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Covid-19, Loreto Gesualdo: appello a non abbassare la guardia

L’appello del Presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Bari, Loreto Gesualdo, per a tenere lontano la propaganda elettorale dai temi della salute.

L’appello del Presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Bari, Loreto Gesualdo, che è anche coordinatore del Centro Regionale Trapianti, tra i medici in prima linea nella fase più dura della emergenza sanitaria da Coronavirus, prova a tenere lontano la propaganda elettorale dai temi della salute e della sicurezza sanitaria.

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“È arrivato il momento della responsabilità - afferma Gesualdo - nei comportamenti certamente, ma anche nelle parole. La salute è un bene pubblico e va tutelata. Non solo dai noi medici che siamo in prima linea e che ci impegniamo in corsia ogni giorno. Ma anche e soprattutto dalla politica. Si lasci fuori la salute da dispute e polemiche che non hanno nulla di scientifico e che rischiano di diffondere allarmi infondati e di indurre atteggiamenti scorretti”.

“La schizofrenia da coronavirus non aiuta - ribadisce il luminare - la popolazione dovrebbe essere semplicemente invitata ad essere responsabile e attenta alla salute pubblica.

Malpensa test Coronavirus1617 photo credit Nick Zonna APE

“I mesi di marzo e aprile - continua Gesualdo - sembrano ormai lontani, ma non è così!  Per chi ha vissuto in prima linea l’emergenza COVID, sembra inverosimile leggere dichiarazioni di politici, epidemiologi, medici, opinionisti su falsi allarmismi, indebolimento della contagiosità, ricoveri inappropriati e altre considerazioni che nulla hanno a che fare con le indicazioni sia del mondo scientifico che delle Istituzioni sanitarie ufficiali”.

“La verità - spiega dati alla mano il presidente Gesualdo - è che il Policlinico di Bari, rimasto COVID free per qualche settimana, ha in questo momento 5 pazienti - ripeto 5 - ricoverati in rianimazione, 3 in unità semintensiva Pneumologica e 39 sintomatici in malattie infettive e clinica Baccelli.”

“Sebbene molti pseudo esperti parlino di virus indebolito o addirittura non presente nella popolazione, noi, che siamo stati e siamo ogni giorno in prima linea, continuiamo a combattere per l’unico e solo obiettivo: la salute dei cittadini, nessuno escluso”.

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“Ricordo a tutti noi - conclude Gesualdo - che la salute è un bene pubblico. La situazione del contagio mondiale è allarmante. In Italia i contagi crescono e ieri sono stati più di 1400. In Francia più di 7000. Il resto di Europa non è messo meglio. E siamo solo alla fine di agosto. Abbiamo ormai capito che è una infezione virale più pericolosa dell’influenza per letalità e complicanze”.

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“Pertanto - ripete il professore - invito tutti al senso di responsabilità. Che vuol dire: mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Ma anche alla collaborazione, affinché si possa evitare un secondo lockdown. Scenario questo che sarebbe deleterio per tutti noi, politici e non. E’ arrivato il momento della responsabilità”.

“Vi prego - dice infine Gesualdo - torniamo ad essere il grande popolo che abbiamo dimostrato di essere nei mesi scorsi, quando siamo stati un esempio per il mondo intero. La nostra Sanità pubblica è un grande strumento di difesa, se esso viene utilizzato con consapevolezza e responsabilità. Di parte di ciascuno di noi”.

(gelormini@gmail.com)