De Venuto-Lestingi, 'Hèléne,
Variazioni da un enigma'
Lino De Venuto - Leo Lestingi, ritorna la coppia affiatata sul palcoscenico del Teatro Duse a Bari lungo le note di un arcano "Hèléne, Variazioni da un enigma'.
Il ritorno di una coppia affiatata, Lino De Venuto e Leo Lestingi, sul palcoscenico del Teatro Duse a Bari, questa volta si realizza lungo le note misteriose dell'arcano, ricco del suo fascino e della sua irresistibile forza attrattiva, nel contesto tipicamente 'esistenzialista' di un'Europa percepita come 'altra'.
La proposta teatrale dei due autori "Hèléne, variazioni da un enigma" è ispirata ad una serie di testimonianze e frammenti letterari del Novecento scandinavo e fa riferimento a 'Enigma Variations', composizione del musicista inglese Edward Elgar (1857-1937), che consiste in quattordici variazioni su una melodia che sembra impossibile individuare e su cui sono state fatte molte ipotesi.
"A Elgar piace l’arcano, spiega Lestingi - e dunque gioca sul tema senza ricorrere a classiche citazioni, e accendendo la composizione di timbri e colori orchestrali, ponendosi in rapporto soprattutto emozionale con la melodia originaria: una melodia accennata, nascosta e inafferrabile come il sorriso della donna sognata. Sulla doppia fascinazione della musica di Elgar e di una donna – entrata in modo diverso, ma ugualmente incisivo, nella vita di due uomini – si regge Hélène".
Variazioni da un enigma, fra commedia e tragedia, è un thriller dei sentimenti con drammatici colpi di scena, mai prevedibile, in cui l’ironia più tagliente trascolora in commozione, la tenerezza in folle crudeltà. E’ la storia del confronto disperato fra due uomini, Abel Znorko – misantropo, Nobel per la letteratura che si è ritirato a vivere da eremita su un’isola nordica (ma conserva un intenso rapporto epistolare con la donna amata) – e Erik Larsen, giornalista cui lo scrittore concede un’intervista. E così, "Procedendo per agnizioni e rivelazioni - sottolinea Leo Lestingi - l’incontro si trasforma in un affannoso e coinvolgente disvelamento di verità taciute".
"Una drammaturgia variopinta, leggera e profonda - aggiunge con deciso entusiasmo Lino De Venuto - pregna di tutti i sentimenti umani, con continue sorprese e colpi di scena. Uno specchio gigantesco per la storia di ogni coppia, di ieri e di oggi".
Il lavoro, in un allestimento semplice e sobrio, si regge sostanzialmente sulla resa scenica e interpretativa dei attori, decisamente maturi e sensibilmente affini per cultura ed esperienza, ben noti al pubblico del “Duse” e a quelli di altri palcoscenici non solo pugliesi.
Lino De Venuto e Leo Lestingi hanno già collaborato, in passato, ne "Il Vangelo secondo Giuda" di Teo Saluzzi e in "Pilato e Nicodemo" un dialogo di Massimo Cacciari. Interpreti di carattere che, pur nella diversità delle loro esperienze e della loro formazione, hanno sempre promosso e ricercato, nell’ambizioso confronto artistico, un senso “alto” dell’animazione e dell’impegno culturali. Nonché dell’umile ma prezioso servizio a una particolare dimensione teatrale: quella capace di tornare ad essere un “luogo” autentico, dove si dibattono e si agitano le domande fondamentali dell’uomo.
(gelormini@affaritaliani.it)