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Covid, rientro a scuola in ordine sparso. Si spinge sulle vaccinazioni
Scuola Covid

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commenta il rientro a scuola dopo le festività natalizie, mentre assicura l'intensificarsi dela vaccinazioni anche nelle fasce più giovani.

"Il Governo italiano, nonostante i rischi epidemiologici legati all’ancora basso livello vaccinale dei bambini da 5 a 11 anni, ha deciso di far riprendere le lezioni in presenza da lunedì 10 gennaio. Le vostre preoccupazioni sulla riapertura della scuola - scrive sul suo profilo social - sono anche le mie e quelle dei presidenti delle regioni italiane".

Emiliano 7Emiliano 7Guarda la gallery

"Le Regioni hanno, invano, richiesto un posticipo della riapertura per avere il tempo di completare le vaccinazioni degli studenti e in particolare quelle dei più piccoli, ma il Governo sul punto è stato irremovibile. Non posso intervenire con un’ordinanza regionale perché lo scorso 6 agosto è stato emanato il Decreto legge n. 111, (poi convertito in Legge con modificazioni) che consente ai Presidenti delle Regioni di derogare alle disposizioni nazionali solo quando una regione si trova in “zona rossa”.

"La Puglia in questo momento si trova in “zona bianca”, ha un tasso di incidenza dei contagi e delle ospedalizzazioni inferiore alla media nazionale e percentuali di vaccinazione sopra la media. Quindi non ci sono i presupposti giuridici. Quello che sicuramente possiamo fare è spingere al massimo sulle vaccinazioni.  La Puglia è di gran lunga la prima regione italiana ad aver protetto i bambini con la migliore copertura vaccinale, come vedete dal grafico allegato, ma ciononostante abbiamo raggiunto al momento solo il 25,2% del target".

Grafico.5.11.anniGrafico.5.11.anniGuarda la gallery

"Per quanto riguarda i pugliesi di 12-19 anni: l’83% ha ricevuto almeno una dose, il 76%, due dosi (+5,3 punti della media nazionale), l’8% ha già il richiamo.Siamo anche tra le Regioni che più hanno vaccinato docenti e personale scolastico.Il lavoro va avanti, cercando sempre di fare meglio. 

Anche Francesco Boccia, ex Ministro per gli affari regionali e responsabile Regioni e enti locali della Segreteria nazionale del PD, è intervenuto sul tema: "Dal virus ci si difende con i vaccini, ma i contagi si fronteggiano con tutte le misure restrittive ritenute dalle autorità sanitarie necessarie per ogni singola fase. Nei momenti più difficili di circolazione del virus abbiamo avuto sempre come stella polare la difesa delle reti sanitarie, che se da un lato alleggeriamo con la campagna di vaccinazione, dall’altro vanno difese facendo diminuire i contagi con misure di contenimento della circolazione del virus".

"Anche oggi abbiamo quasi 200 mila contagiati e 184 decessi - ha sottolineato Boccia - con un tasso di positività che supera il 15%. I contagi a macchia d’olio si fronteggiano in pieno inverno con misure drastiche concordate dalle autorità sanitarie territoriali e nazionali. Anche per queste ragioni la massima collaborazione tra governo e Regioni resta il punto fermo della lotta alla pandemia e non ci si può dividere”. 

(gelormini@gmail.com)

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