rappresenta l'ennesimo presidio di tipicità in cerca di valorizzazione e di corrispondente distribuzione commerciale, capace di qualificarne presenza sul mercato e potenzialità di filiera diretta e indiretta.
E' ricca di vitamine, carotenoidi e polifenoli, che svolgono una forte azione antiossidante, bloccando i processi attivati dai radicali liberi, tra cui l'invecchiamento della pelle. Prive di grassi e scarse di sostanze proteiche, le ciliegie possono essere mangiate in quantità notevoli, meglio se a digiuno. Per il loro corredo di vitamina A, che favorisce la crescita, sono consigliabili anche ai bambini.
Il Centro per la valorizzazione della cerasicoltura di Conversano, oltre ad operare nella ricerca per il miglioramento delle tecniche colturali e di assistere gli operatori del settore, nonchè seguire le evoluzioni e le selezioni delle cultivar più adatte alla tipologia dei terreni del Sud Est Barese, persevera nella richiesta al Ministero dell'Agricoltura ed allo stesso ministro Maurizio Martina, per l'avvio di un tavolo nazionale per la cerasicoltura e il riconoscimento formale del comparto agro-alimentare tra i più identitari della produzione nazionale.
Richiesta resa ancora più necessaria dopo le devastanti calamità atmosferiche che hanno colpito, nel giro degli ultimi giorni da Sud a Nord: prima Turi e Sammichele, proprio nel Sud-Est barese, e poi Marostica, nel vicentino, con l’intera stagione andata in fumo. Una richiesta rimasta inascoltata dal Governo - nonostante l’approvazione ottenuta dalle commissioni agricoltura di Camera e Senato - e rilanciata da Bari dal Presidente dell’Associazione Nazionale delle Città delle Ciliegie, Ferdinando Albano.
Anche per questo Conversano è stata prescelta quale capitale italiana delle ciliegie per quattro giorni, dall’Associazione Nazionale Città delle Ciliegie, che raggruppa 68 comuni a vocazione cerasicola di 12 regioni diverse, da sabato 30 maggio a martedì 2 giugno. Una scelta che premia la Puglia, quale prima regione italiana produttrice di ciliegie con una media di 520 mila quintali l’anno, un’area complessiva di 17 mila ettari - che rappresenta il 39% del totale nazionale - e una presenza di 8.500 aziende. Cuore della produzione cerasicola è il Sud-Est barese, con un giro d’affari solo nell’export di 20 milioni di euro, dove Conversano spicca con oltre tremila ettari coltivati a ciliegio.
Al Comitato “Sapori in Conversano” e all’Amministrazione comunale è stata affidata l'organizzazione della manifestazione, che prevederà spettacoli, concerti, mostre, convegni e laboratori di cucina, durante le quattro giornate: in diverse piazze, masserie e aziende agricole. In programma anche iniZiative per ragazzi e bambini, escursioni a cavallo e ciclo-pedalate in campagna.
Il nutrito programma della manifestazione è stato presentato dal Presidente del Comitato “Sapori in Conversano” Vito Damiani e dal sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio, a Bari presso la sala giunta della Città Metropolitana.
“Sarà molto più di una festa – ha dichiarato Damiani – sarà una vera e propria fiera. Non solo ciliegie, ma prodotti tipici dell’enogastronomia, spazi istituzionali con la partecipazione delle città a vocazione cerasicola di altre regioni". Da riocordare che i Comuni in cui è concentrata la coltivazione delle ciliegie, in questa zona di Puglia, insieme a Conversano, Turi e Sammichele, sono Castellana, Putignano, Noci, Alberobello, Casamassima, Adefia, Mola, Acquaviva delle fonti e Gioia del Colle.
Una provvidenziale vetrina per Conversano: “Sarà fondamentale – ha sottolineato il sindaco Lovascio – l’abbinamento con la tradizione storico-culturale della Città dei Conti: ci saranno aperture straordinarie fino a sera di chiese e monumenti con itinerari e visite guidate per assicurare un’offerta turistica che ha visto anche la predisposizione di appositi pacchetti. Questo – ha concluso il primo cittadino – è un momento felice per Conversano: all’Expo a Milano c’è l’opera di Finoglio, festeggiamo lo scudetto della pallamano femminile conquistato per la prima volta da una squadra pugliese e stiamo ospitando la nazionale azzurra di pallamano”.
E pensare che in Giappone, dove il ciliegio rappresenta l'educazione, l'amabilità e le buone maniere, questi preziosi frutti vengono venduti "a dozzine" in scatole sagomate come fossero cioccolatini. Oltre a dar vita a flussi turistici legati al benessere, alla lettura e alle escursioni ambientali soprattutto nel periodo di fioritura degli alberi negli sconfinati giardini di coltivazione.
Qui da noi, una delle frontiere praticabili e ricca di sorprese potrebbe essere quella del recupero delle cultivar autoctone e dell'abbinamento con i vini da vitigni autoctoni più blasonati: Negroamaro, Primitivo, Nero di Troia e Aglianico di Puglia. Gli stessi che ne esaltano i "sentori" nelle degustazioni e a loro volta restano "segnati" nelle loro strutture dalla forza gentile di questo autentico "tesoro": tanto fragile nel frutto, quanto solido nel legno.
(gelormini@affaritaliani.it)