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Covid, Amati: 'Vietato morire da soli, la legge sia applicata subito'
Fabiano Amati (Pd) su LR/Vietato morire da soli: "Ospedali applichino legge prima che entri in vigore, perché ogni giorno ha il suo rimpianto”.
Il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione, Fabiano Amati, esorta su LR/Vietato morire da soli: "Ospedali applichino legge prima che entri in vigore, perché ogni giorno ha il suo rimpianto”.
“In Puglia i malati ricoverati in ospedale - ha detto Amati - non possono morire soli. Questa è una legge-divieto che spero sia applicata prima ancora che entri in vigore, perché ogni giorno che passa si porta dietro decine di crudeli rimpianti. La nostra iniziativa era mossa da un’ispirazione che oggi è diventata dedica: in memoria di centinaia di persone morte in solitudine in tempo di Covid e chiuse in un sacco senza lo sguardo di chi le ha amate”.
“Per giungere al risultato auspicato con la nostra proposta abbiamo dovuto faticare un bel po’, forse illusi dal fatto che una proposta del genere potesse rotolare facilmente perché spinta dalla forza di gravità dell’amore. E invece è stata una battaglia, vinta però grazie alla dedizione della maggior parte dei colleghi Consiglieri regionali".
"Ringrazio il collega Antonio Tutolo che ha messo in gioco tutte le energie - ha ricordato Amati - per conseguire l’esame della Commissione e del Consiglio regionale e gli altri colleghi che poi hanno sostenuto con la loro sottoscrizione un’idea antichissima di umanità e civiltà".
"Poiché la legge approvata oggi deve scontare ancora qualche giorno per la pubblicazione e l’entrata in vigore, mi appello ai responsabili amministrativi e sanitari delle ASL e delle RSA, affinché anticipino gli effetti delle disposizioni approvate, dando immediate disposizioni per offrire a pazienti e ospiti la possibilità di avere accanto una persona cara. E ciò lo dico perché ogni giorno muoiono decine di persone che non possono ricevere il confronto di una mano stretta per amore”.
E sula scia delle esortazioni sull'accesso agli ospedali e RSA, secondo lo stesso Amati, "Primari di Brindisi e DG ASL sarebbero pronti a eseguire legge già prima della promulgazione”.
“Il paese reale - ha ribadito Amati - ha colto con entusiasmo la legge sugli accessi in ospedale dei parenti di malati critici e oggi ci domanda il come e soprattutto il quando. Poiché c’è massima condivisione dei direttori delle unità operative più esposte che ho consultato, mi pare utile che la Asl di Brindisi si faccia apripista e esegua la legge prima ancora della promulgazione. E tutto questo perché ogni giorno che passa ci fa aumentare il carico già insostenibile di rimorsi e rimpianti”.
“Piero Bracciale, Massimo Calò, Emanuela Ciracì, Piero Gatti, Salvo Minniti ed Eugenio Sabato, sono i direttori delle unità operative della Asl di Brindisi più esposte alle problematiche Covid e allo strazio di pazienti che non possono ricevere il conforto dei parenti. Da alcuni di loro ho avuto ispirazione e da tutti sostegno, per ideare con il collega Tutolo la proposta di legge e ora per eseguirla con rapidità".
"L’idea operativa, avallata dal DG Giuseppe Pasqualone, consiste nel predisporre immediatamente il documento di sicurezza per ogni ospedale, così da consentire al più presto gli accessi. Devo anche constatare, con riconoscenza, l’adesione convinta di tutto il personale sanitario e del personale delle Sanitaservice che ho incontrato, nonostante la consapevolezza che la gran parte del lavoro aggiuntivo riguarda loro".
"La legge approvata prevede che in ogni unità operativa di tutti gli ospedali e in ogni RSA, sia consentito l’accesso ai parenti di pazienti, Covid o no-Covid, che versano in condizioni critiche o che risultano bisognosi di sostegno psicologico. L’esecuzione della legge non rinvia a nessun ulteriore atto regionale e demanda ogni adempimento di regolamentazione e sicurezza alle direzioni sanitarie dei singoli ospedali o RSA, ovviamente diversi per condizioni strutturali e organizzazione interna, e alla valutazione di appropriatezza dei direttori delle singole unità operative”.
Con una nota diffusa, l’assessore al personale della Regione Puglia, Gianni Stea e il capogruppo dei “Popolari con Emiliano”, Massimiliano Stellato, anche a nome dell’intero gruppo consiliare, hanno dichiarato: “Umanità e sicurezza nella sanità pugliese per venire incontro alle richieste di tante famiglie di pazienti ricoverati negli ospedali e nelle Rsa. È questo il senso del via libera, all’unanimità, in Consiglio regionale alla proposta di legge che permetterà le visite straordinarie a questi ammalati. Un passaggio fondamentale in un momento, qual è l’attuale, di grande sofferenza, sovente aggravata da un senso di solitudine e di impotenza da parte dei familiari”.
“Naturalmente sono previste una serie di rigorose linee guida, tramite un protocollo, con cui le Asl pugliesi dovranno consentire gli accessi nel rispetto delle norme anti contagio. Ma era fondamentale, per noi tutti, restituire rispetto e dignità agli ammalati più gravi. L’auspicio del gruppo dei Popolari con Emiliano alla Regione Puglia è che questa legge possa essere applicata da subito, con le dovute cautele e sicurezze, prima degli ulteriori passaggi istituzionali, convinti che nelle corsie degli ospedali, oltre alle indubbie elevate capacità scientifiche e tecniche di tutto il personale sanitario, l’amore verso chi soffre possa diventare una potente arma terapeutica”.
(gelormini@gmail.com)