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Corteo per dire No al fascismo
Canfora: 'Bari si è svegliata'
Oltre duemila persone in piazza Prefettura a Bari per la manifestazione "Bari è antifascista", chiusa dall'intervento dello storico barese Luciano Canfora.
Oltre duemila persone in piazza Prefettura a Bari per la manifestazione "Bari è antifascista", promossa ed organizzata dopo l'aggressione dello scorso week-end ad un corteo anti-Salvini da parte di un gruppo di militanti di CasaPound. All'iniziativa hanno aderito diverse sigle, tra partiti di sinistra, associazioni cittadine e studentesche e sindacati: da Cgil a Libera Puglia, da Pd a Rifondazione Comunista, all'Arci, Anpi, Arcigay e altre. In piazza anche rappresentati del Comune di Bari e della Regione Puglia, tra cui il presidente, Michele Emiliano.
Ciusura della manifestazione affidata allo storico barese Luciano Canfora: "La città non dorme, si è svegliata sotto i colpi di una aggressione orribile. Bari è migliore di quello che noi pensiamo di solito, vuol dire che abbiamo seminato. I nostri avi hanno fatto la loro parte e noi dobbiamo fare la nostra".
"Siamo caduti in basso" ha detto Canfora riferendosi non soltanto all'aggressione, ma anche alle attuali scelte politiche nazionali. "Abbiamo al vertice - ha detto - forze che preferiscono proferire parole di rifiuto per gli ultimi della società". "Una storia che abbiamo visto tante volte" ha detto ancora, ricordando le leggi razziali e le deportazioni degli ebrei. "Il fascismo è davvero il principale avversario contro cui questa piazza sta dicendo basta".
Prima del professor Canfora, sul palco di piazza Prefettura, sono intervenuti anche l'europarlamentare di Potere al Popolo Eleonora Forenza e Claudio Riccio di Sinistra Italiana tra i manifestanti aggrediti venerdì scorso: "Dobbiamo resistere ai neofascisti che picchiano ma anche al razzismo e alla xenofobia che vengono spacciate come buonsenso nelle politiche di questo governo", ha detto Forenza, che ha chiesto pubblicamente le dimissioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ricordando una sua "cena con esponenti di CasaPound".
(gelormini@affaritaliani.it)