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Cotarella è 'Chevalier de l'Ordre du Mérite Agricole'
A Riccardo Cotarella il titolo prestigioso di 'Chevalier de l'Ordre di Mérite Agricole'
Il riconoscimento arriva niente meno che dalla Repubblica di Francia, un Paese che ha visto a lungo i suoi blasoni enologici "nobilitati" dai più veraci vini del Sud Italia, in particolare da quelli pugliesi: Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia (da Uva di Troia).
Riccardo Cotarella, Presidente di Assoenologi e presidente della Union Internationale des Œnologues ha ottenuto il titolo di "Chevalier de l'Ordre du Mérite Agricole", e la notizia arriva proprio mentre l'illustre enologo italiano è in procinto di arrivare a Troia (Fg), in Puglia, per il XVIII Convegno Regionale sull'Uva di Troia, organizzato dal Consorzio DOC Tavoliere Nero di Troia.
"Quello giunto dalla Repubblica Francese è l'ennesimo e importante riconoscimento all'incessante e sapiente lavoro di Riccardo Cotarella per il vino, per il territorio, per l'agri-cultura", ha detto in un messaggio diffuso Dario Stefàno, capogruppo in Commissione Agricoltura di Palazzo Madama.
"Alle mie più sincere felicitazioni per il titolo più che meritato - aggiunge Stefàno - associo il mio sentimento di gratitudine per il competente impegno svolto quotidianamente e da più fronti a servizio della viticoltura nazionale, con la certezza di interpetrare la riconoscenza di tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell'enologia italiana e la qualità dei nostri vini. Ad maiora!"
Il titolo è stato assegnato a Riccardo Cotarella da l’Ordre du Mérite agricole, un Ordine onorifico di grande lignaggio, istituito in Francia il 7 luglio 1883 dal Ministro delle Politiche Agricole, Jules Méline, per premiare le personalità meritevoli di aver reso grandi servizi all’agricoltura.
Da oggi l'Albo d'Oro del prestigioso riconoscimento annovererà anche Riccardo Cotarella, dai natali umbri ma dalle adozioni territoriali "plurali". Produttore con la cantina di famiglia Falesco, consulente enologo tra i più affermati d’Italia, che lavora con importanti realtà di tutto il Belpaese e anche all’estero, fino al Giappone, e che tra le altre cose presta gratuitamente la propria opera a progetti di grande valore sociale come quello della produzione di vino nella Comunità di San Patrignano, o a Cremisan, monastero gestito dai Salesiani al confine tra Israele e Palestina.
(gelormini@affaritaliani.it)